Armonizzare l'atmosfera

Terni a Semafori zero ovvero aria più pulita

Terni a Semafori Zero

Con la realizzazione delle piste ciclabili in viale Brin,

con quei discutibili (dal punto di vista della sicurezza) separatori della pista in muratura,

la situazione del traffico in viale Brin è notevolmente peggiorata.

Il sottoscritto che lavora  in acciaieria e i suoi colleghi lo constatano ogni giorno.

A seguire il testo di una lettera inviata all’amministrazione comunale,

nella figura del sindaco, dell’assessore con la delega al traffico

e del presidente della prima commissione comunale,  competente in materia,

che contiene una proposta concreta per avviare nella città di Terni un progressivo azzeramento dei semafori,

a partire dai semafori di viale Brin, che renda la città più fluida e meno inquinata.

In passato i tentativi fatti per introdurre il ‘senso unico’ in alcune vie di Terni non hanno avuto molta fortuna,
a mio parere perché non sufficientemente adeguati a rispondere alle esigenze dei traffico
e degli abitanti della zona, ivi compreso i commercianti
le cui esigenze e aspettative devono essere prese nella giusta considerazione.
Non si tratta di fare piccoli interventi spot ma di intervenire sulla viabilità con un approccio globale,
avendo un obiettivo ben preciso, fludificare il traffico…
Studiando bene le cose, considerando che l’applicazione dei sensi unici
potrebbe davvero raggiungere l’obiettivo finale di diminuire l’inquinamento,
si potrebbe riprendere in considerazione la questione privilegiando il punto di vista ambientale,
argomento per il quale oggi c’è più sensibilità di ieri.
Nella lettera ci sono alcune proposte concrete,
che sono solo idee per sollecitare uno studio che deve essere fatto a livello ingegneristico.
Studio che deve essere ponderato, simulato e collaudato bene prima di essere attuato…
e deve riuscire ad armonizzare l’esigenza primaria dei cittadini, la salute, con quella degli altri stakeholder…
Insomma ci vuole la tecnica e la politica insieme a servizio dei cittadini e del loro ambiente.

Terni a semaforo zeroTerni a Semafori Zero la lettera all’amministrazione

Al Sindaco di Terni sig. Stefano Bandecchi

All’Assessore del comune di Terni Ing. Marco Iapadre

Al Presidente della prima commissione del comune di Terni Sig. Andrea Sterlini

 

Oggetto: Semafori Zero a Terni

Proposta per una totale abolizione dei semafori nella città di Terni

 

Con la presente rinnovo la richiesta già fatta in passato alle precedenti amministrazioni comunali,

di attivare un progressivo spegnimento dei semafori in citta, sostituendoli con rotonde e sensi unici,

per produrre un decremento reale dell’inquinamento,

un risparmio di carburante ed una maggiore fluidità del traffico cittadino.

 

Per raggiungere l’obiettivo di semafori zero nella città di Terni,

obiettivo che potrebbe essere preso in considerazione da parte della giunta comunale

come uno dei suoi obiettivi primari si potrebbe cominciare prendendo i provvedimenti che seguono:

  • Ripristinare la barriera messa tra via Liutprando e via Pastrengo in mezzo introdotta durante i lavori sul vicino torrente
    che costringeva gli automobilisti a servirsi delle due rotonde vicine di piazzale Senio e quella dell’incrocio di via Turati, via di Vittorio
    (Il traffico scorreva benissimo non si capisce perché sia stato ripristinato il semaforo).
  • Ampliare il parcheggio del campo scuola utilizzando tutto il corrispondente tratto di viale Prati
    che si otterrebbe sbarrando il tratto che lo collega alla viabilità di viale Aleardi e viale dello stadio
    (l’ingresso per il centro delle macchine verrebbe garantito da via Giovanni Verga).
    Necessario però fare una rotonda snella e semplice nel medesimo incrocio, provvisoriamente con degli sbarramenti di plastica
    e poi definitiva in cemento (togliendo la viabilità ai veicoli in quel tratto di via Prati lo spazio per fare la rotonda viene fuori).

Fatto il punto precedente si può barrare l’attraversamento di via XX Settembre di via Giovanni Prati,

scaricando il traffico sulla nuova rotonda e quella di piazzale Senio

e gestire i sensi unici per abolire anche il semaforo tra via XX settembre con via Turati e Corso del Popolo.

Benvenuti in California

L’eliminazione dell’attraversamento di viale dello stadio con abolizione del relativo semaforo sarebbe possibile impedendone l’attraversamento

e rendendo la rotonda di ingresso (volgarmente nota con la dicitura ‘benvenuti in California’) una vera rotonda,

invertendo il senso unico nel tratto della seconda corsia di viale dello Stadio dalla rotonda di ingresso in città all’incrocio di via Leopardi,

via Leopardi su cui verrebbe dirottato il traffico proveniente dalla rotonda Paolo Pileri e che è abbastanza ampia per contenerlo.

Anche i semafori di via del Centenario si potrebbero eliminare, rendendo a senso unico in versi opposti i tratti paralleli di via del centenario

e di via del Rivo che vanno dalla Rotonde di via Augusto Daolio all’attuale semaforo di strada della Lagarello

(Non come in passato con il senso unico solo di via del Rivo, ma un senso unico sincronizzato con via del centenario e parziale nei limiti indicati sopra).

Si potrebbe rendere a senso unico ad entrare anche il tratto di via Gonzaga che porta alla pasticceria Carletti dalla strada di Colleluna

e quello che dalla pasticceria Carletti porta a via del Centenario

Semafori di Viale Brin

Per quanto riguarda l’area di viale Brin, viale Breda soggetta al traffico della scuola e della fabbrica in particolare al mattino,

in considerazione della recente realizzazione delle piste ciclabili che ha reso ancora maggiore l’emissione degli scarichi delle macchine

essendosi allungata la coda ‘media’ delle macchine in attesa si propone di abolire I due semafori introducendo una serie di sensi unici di seguito elencati:

  • Viale Centurini dall’incrocio di viale Brin fino alla prima rotonda del Piazzale Riccardi (verso la Coop);
  • Il tratto del Lungo Nera Savoia corrispondente in direzione opposta verso le professionali
    (lasciando solo una corsia opposta riservata ai bus e mezzi pubblici vari);
  • Il tratto di viale Brin dall’incrocio delle professionali all’incrocio di via Breda a senso unico in direzione acciaierie
    (chi viene dalla Valnerina deve obbligatoriamente girare a DX per viale Breda anche per girare a sx in direzione coop esattamente come una rotonda);

In tutte le strade interne intorno ai due incroci,

compreso il tratto i sensi unici vanno armonizzati ai vettori principali sopra elencati

e compreso il tratto di via F.lli Rosselli che costeggia le professionali

che dovrebbe essere a senso unico dall’incrocio di via Alterocca fino all’attuale semaforo di viale Brin.

In tutta l’area di viale Brin compresa tra i due semafori attuali, in via Campriani, via Alterocca e via Verri

il limite di velocità andrebbe posto a 30 e i parcheggi, le strisce pedonali ridisegnati per favorire l’abitabilità,

la sicurezza degli abitanti del quartiere che vedrebbero ridotte l’emissioni di scarichi inquinanti

dovuti alla sosta dei mezzi automobilistici privati durante il rosso dei semafori (alla lunga si salvano vite umane).

Ampliare i parcheggi in via Breda

Insieme a queste misure potrebbero essere presi degli interventi di ampliamento dei parcheggi liberi della zona

che possano aiutare gli abitanti ad adattarsi volentieri al nuovo piano di traffico,

per esempio utilizzando Il tratto di strada che costeggia le acciaierie nei pressi del sottopasso di via Breda,

inspiegabilmente e inutilmente chiuso al pubblico dal momento della sua realizzazione,

aprendolo e mettendolo a disposizione degli abitanti del quartiere come parcheggio libero.

In pratica, verrebbe fuori una serie di rotonde naturali che consentirebbero il flusso continuo di veicoli

con notevole risparmio di emissioni di gas di scarico che colpisce principalmente,

occorre dirlo, i polmoni delle persone che abitano nella zona così tanto trafficata,

la vecchia ipotesi che si possa realizzare una rotonda nell’incrocio tra viale Brin e via Breda,

via della pineta Centurini appare davvero irrealizzabile,

causa la presenza della Fabbrica d’armi  e nei fatti oggi è rimasta lettera morta.

Sperando in un positivo accoglimento della mia e di una vostra cortese risposta,

il sottoscritto, che rimane a disposizione per qualsiasi chiarimento,

porge distinti saluti.

Terni    29 09 2023                                                                                Claudio Pace       


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