Andrea Rossi E Cat QX Rossi c’è ma ci sono ancora molti giri da compiere
Andrea Rossi
Ero indeciso se scrivere o meno qualcosa, sulla presentazione dell’E Cat Qx QuarkX che si è tenuta lo scorso Novembre in Svezia e alla fine,
dopo una conversazione con un amico qualcosa ho deciso di scrivere anch’io nel mio blog.
L’approccio di Andrea Rossi è un po’ differente da quello di altre persone che si muovono nel campo delle Lenr
o delle deformazioni spazio temporali DST, teoria preferita da altri ricercatori italiani per spiegare dei fenomeni di trasmutazione
che sarebbero all’origine dell’ ECat QX che Andrea Rossi ha presentato in Svezia.
Andrea Rossi non espone una teoria ma un apparecchio potenzialmente rivoluzionario,
che dopo test e affinamenti vari avrebbe raggiunto il ‘5 Sigma’, un termine che ai più non dice niente
ma che è stato tirato in ballo dai ricercatori del Cenr (come ricorda un interessante blog)
per affermare che la particella da loro trovata era la minuscola particella fondamentale tanto ricercata il bosone di Higgs:
http://www.lescienze.it/news/2012/07/23/news/cinque_sigma_bosone_higgs-1164438/
Altri ricercatori ‘lenr’ made in Italy
Siamo agli antipodi dei modi di fare di Francesco Celani, Alberto Carpinteri, Vittorio Violante,
Ubaldo Mastromatteo, Gianni Albertini, Fabio Cardone, Ugo Abbundo ed altri ancora,
che invece amano esporre le teorie, i risultati dei loro esperimenti, scrivere o far scrivere articoli scientifici
su cui poi ci si confronta alla pari con altri fisici e scienziati,
subendo il fuoco continuo di chi non entrando mai nel merito irride la loro ricerca a mezzo web o stampa.
Nel blog di Vessela Nicolova, dal titolo assai significativo, http://www.ecat-ilnuovofuoco.it davvero tante informazioni sull’accaduto
e anche un bel pezzo di spegazione teorica realizzata da Mario Menichella e da altri
( con tanto di citazione finale di un lavoro di Don Carlo Borghi quale
primo sperimentatore dell’Idrogeno come forma compressa di Idrogeno ) ma la dimostrazione fatta in Svezia
era ben lungi da trattare questa problematica nel modo come fanno gli altri fisici teorici,
voleva limitarsi a mostrare ad un input inferiore, un output di molto superiore, di energia.
Questo incredibile surplus, differenziale di energia, potrebbe essere di interesse di industriali disposti ad investire,
per costruire apparecchi simili e commercializzarli.
Poche sono le ipotesi, o questi investitori vengono alla ribalta, investono e cominciano a vendere i prodotti proposti nella demo da Andrea Rossi,
o la produzione e la commercializzazione se la fa Andrea Rossi da solo, alla maniera di Steve Jobs,
o qualcuno riesce a capire bene il principio e fare apparecchi ad affidabilità sei sigma dalle idee di Rossi senza violare i suoi brevetti,
e ottiene investimenti e quindi la vendita dei prodotti,
o alla demo seguiranno ancora altre demo fino a quando non ci sarà un’ultima demo verso l’industrializzazione o verso il nulla.
Altre ipotesi
Fatto salvo nel ragionamento, l’idea che l’EcatQX di Andrea Rossi potrebbe avere un qualche interesse strategico militare,
così importante da potersi considerare un segreto militare per cui la industrializzazione non potrà che essere a servizio degli Usa
dove Andrea Rossi ha trovato quell’accoglienza che in Italia non ha ricevuto.
Ma se così fosse perché ostinarsi a fare demo?
Dunque scartata l’altra ipotesi che considera quello di Andrea Rossi solo un imbroglio mediatico,
non resta che aspettare i fatti, e vedere come si comporterà l’Ecat QX nel mondo delle imprese tenendo conto
che per quanti test e simulazioni si possano fare, solo un uso capillare e diffuso di una macchina in un lasso di tempo ragionevole
può confermare la bontà di una macchina nuova che funziona con principi nuovi e diversi da quelli con cui lavorano tutte le altre macchine.
Sono stato un progettista anch’io, anche se di software, e so bene che cosa è il ciclo di vita di un progetto
e le insidie che si nascondo in ogni sua fase, specie l’ultima, quella dell’avviamento, alla quale l’Ecat QX di Andrea Rossi non è ancora arrivato.
In attesa di ciò, l’augurio indirizzato all’ing. Andrea Rossi è di un brillante successo nel futuro prossimo del suo Ecat QX,
ed è indirettamente un augurio alla continuazione dei lavori dei ricercatori italiani, culturalmente abituati a percorre strade mai battute dagli altri.
Made in Italy
L’energia nucleare che tanto ci preoccupa per un suo cattivo uso in Corea e dintorni, è nata da noi in Italia, in una delle strade di Roma …
Vedremo in tempi brevi delle applicazioni dell’ECAT QX?
Che so, negli chalet di montagna dove non giunge il metano, delle caldaie che funzioneranno con gli Ecat QX di Andrea Rossi?
Mi auguro di sì, mi auguro che le prossime demo degli ECat non siano più fatte da Andrea Rossi
ma da una rete di vendita di una nuova Apple o Microsoft dell’energia, che confermi molto più delle parole la bontà dell’Ecat QX.
Claudio Pace Terni 30/11/2017 su Andrea Rossi