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Eligio Zaminato Nulla accade a caso

Eligio Zaminato ha ‘cambiato casa’ lo scorso 21 Aprile alle tre del mattino, all’ospedale di Camposampiero, all’età di 74 anni

(era nato a Villa del Conte (PD) il 31 ottobre 1945) dopo una lunga malattia…

Sì così dovremmo pensare la morte, alla luce della fede, si lascia questa terra e si raggiunge una nuova dimora nella casa del Padre… un trasloco:

«Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.  Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore (mansioni). Se no, ve l’avrei detto. Io vado a prepararvi un posto;  quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove Sono Io! E del luogo dove io vado, voi conoscete la via». Gv 14,1-4

LodateLo con gli strumenti a Corda

Una nuova dimora, una nuova mansione in cielo,

probabilmente legata alla sua grande passione sulla terra, quella della musica.

Musica di lode, specialmente alla Mamma Celeste,

per la quale aveva una speciale devozione.

Sciacca e Pantelleria le origini

Nell’anno 1976 Eligio era venuto a Sciacca insieme allo scultore Sergio Rodella e con i coniugi Mangiacavallo, che lo ospitarono per un lungo periodo, si recarono a Scauri(Pantelleria) per incontrare e conoscere Franca Cornado, la bresciana, così era stata loro indicata nell’isola.

In seguito, nell’anno 1979, a motivo della visita in Calabria e in Sicilia di tre sacerdoti del Movimento Carismatico, Don Franco Verri, Don Aldo Gregori e Don Luigi Meroi (allora custode dell’Oasi di S.Bernardino) vennero a Sciacca, in macchina (alla guida Don Meroi) allo scopo di conoscere alcune anime carismatiche del posto.

Causa di un improvviso malore, Don Meroi rimase ricoverato in ospedale a Sciacca per circa 11 gg ma niente accade a caso!

Alla ripartenza per l’Umbria, non potendo guidare Don Luigi,

Eligio si offrì per accompagnarli nel viaggio di ritorno, guidando la loro stessa macchina.

Così anche Eligio, in seguito, si trasferì nell’Oasi di S. Bernardino.

Spesso tornava a Sciacca, per animare, fare cantare, provare nuovi canti

basati sulle locuzioni della Fondatrice del Movimento Carismatico,

Franca Cornado, insegnandoli

per far crescere con il canto i gruppi molto fiorenti, che,

oltre quello di Sciacca, intanto erano sorti in Sicilia (Palermo e Agrigento).

A volte veniva in Sicilia solo per accompagnare Franca

che teneva tantissimo a Sciacca, che amava definire

con un acrostico ‘ispirato’ in questo modo:

Sono Cose In Anticipo con Cosmica Allenza.

Così passando per andare in estate a Pantelleria,

spesso e volentieri Franca si fermava a casa dai Mangiacavallo

che considerava come una sua seconda dimora,

e ci teneva molto ai gruppi che erano sorti in Sicilia,

considerandosi essa stessa siciliana.

Eligio poi si stabili a S Bernardino, dove ebbe altri incarichi

e fece  esperienze nuove nel Movimento stesso diventatone un valido sostegno nel tempo.

Oasi di Santa Maria in Bellinzago

Franca volle affidargli la piccola casa che era della sua Mamma

quella ‘casetta interessata al cielo’,  a Belinzago(NO),

per farne un’Oasi del Movimento Carismatico dedicata

a Maria (era il 18 Marzo 1985).

Eligio visitandola, vedendo nei pressi una chiesa dedicata alla Madonna,

chiese a Franca di dedicare quell’Oasi a Maria, confermando quello che

Franca aveva già nel cuore…

Franca lo incoraggiò molto e lo invitò ad essere nell’Oasi

un po’ Marta e un po’ Maria, l’Oasi era per le anime contemplative,

pensando al Signore che promette come nella profezia di Ezechiele

(Ez 36,26) “Vi darò … un cuore nuovo, metterò dentro di voi …

regole di amore nuovo”.

Fu la terza Oasi del movimento carismatico in cui visse,

e che era in qualche modo collegata a Medjugorje che

visitò proprio in quel periodo come se fosse stato

chiamato personalmente dalla Mamma Celeste.

Fu forse l’esperienza  più importante per il ruolo di fondatore che ebbe

e che purtroppo terminò dopo la morte di Franca.

Le altre due furono l’Oasi di San Bernardino a Montefranco(TR)

nella quale si presentò con il suo maggiolino Volkswagen bianco

e con la sua roulotte che per molto tempo fu la sua casa in giro per il mondo,

dando proprio l’impressione di essere un ‘hippy’ di Dio…

e quella dell’Oasi ‘Io Sono’ di Carini(PA),

dove ha lavorato per il movimento carismatico insieme al gruppo ‘Arpa di Sion’.

Nella stessa zona a Terrasini,

ha prestato il suo servizio ecclesiale presso la parrocchia di padre Felice.

Niente Accade a Caso

Io lo conobbi a Palermo a casa del giudice Vincenzo Salmeri,

l’ho rincontrato a San Bernardino e poi ancora in Sicilia…

e non molto tempo fa l’ho sentito per telefono,

ricevendo tanti incoraggiamenti per i convegni e le varie attività

di cui  era venuto a conoscenza.

Ricordo una frase che lui ripeteva spesso parlando delle cose di Dio:

‘Niente accade a caso’.

Scherzosamente gliela storpiai mentre eravamo a tavola con alcuni amici

del gruppo giovani di Palermo e nel bel mezzo del pranzo

gli cadde una forchetta… ‘Niente cade a caso’ gli dissi e lui  annuì

sorridendo con quel suo sorriso sornione che tutti gli amici ricordano

e con il quale lo voglio ricordare anch’io

mentre lo penso nella sua nuova dimora celeste,

dove lui che è stato un ‘confratello’ del Signore,

un servo del Signore in terra adesso è davvero

il ‘Diletto Eligio’ sotto il Manto di Maria in Cielo.

Claudio Pace Terni 29 Maggio 2020 in ricordo di Eligio Zaminato

Registrazione

Di seguito una registrazione ‘artigianale’ di un suo intervento agli esercizi spirituali della primavera del 1992 a casa San Filippo Neri Brescia.

Al minuto 17.54 uno dei suoi canti.

Sollevaci, sollevaci, sollevaci Tu, Dio d’amore con la forza del Tuo Nome, con Maria tua sposa vieni

La più grande forza sulla terra, è quella di Olocausto ed è la mia e viene data dall’alto,

il nettare contenuto nel calice viene dalla forza di Olocausto e vi trasformerà in ‘Io Sono’

Sollevaci…

Questa forza segnerà per voi la fase ascendente il nettare che vi nutre è fase discendente

Io cambierò l’olocausto e salirete, salirete incontro allo sposo che viene

Sollevaci…

Voi che mi siete fedeli vi faccio camminare come i cervi sulle alture
abbiate la mia compiacenza

voi che io faccio offerta siate operai alla Mia Messe
uva che si lascia torchiare

Sollevaci…

Da Sinistra a destra Patrizio Zaminato, Beatrice Cornado con il figlio di Patrizio Thomas ed Eligio Zaminato.
Il Mattino di Padova

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