Virgo prudentissima una nuova icone per la sicurezza del lavoro
Virgo prudentissima
Quale sia stata l’intenzione dei quattro operai che si vedono nel filmato girato da un operatore di una tv locale, Tele Galileo, nel mettere un casco blu, simbolo ormai conclamato della lunga vertenza ast, nella mano sinistra della Madonna, la Virgo Prudentissima, benedetta da San Giovanni Paolo Secondo il 17 Settembre del 1989, non è dato sapere.
Da quello che si vede nelle immagini , il gesto avvenuto durante una iniziativa spontanea di occupazione dell’autostrada Roma-Firenze, non sembra affatto dissacratorio, ma quasi una preghiera, un modo per dire che si affida alla Madonna, la dignità del lavoro, messa in discussione a Terni come in altre parti di Italia e del mondo …
Potere Operaio a Terni – Si ritorna indietro nel tempo?
Potere Operaio: un tweet di un account ufficiale annuncia l’intervento del suo fondatore al consiglio comunale straordinario di Terni
Potere Operaio a Terni
Era abbastanza facile intuire che il consiglio comunale di ieri 13 Ottobre, sarebbe stato poco concludente, nonostante le buone intenzioni del sindaco che voleva chiamare a raccolta tutte le forze istituzionali per fare il punto sulla situazione e definire forse insieme una strategia comune di lotta.
Che durante il consiglio ci sarebbero state contestazioni, probabilmente pure, ma non tale da costringere il consigliostesso ad essere sospeso in un clima che non ha mostrato certamente unita la città.
Ma di questo consiglio si parlerà di più forse perché, come si leggeva in diretta nel twit dell’account ConsiglioComunaleTr, ha preso la parola Oreste Scalzone, il fondatore di Potere Operaio, un cattivo maestro, come lo definisce il Tempo che condanna già il suo intervento presso l’università agli studi di Palermo.
Chi non ha vissuto quegli anninon può capire, se non attraverso dei racconti delle persone più anziane o dalla lettura dei libri, il pessimo clima che si respirava in quegli anni quando il mondo era diviso in blocchi e quando in Italia dei servitori dello stato venivano gambizzati o uccisi solo perché servitori dello stato, da persone che erano convinti di creare una società marxista con il potere dato alla classe operaia, esattamente come avveniva già a Oriente.
Fino al 1989 infatti c’era l’Occidente capitalista e l’Oriente comunista con il muro di Berlino a demarcare il confine, e in Italia tante persone persero la vita, proprio in quegli anni definiti: Anni di Piombo…
Montefalco Incredibile un’invernale sera estiva di metà Agosto
Montefalco Incredibile
Montefalco Incredibile
Metti che una sera a cena, un amico ti invita alle taverne di Montefalco, e tu vai prudentemente vestito in giacca e maniche lunghe.
Per un sedici di Agosto forse troppo prudenza, ma metti che il posto da lui scelto, un posto denso di storia, la taverna di Sant’Agostino sia un posto molto freddo, e che il tavolo assegnatoci sia in mezzo al chiostro dell’antico convento, il più esposto ad una corrente fredda, e che nonostante il freddo resisti stoicamente fino alla fine.
Risultato una bella serata ma il giorno dopo il freddo preso si fa sentire con qualche piccolo acciacchetto.
Telfer Mobilitazione perché non si tocchi nemmeno un bullone
Telfer Mobilitazione perché non rimanga solo nei racconti della città che c’era
Telfer Mobilitazione
Sbaglia di grosso questa giunta comunale se pensa, che non ci sarà una opposizione dura alle operazioni di smantellamento della Passerella Telfer che l’assessore Bucari ha annunciato invocando i soliti discorsi triti e ritriti sulla pericolosità per la strada Valnerina (in tanti anni mai chiusa per questo, mai messa in sicurezza, nemmeno un cartello che indichi il presunto pericolo) e scegliendo il tempo estivo, per cominciare le operazioni di demolizione, che qualcuno ha già definito talebana, della passerella della Telfer.
Già di estate queste operazioni riescono meglio, qualcuno ricorderà il tempo in cui si è iniziato a demolire il palazzo delle Orsolineper fare poi quel palazzone in via Nazario Sauro, che non ha nulla a che vedere con la rimanente parte del quartiere dove sorge forse la più bella chiesa di Terni, quella di San Francesco.
Queste dichiarazioni non solo non saranno sufficienti a spegnere la mobilitazione delle persone, di diversi orientamenti politici e culturali, specie di Papigno che si battono da anni per il recupero del manufatto e dell’intera zona di alto interesse archeologico industriale, ma anzi sono un motivo in più per riprendere quella mobilitazione che ha avuto il suo culmine nel flashmob fotograficolo scorso 12 Gennaio …