Armonizzare l'atmosfera

MARE NOSTRUM CHE SEI ARRIVATO A TERNI EST

MARE NOSTRUM CHE (FORSE) SEI ARRIVATO A TERNI EST IN VIA TRE VENEZIE.

Mare NostrumMare Nostrum

Terni una mattina di estate come le altre mattine, come queste mattine di estate, ancora fresche per gli effetti di una perturbazione che non ha ancora concesso ai primi vacanzieri il divertimento che si aspettavano ma che ha permesso a chi è rimasto in città un po’ di sollievo in attesa del caldo che già i metereologi annunziano molto afoso.

Come tutte le mattine prendo l’auto percorro via Trevi, attraverso l’incrocio molto pericoloso di villa Spadoni ed eccomi in via Tre Venezie, con un insolito spettacolo.

Una macchina di carabinieri ferma sulla mia corsia di marcia con le sirene accese e un gruppo di una ventina di uomini neri, per lo più giovani, tutti vestiti allo stesso modo, una tuta con il sopra blu e i pantaloni grigi, seduti e silenziosi con facce molto serie per non dire smarrite.

Non era proprio il caso di fermarsi a scattare qualche foto, per rispetto del lavoro dei carabinieri e del dramma di queste persone che non sembravano essere un gruppo sportivo in trasferta (potrei sbagliarmi per carità) ma delle persone provenienti da un centro di accoglienza più che in fuga, smarriti perché in effetti non tutti hanno dei parenti o delle comunità da qualche parte in Europa che li aspettano …

Speranza

Molti di essi non hanno nulla, solo il loro carico di speranza, la speranza di uscire da un contesto di miseria e fame, molto spesso di violenza e di guerra, e trovare un lavoro, ignari dei problemi del lavoro che ormai affliggono Terni come qualunque altra città di Italia anche del ricco nord ,che mentre a Roma si avvicendano i governi e si discutono le ormai mitiche ( e non si sa quanto poi davvero utili) riforme, pare abbia perso la qualifica di ‘ricco’.

Siamo nel semestre europeo, la cosiddetta primavera araba sta portando i suoi frutti cattivi che dimostrano, qualora ci fosse qualche dubbio ancora, che l’albero era cattivo, che non c’era nessuna primavera e che, ai problemi conseguenti la destabilizzazione di Iraq, Siria, Egitto e Libia non è stata trovata alcuna soluzione.

L’operazione Mare Nostrum è vero consente, di risparmiare molte vita umane, che non è cosa da poco ma non può fare nulla più: Il cerino delle frontiere dell’Europa che per un po’ il nostro governo guiderà è rimasto qui da noi. E con ogni probabilità continuerà a rimanerci, per il problema dell’immigrazione l’Europa non pare avere la stessa sollecitudine di quando deve elevarci una multa per non avere rispettato uno dei suoi regolamenti o delle sue ingiunzioni a pagare.

E così mentre il debito pubblico aumenta, insieme alla disoccupazione e le tasse, in un contesto di economia tradita,  assistiamo anche in provincia all’aumento di queste presenze disperate che le mafie sanno bene come sfruttare per ricavarne un utile tramite una tratta di essere umani, che va dall’accattonaggio alla prostituzione fino al traffico di organi, tratta denunciata anche dal papa Francesco ma non ancora efficacemente combattuta. 

Ma l’Europa dove è?

I nostri europarlamentari italiani e non vogliono affrontare davvero il problema immigrazione e proporre soluzioni concrete che non siano quelle di lasciarli morire in mare o consentirgli il trasbordo ma abbandonandoli a sé stessi?

Non si possono fare accordi per assistere queste folle di disperati dall’altra parte del mare nostrum ed evitare loro il rischio di morire in mare o di finire in mano a delle bande organizzate?

Penso allo stesso spiegamento di forze militari italiane e non, guidato dall’Europa, che operi in acque internazionali e di altre nazioni, in accordo con Libia, Malta, ed Egitto e che salvi i migranti ma li conduca sulle coste africane, in centri di accoglienza gestiti dall’Europa stessa con canali privilegiati di espatrio verso l’Europa a fronte di comunità o famiglie o imprenditori che li possano davvero accogliere dignitosamente.

Se continuiamo invece ad ignorare il problema, il rischio di una deriva sociale è forte, accanto al pericolo di diventare vittime del traffico dalla tratta di esseri umani anche quello che la mancanza di lavoro e di dignità sociale trasformi la disperazione in violenza.

Claudio Pace Blogger Terni 15 Luglio 2014 su Mare Nostrum che sei arrivato a Terni.


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