La storia dell’acronimo ingleseISIS è ben spiegata su WIKI, mentre sulla stampa internazionale e sulle tv si sprecano i servizi che spiegano cosa è questo gruppo armato, che dopo anni di guerra nascosta in Iraq, dopo l’abbandono dei militari americani dal paese mediorientale ha deciso di venire allo scoperto, di occupare territori più vasti e più ricchi che gli permettono di controllare e vendere il petrolio e di utilizzare al meglio i media, allo scopo di diffondere in occidente e il mondo arabo lo Jihadismo, l’interpretazione più violenta dell’Islam.
Lo Jihadismo in ultima analisi non accetta altre forme di religione che la propria e considera non solo morale ma esaltante, gradito alla divinità, torturare e decapitare i nemici, tali semplicemente perché professano un altro credo, schiavizzare donne e bambine, abusandone sessualmente in un modo che dire bestiale pare di fare offesa alle bestie che se fanno violenza ad altre bestie o uomini non la fanno mai come fanno questi uomini con vigliaccheria inaudita, ma solo per difendersi o nutrirsi …
Sintesi Convegno Assisi Innovazione e Ricerca sui sentieri …
Tutte molto interessanti le relazioni, cominciando da quella del teologo Francesco Bindella, sulle consonanze tra la genuina cultura ebraica e la fisica.
L’ingegnere nucleare, che insegna scienza delle costruzioni al politecnico di Torino, Alberto Carpinteri ha parlato dei suoi studi sull’emissione dei neutroni in corrispondenza del verificarsi di un evento sismico e le ipotesi di una evoluzione della materia (in principio basaltica) nella terra come al vediamo oggi, tramite trasformazioni di materia (trasmutazioni) dovute ad eventi tellurici,
L’ing. Franco Cotana ha illustrato il suo modello ecocompatibile della nuova città del futuro mentre il fisico Ubaldo Mastromatteo ha illustrato la figura del sacerdote e fisico lombardo, Don Carlo Borghi, che prima di tutti trovò dei risultati che furono i primi passi verso la ricerca di una nuova forma di energia pulita, un precursore della ricerca Lenr.
Visione razionale e teologica di Don Carlo Borghi Sacerdote e Scienziato
La visione razionale e teologica di Don Carlo Borghi Sacerdote e Scienziato
“Don Carlo Borghi ha fatto un po’ come Cristoforo Colombo, cercava le indie trovando le americhe senza capire di averle trovate” questa l’affermazione del ricercatore Ubaldo Mastromatteo che ad Assisi nel convegno ‘Innovazione e ricerca sui sentieri della materia e dello spirito’ ha voluto raccontare e far conoscere la figura di Don Carlo Borghi (vedi sotto le slide della sua relazione) sacerdote e scienziato, pastore di anime e poeta, studioso in grado di dare contributi di alto valore aggiunto alla conoscenza della matematica e in grado di avventurarsi sui sentieri della ricerca come un pioniere.
Sentieri che ha percorso Ubaldo Mastromatteo, che per anni ha lavorato presso la STM come ricercatore, e che studiando a sua volta gli studi di Don Carlo Borghi, conosciuto per caso, è giunto alla conclusione che Don Carlo Borghi fu il primo a trovare, senza capire di averlo trovato, quello che anni dopo è stato oggetto di un annuncio assai contestato per poi essere ingiustamente confinato nella fantascienza, della possibilità di realizzare la fusione fredda …
L’Intervento scritto di Carlo Piccioli (Montefranco) al convegno di Assisi Innovazione e Ricerca Scientifica sui sentieri della Materia e dello Spirito
Della dialettica dicibile-indicibile, essente-esistente
Nel flusso delle argomentazioni che in un convegno vengono proposte, chiedo una pausa, così che possa sorgere la domanda.
La domanda è: Se unico fosse il relatore, giudicheremmo meglio le sue argomentazioni? E se l’uditorio fosse all’oscuro dell’argomento, ovvero tabula rasa in relazione ad esso, come giudicherebbe l’argomentato?
Credo che la risposta possa considerarsi scontata e negativa, nell’un caso come nell’altro. Di più, nel caso della tabula rasa è da ritenere che neppure in negativo ci si possa esprimere, per la semplice ragione che neppure in questa forma può configurarsi un giudizio: giudicare è raffrontare, porre relazioni, istituire relazioni.
Conoscere, comprendere è infatti un cum-capere, un prendere insieme, un rapportare, legare cosa a cosa: l’elemento A al B. In sostanza, conosciamo A per mezzo di B, in virtù di B. Ma come conosciamo B? B, per converso, lo conosciamo per mezzo di A. Ma questo è un circolo vizioso! Esattamente.
Questa è la conoscenza, conoscere è relazionare, porre relazioni, porre in relazione. E’ ora da chiedersi: il sapere che sa i limiti del conoscere appartiene alla relazione? …