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ANSIA di AMARE Fatima nella spiritualità carismatica della terziaria francescana Franca Cornado

ANSIA di AMARE
Fatima nella spiritualità carismatica della terziaria francescana Franca Cornado

ANSIA di AMARE

Relazione tenuta il 13 Maggio 2017 alla Domus Laetitiae ad Assisi durante il convegno Dal Sole di Fatima al Vento di Assisi ASSISI NEL VENTO Vento dello Spirito, Vento nuovo nelle scienze del creato

Franca Cornado,

terziaria Francescana e fondatrice ad Assisi del Movimento Carismatico, nel lontano 1967 è stata in pellegrinaggio a Fatima nell’Aprile del 1982.

Franca si sentiva chiamata ad Assisi, che in un acrostico poetico ritrovava come un invito del Signore ad Amarlo ‘Ama Sempre Sinceramente Il Signore Iddio’, oppure un sostegno: A Sostenerti SONO IO, Sempre Io!”.

Chi l’ha conosciuta come il sottoscritto, può affermare che in lei non mancavano l’equilibrio, che è il marchio dei Fondatori e l’amore alla verità che è ciò che dà loro prestigio.

Pellegrina a Fatima

Nel suo cammino di fede, la tappa di Fatima fu molto importante perché tutti i Fondatori finiscono con l’essere presi per mano da Maria; allora vengono, ancor meglio, a conoscere le profondità di Dio, i suoi progetti misteriosi, e questo secondo la sua stessa testimonianza avvenne a Fatima.

Franca intuì che fu proprio la Madonna, a volerla lì, che proprio lì Gesù la mise nelle braccia della sua santissima madre dopo tanti anni di cammino di fede.

Seguendo la metafora del fiume che dalla sorgiva arriva al mare, posso affermare che Gesù aveva avuto cura di lei dalla sorgiva fino alla fine del percorso, fino al Delta da dove invece inizia la cura di Maria.

Il Delta

È dal Delta in poi che la missione di Franca, l’Ut Unum Sint, da realizzarsi tramite l’uso controllato dei carismi straordinari, inizia a navigare nel mare della Chiesa, cosa che storicamente avvenne con il riconoscimento avuto del Movimento nella diocesi di Spoleto da Mons. Alberti che negli anni 80 le affidò l’Oasi di San Bernardino a Montefranco.

Il Movimento Carismatico che il Signore le fece fondare ad Assisi proprio nel 1967 a cinquanta anni dalle apparizioni di Fatima, e infatti quest’anno, il 29 Agosto ricorrono i suoi cinquanta anni!

A Fatima, Franca ebbe la certezza che le sue preghiere, sarebbero state maggiormente esaudite e si sentì incitata a saper continuare diritta, con la sua corrente, accanto ad altre correnti che l’avrebbero affiancata, senza confondersi con esse ma anche a poggiare sul cuore Maria e il cuore di Gesù intimamente uniti.

Un navigare insieme a Maria con il movimento a lei affidato per il trionfo nel mondo di un progetto di pace divino che cambierà il mondo da una situazione di prima ad una di dopo:

Prima … tanto odio nel mondo, quello che vediamo nella nostra vita, nella società, persino in certi ambienti ecclesiastici, dove dovrebbero essere banditi, ma poi l’umanità dirà: … Oh Dio!”.

La conversione dei peccatori

Questo progetto passa per Assisi ed ha il difficile compito di cambiare i cuori di pietra in cuori di carne!

Solo dei cuori di carne possono mettere gli interessi delle persone e del creato, prima di quello delle armi, dei guadagni smisurati e molto spesso illeciti.

È la predicazione di papa Francesco di oggi ma che Franca già viveva grazie anche all’aver conosciuto di persona il Cardinale Martini ma soprattutto la realtà missionaria del figlio gesuita missionario in Brasile, che in Amazzonia è recentemente scomparso dopo essersi dato fino all’ultimo istante della sua vita all’evangelizzazione e al servizio delle comunità più povere e isolate del Brasile.

Franca sentì forte l’appello di Maria Madre che la invitava come Figlia a pregare e offrire le sue buone azioni per i peccatori convinta che attraverso la preghiera la Madonna e lei, nel suo piccolo, ne avrebbero convertiremo molti.

Il pericolo della teoria della reincarnazione

In particolare si sentiva invogliata a invitare i sacerdoti a predicare contro la teoria della reincarnazione che riteneva, tra i tanti flagelli presenti oggi, il più pericoloso:

Il demonio la diffonde, allora gli uomini non si ravvedono, pensando: tanto … c’è sempre la prossima vita. Al demonio non sono bastati la carne, l’uccisione, la droga.

Ora vuole impossessarsi delle idee di ogni uomo.

L’inferno infatti, che non si può in nessun modo conciliare con la reincarnazione, fu visto in visione dai pastorelli di Fatima, e fu forse una concausa dell’ammalarsi di due di loro.

L’inferno, i novissimi sono una parte integrante del messaggio di Fatima ricordato anche nella famosa litania ormai universalmente aggiunta nella recita del Santo Rosario:

O Gesù perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose.

La triade Francesco, Giacinta e Lucia

In questa battaglia contro l’inferno, la Madonna ha voluto manifestarsi ad una triade, Giacinta, Francesco e Lucia erano davvero in tre contro l’Ade!

Quanto traspare questo dalle memorie di Lucia di quei memorabili giorni delle apparizioni, come si sostengono a vicenda nella difficile prova che fu per loro quell’irrompere di Maria nella loro vita.

Già “Pietro, Giacomo e Giovanni” erano una Triade,  Gesù li ha chiamati più di una volta in disparte, nel monte della trasfigurazione, come nell’orto del Getsemani.

(  Vedi per esempio Mt 17:1 Mc 5:37 Mc 9:2  Mc 13:3 Mc 14:33 Lc 8:51 Lc 9:28 Lc 22:8)

Una Triade erano anche le donne venute al sepolcro che ricevono per prime dall’angelo l’annuncio della risurrezione.

Anche la materia di cui tratteremo più tardi ha un suo nucleo trinitario, neutroni, protoni ed elettroni, così nel campo dello straordinario di Dio, ha costituito nei tre pastorelli una Triade.

Impegni di una triade

I componenti della Triade:

  1. Pregano l’uno per l’altro
  2. Chiedono insieme grazie
  3. Accettano la rivoluzione che Maria ha fatto nella loro vita.
  4. Sono la consolazione a tre per il Cuore di Gesù
  5. Usano bene l’intelligenza perchè, dove l’intelligenza è usata bene, comincia la sapienza.
  6. Si aiutano scambievolmente e correggere i difetti l’un l’altro con amore.
  7. Fanno Agape’ a tre quando possono incontrarsi
  8. Chiedono e ringraziano per l’armonia a tre che si è creata tra loro
  9. Diventano ‘ancelle’ e ‘celle del vino nuovo’ dove il Signore si è nascosto per inebriarsi d’Amore
  10. Giacinta, Francesco e Lucia diventano , ciascuno con la sua mansione una Triade, una ‘sfera di Luce’ su piedestallo trinitario che ha illuminato il mondo per il secolo che è appena passato e oltre.

Come non pensare che il Signore vuole ancora oggi queste triadi di persone, che portino il Vento dello Spirito e non solo nel campo del soprannaturale.

Anche nelle scienze della teologia o nelle scienze del  Creato si potrebbe cominciare a lavorare in triadi vincendo gli eccessi di individualismo che spesso colpisce alcuni studiosi, così come l’eccessiva idealizzazione del Team, dove le individualità rischiano di disperdersi e il lavoro appiattirsi sulle capacità ma anche sui limiti del leader del gruppo.

Il Sole e l’Ansia del creato

Il Messaggio di Fatima si ricollega a quello di Assisi per il fenomeno del sole,

che Francesco chiamava Frate Sole collocandolo tra le cose del creato per le quali va rivolta a Dio una particolare lode.

Franca seguendo forse inconsapevolmente la scia del salmo 18 che,

forse eco dell’antico culto egiziano del Dio Sole, lo definisce uno sposo che esce dal Talamo Nuziale

e lo pone dentro una triade divina composta da Dio, Sole e Terra:

L’Io Sono ( Gesù) dice: per chi l’amore?   Il sole dice: per chi la luce?    La terra dice: per chi giro? Se l’uomo capisse che tutto è dono, gratuito, dono per lui …  vivrebbe egli stesso nell’ansia di amare girando nella Luce”.

Ansia di Amare, ansia del bene in tutto il creato che è più forte della smania del male

ansia nel sole che è la sorgente energetica ed è in ansia

perché l’Io Sono cambi la terra e l’universo: Il mondo scotta perchè l’IoSono inverta la rotta. 

La sentenza di Gesù Mt 24,35 (Il cielo e la terra passeranno ma la mia Parola non passerà )

afferma infatti che Tutte le cose passeranno, non crolleranno e infatti nelle Scritture neotestamentarie si parla di Cieli Nuovi e Terra Nuova 2 Pt 3,13Ap 21,1

Di qui l’Ansia, Ansia  di mutamento; ansia di reclutamento, ansia di rinnovamento … 

Ansia che non è da confondersi naturalmente con l’ansia nel senso negativo che diamo a questa parola,

quasi fosse una forma di nevrosi, naturalmente.

Ansia che riguarda anche le cose che Francesco sentiva intimamente unite

nel disegno divino ben descritto dalle parole della Lettera ai Romani:

( Rm 8,19-ss) ‘La creazione stessa attende con ANSIA la rivelazione dei figli di Dio …

Incarnazione e increazione

Dunque tutte le cose vogliono essere una sola cosa con l’Io Sono, vorrebbero in un certo senso vedere qualcosa di simile a quello che è stato il mistero di un Dio che si è FATTO fa uomo per dare all’uomo l’adozione a Dio:

Possiamo arrivare a pensare ad una Increazione di Dio?

L’increazione sta al creato come l’incarnazione sta all’uomo

e potrebbe essere una risposta forte e decisiva per tutti quei filosofi

e scienziati che non vedendo il trascendente ma solo l’immanente

ipotizzano che l’immanente nella sua globalità sia il Dio che governa l’universo con le sue leggi matematiche.

Un Tutto Dio (Panteismo) non accettabile

perché fa perdere per il senso dell’amore del Dio trascendente colto in tutte le cose da San Francesco e dai suoi figli spirituali.

In parole povere, il Dio che si fa Creatura ha scandalizzato e scandalizza ancora molte persone,

perché non lo si comprende, perché l’incarnazione senza la Rivelazione di Dio non può essere facilmente compresa.

Nessuna meraviglia se l’idea di un Dio che si fa creato,

possa creare qualche difficoltà, anche se forse fa comprendere meglio l’ansia,

la tensione, il trend come si usa dire oggi delle cose, non solo dell’uomo, verso il creatore.

Sbaglierebbe chi pensasse che la visione profetica di Fatima riguardi solo il passato (Papa Benedetto XVI)

Gesù risorto con il suo corpo glorificato, non immediatamente riconosciuto da Cleopa e l’altro discepolo di Emmaus, affermò:

Bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di Me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi. Lc 24,27.44

Nel Salmo 124 ( Sal 124,3-4) troviamo scritto, tra le cose che ancora debbano compiersi:

Perchè il Signore non lascerà lo scettro degli empi sul retaggio dei giusti e accumunerà gli operatori di iniquità  

Il Segno del Sole di Fatima, i segreti, il messaggio di Fatima e il Vento di Pace che da esse si genera e che passa da Assisi.

Ad Assisi dove oggi stiamo meditando tutte queste cose ci deve dare la certezza che queste parole del salmo Gesù le sta per compiere e che non deve mancare mai la fiducia nel Suo Agire, Mai!

Nemmeno quando vediamo, come abbiamo visto questi anni nel medio oriente e altrove cristiani, yazzidi e musulmani massacrati, armi di distruzione sempre più sofisticate fabbricate e usate dagli uomini, sempre più tecnologizzati, per distruggere altri uomini e con essi il creato.

Ma il Cielo e la Terra passeranno giammai la Sua Parola.

Claudio Pace Assisi Domus Laetitiae 13 Maggio 2017 sull’Ansia di Amare


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