ho ricevuto la sua lettera, scritta a penna, del 20 Aprile scorso in cui lei ha voluto aggiornare ogni lavoratore, in modo non formale, della situazione non proprio ottimale dell’Ast che lei dirige, determinatasi già da una congiuntura economica negativa (recessione) e aggravatasi dai vari lockdown intrapresi per limitare i danni del Covid19.
L’assessore alla cultura del comune di Terni ha voluto lanciare una serie di iniziative culturali nel territorio, dando un titolo un po’ polemico e un po’ provocatorio: ‘A Terni non succede mai nulla‘.
Titolo che purtroppo si intona molto bene con la trascuratezza dell’amministrazione comunale verso la periferie come quella in cui abito, Terni Est, più precisamente Borgo Trevi, i cui problemi, bene o male, fino all’anno scorso era seguito da un consiglio di circoscrizione, composto da volontari, per i quali non era previsto alcun gettone di presenza, e che cercava di spendere al meglio un budget piuttosto limitato, ma comunque un budget destinato al territorio. Persone che investite da un voto popolare, di risolvere i problemi del territorio si occupavano con passione …
Ast 2015 seguire il modello tedesco per le relazioni sindacali?
Ast 2015
Ci avete fatto caso di Ast e dell’accordo non si parla quasi più.
Citato negli auguri di Natale del Vescovo di Terni, condannato come farlocco da alcuni politici locali, che però non so che accordo immaginassero sarebbe stato possibile firmare, e qualche considerazione assai discutibile di un giornalista locale che attribuiva al pagamento degli stipendi Ast un presunto buon andamento delle vendite natalizie a Terni, nulla di più sullo storico accordo firmato al Mise.
Chi ha detto sì a questo accordo ha sostanzialmente detto sì al fatto di non dovere di nuovo ricominciare una lotta che nessuno si sentiva di ricominciare dopo la decisione, per molti sbagliata, di proseguire lo sciopero ad oltranza nonostante lo sforzo profuso dal governo, con il premier che ricevuto i rappresentanti dei lavoratori nella sua Leopolda e con il ministro dello sviluppo economico che ha condotto personalmente una trattativa tra le parti, difficile quanto si vuole, ma comunque andata a buon fine …
Stamattina al centro commerciale pianeta di Terni, un nutrito gruppo di volontari di un associazione, che si definisce di “promozione sociale”, la Bethel, distribuiva volantini e raccoglieva generi alimentari, generi che come recitava il cartello esposto a da me fotografato, intendono destinare a quelle famiglie dell’Ast che messe in difficoltà dalla mobilità e/o dalla lunga vertenza in fase di stallo sono ormai allo stremo e necessiterebbero di generi di prima necessità.
Commentavo con una persona che ho incontrato proprio li, un conoscente che lavorava in Ast, le mie perplessità su questa raccolta alimentare e su questa associazione di cui non avevo mai sentito parlare prima, il mio interlocutore in modo lapidario mi ha freddato con una frase piuttosto negativa:
‘ Sciacallaggio, usano il nome dell’AST per farsi pubblicità‘.
Un giudizio pesante, che ognuno può condividere o meno, ma che ha aumentato in me la curiosità di sapere qualcosa in più su questa associazione che raccoglie derrate alimentare per le famiglie dell’Ast, una curiosità che forse avrà avuto anche il giornalista Rai ed ex sindaco di Terni, Paolo Raffaelli, che proprio in quel momento riprendeva i volontari che distribuivano i loro volantini e faceva riprese anche dentro il magazzino dove le derrate venivano raccolte.
Ho provato a chiedere ad una signora che distribuiva i volantini proprio davanti all’ingresso interno del supermercato , chi fossero , ma non ho avuto nessuna risposta, se non una lapidaria: ‘sono una volontaria di Perugia, se vuole la faccio parlare con il responsabile‘ …