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Misericordia Il più grande attributo di Dio e diventare dei e non angeli il destino dell’uomo

Misericordia Il più grande attributo di Dio e diventare dei e non angeli il destino dell’uomo

Misericordia

Quando scriviamo il nostro profilo su Linkedin, una specie di curriculum on line,

tendiamo tutti a mettere titoli altisonanti, possibilmente in inglese,

degli studi e del lavoro che abbiamo fatto, magari esagerando un po’.

Nello scrivere il mio profilo linkedin ho cercato,  ove possibile, di usare la nostra bella lingua italiana e di presentare i lavori che ho fatto,

anche quelli che ingiustamente vengono considerati ‘minori’, come quello dell’analista programmatore. 

Lavoro questo con cui ho incominciato la mia carriera lavorativa, senza disdegnarlo di riprenderlo quando richiesto, fino al 2003,

quando cominciai a staccare la spina da un mondo bello e affascinante quale è quello del software e della programmazione,

in gerco della scrittura del codice, per dedicarmi ad uno altrettanto affascinante come la qualità, prima del software e poi del mondo siderurgico.

Squalo

Devo dire che gli studi che ho fatto, quelli di matematica, mi hanno aiutato ad approcciare il mondo del codice,

dove con sorpresa di qualche mio collega, provavo anche gusto per non dire piacere,

quando riuscivo a fare un programma ben funzionante nel minore tempo possibile

e cannibalizzando il più possibile il software esistente,

guadagnando per questo da un amico romano, il soprannome di Squalo.

Uno squalo un po’ pigro è vero, quando si trattava di fare i test in ambiente di test,

perché era difficile se non impossibile configurare adeguatamente l’ambiente di prova per testare,

e alla fine, pur con una analisi dei rischi adeguata, testavo, quando possibile, direttamente in ambiente di gestione,

ma tenendo sempre tutto sotto costante controllo, se non altro per non rimediare qualche brutta figura e ferire il mio orgoglio tecnico. 😉

Riutilizzo del Software

Quest’ultima cosa, il riutilizzo del software, ho scoperto in seguito essere un principio di alta qualità del software, il Sap ne ha fatto il suo business.

Alle volte ero criticato da qualche collega, poco esperto,

che all’inizio si permetteva di dire che rubavo il lavoro degli altri,

per poi capire che invece non era un furto, cosa assurda solo da pensare lavorando nella stessa software house, 

e cercare di imitare il modello che tra gli altri vantaggi aveva quello di

dovere gestire e mantenere un minor numero di righe di codice eliminando pericolose ridondanze, 

pericolose perché magari correggi da una parte ma non dall’altra, disallineando il software e generando errori.
Misericordia 1

Anno Santo della Misericordia

Ma cosa c’entra tutto ciò con la Misericordia?

Con l’anno santo  della Misericordia recentemente proclamato da Papa Francesco,

il papa araldo della Misericordia?

Non era più semplice parlare della Beata Madre Speranza che sulla Misericordia

ha fondato non solo il tempio di Collevalenza, ma una congregazione di religiosi,

uomini e donne che hanno fatto della Misercordia di Dio, della sua diffusione, la loro ragione di vita?

Più facile fare una cosa nuova che far funzionare una vecchia

C’entra perché un tecnico di manutenzione, nel mio caso manutenzione del software,

sa che è molto più facile scrivere un programma nuovo che correggerne uno esistente,

ma che non sempre si può, per mille ragioni diverse,

che possono variare dall’abitudine dell’utente ad usare le stesse maschere e non volere innovare,

ai tempi assai ristretti, per cui poco importa se dovrai fare tantissimi noiosi test per vedere se la tua correzione ha fatto casino,

devi correggere, testare e mettere in piedi nel più breve tempo possibile,

mentre scrivere un programma nuovo, richiede comunque del tempo in più.

Dio non gioca a dadi con il mondo

Con ragioni meno tecniche pare che anche Dio,

quel famoso Dio che non gioca a dadi con il mondo, ragioni allo stesso modo,

o meglio vuole ragionare allo stesso modo e vuole che anche noi ragioniamo allo stesso modo suo , …

Nel libro dell’Esodo (32,9-ss) si assiste ad un colloquio drammatico dove Dio comunica a Mosè,

il cui popolo pare aver dimenticato nel deserto quanto Dio aveva fatto per lui costruendosi al suo posto un vitello d’oro, l

a decisione di sterminarlo e di ricominciare da capo con il solo Mosè.

Una decisione forte e nel contempo una prova per vedere quanto Mosè amasse davvero il suo popolo: 

Adonai disse inoltre a Mosè:

“Ho osservato questo popolo e ho visto che è un popolo dalla dura cervice.  

Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li distrugga. Di te invece farò una grande nazione“.

Mosè riesce a trovare le parole giuste per placare l’ira di Dio che abbandona il proposito di nuocere al suo popolo.

Franca Cornado

Una carismatica vissuta il secolo scorso, Franca Cornado pregó Gesù così:

Signore, Tu sei Onnipotente e vedi quanta sofferenza c’è sulla terra, …

Perché Tu, che tutto puoi, non estirpi in una sola volta tutto il male?“.

La stessa si sentí rispondere:

Vedi Franca, è vero, Io Sono Onnipotente e se volessi in un batter d’occhio il male sarebbe distrutto sulla terra.

Gli uomini diventerebbero Angeli. Ma io non ho bisogno di Angeli: ne ho miriadi in Cielo.

Io invece ho bisogno di Dei. Solo gli uomini lo possono diventare se, dopo la caduta, sanno attraversare la sofferenza.

Valorizzate la sofferenza.”.

Claudio Pace Terni 15 Marzo 2015 Sulla Misericordia

Nella pagina seguente una lectio sulla Misericordia ricevuta da Franca Cornado


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