Armonizzare l'atmosfera

Pasqua in streaming Alimentare la fede con lo spirito di Carlo Acutis

Pasqua in streaming

Se Carlo Acutis fosse ancora tra noi,

avrebbe sicuramente sofferto in questa situazione particolare che stiamo vivendo,

e soprattutto del fatto di non potere andare a Messa, ogni giorno,

e nemmeno la domenica.

Già la domenica di Pasqua è  liturgicamente parlando la celebrazione più importante

per tutti i Cristiani, se Cristo non fosse risorto sarebbe vana la nostra fede dichiara San Paolo

ai cristiani della chiesa di Corinto, già divisi in tante fazioni,

e che certo non celebravano la Pasqua in streaming

e nemmeno nei templi, nelle catacombe,

ma semplicemente nelle loro case ascoltando la Parola e spezzando il Pane tra loro.

Padre Raffaele Amendolagine

Nella quarantena o come si preferisce dire durante il lockdown,

in vigore dal 9 Marzo di quest’anno, da Pantelleria, fino a Sondrio,

si è preteso che anche le celebrazioni religiose fossero fatte a porte chiuse,

vietando matrimoni e funerali,

al massimo è consentita la benedizione della bara

come è avvenuto per esempio per il tanto amato e conosciuto padre Raffaele Amendolagine

Pasqua in streaming e il messaggio profetico di Carlo Acutis

Eppure da questa Pasqua in streaming, una qualche consolazione Carlo Acutis l’avrebbe avuta,

perché la sua intuizione, quella di usare internet per ampliare la capacità pastorale delle parrocchie,

e di altre realtà ecclesiali ( come le cappellanie degli ospedali) è divenuta una realtà.

Anche i sacerdoti meno giovani e più restii ad usare le moderne tecnologie,

o da soli o con l’aiuto di qualcuno hanno cominciato a fare le dirette streaming di tutto,

dalla Messa Domenicale e\o feriale,

all’adorazione eucaristica e al semplice Rosario con le preghiere della liturgia delle Ore.

Non sappiamo se l’emergenza coronavirus o covid19 terminerà presto

e se terminerà parzialmente o definitivamente,

se ci saranno altre calamità che ci costringeranno a stare chiusi in casa per molto,

ma il patrimonio liturgico digitale ormai acquisito capillarmente,

in quasi tutte le comunità ecclesiali, non sarà disperso.

Spero che si continuerà ad usare spero per stare più vicini agli anziani e ai malati

e soprattutto dopo questa prova i credenti capiranno più di prima

quale immenso tesoro è partecipare ogni giorno alla Santa Messa,

perché quello che ci viene tolto in genere si apprezza di più.

Nutrirsi ogni giorno di un pezzo di pane consacrato

che per fede sappiamo essere il corpo, il sangue, l’anima e la divinità

del nostro Signore Gesù, vero Dio e vero uomo, ci trasforma in Lui…

Questa cosa non può avvenire digitalmente

e nemmeno pregando per conto proprio nella propria stanza,

attività bella ed edificante, suggerita perfino da Gesù nel Vangelo,

ma che non può sostituire la Celebrazione Domenicale.

Se la gente cominciasse a capirlo, come pensava lo stesso Carlo Acutis,

per entrare nelle chiese bisognerebbe fare la coda, e non solo questo…

Se tutti Lo amassimo per davvero il mondo sarebbe certamente migliore,

la pace e la giustizia non sarebbero solo lontane utopie.

Pasqua in Streaming e la paura dell’apocalisse

Confessiamolo, molti di noi abbiamo paura che questa pandemia,

i terremoti, inquinamento e cambiamenti climatici,

e altro ancora possano essere i segni di un apocalisse finale,

di chissà quali terribili sofferenze… e chi può dirlo?

Si pensi a quello che è successo  e sta succedendo in Medio Oriente

dove Cristiani, Yazzidi e Musulmani

sono stati sterminati nell’indifferenza del mondo,

e ancora oggi in tanti vivono in campi profughi

ormai dimenticati dai media, scomoda merce di scambio per ottenere favori tra uno stato ed un altro.

E non conforta tantissimo il discorso che Gesù fa prima di morire,

mentre i suoi contemplano la bellezza delle pietre di un tempio di cui non resterà pietra su pietra,

il cosiddetto discorso escatologico che tutti e tre i vangeli sinottici ci presentano

con diverse sfumature (Matteo 24, Marco 13Luca 21,5-33)

e che attesta di un periodo storico di grande sofferenza…

Ansia di amare

Solo la fede, la fede della presenza di Gesù fino alla fine del mondo,

può aiutare a vivere con serenità questi momenti,

a fare bene le cose che si fa ogni giorno nel proprio quotidiano,

senza trascurare però la preghiera e i sacramenti,

ma soprattutto a ragionare come ragionavano i santi come S. Josemaria Escrivà

secondo la logica di andare al di là di un vecchio proverbio popolare che attesta

che solo alla morte non c’è rimedio! Pensando però che per noi Cristiani la morte,

alla luce del mistero pasquale, è l’inizio di tutto,

è l’incontro definitivo con quel Gesù che abbiamo amato durante la nostra vita

e che ameremo in eterno

mentre la storia, correrà insieme agli uomini e agli astri

e all’intera creazione verso il suo Omega,

verso quella redenzione di cui parlava Paolo nella sua lettera ai Romani.

L’unica ansia che è lecita, è l’ansia di amare,

è sull’amore infatti che verremo giudicati.

Buona Pasqua 2020

Claudio Pace su Pasqua in Streaming


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