Originali dalla nascita alla morte il messaggio di Carlo Acutis si diffonde…

Traslazione del corpo di Carlo Acutis 6 4 2019 Io c’ero!
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Armonizzare l'atmosfera
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Il seme è forse la canzone più conosciuta tra le tante composte e suonate da Claudio Chieffo
indimenticabile compositore Italiano vissuto a cavallo tra due secoli, due millenni…
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Misericordia Continua
Finisce oggi l’anno santo della Misericordia caratterizzato da eventi dolorosi come l’attentato di Nizza, gli eventi sismici di Amatrice e Norcia, il perdurare di guerre e persecuzioni in Medio Oriente e da eventi politici importanti come la Brexit e l’elezione di Trump negli Stati Uniti D’America, le cui conseguenze valuteremo negli anni che verranno.
E intanto si sente parlare già dei cento anni dell’apparizione della Madonna a Fatima, apparizione che la chiesa ha riconosciuto ufficialmente pubblicando e commentando il famoso terzo segreto di Fatima.
Ma si è fermata a Fatima l’opera della Madre di Gesù?
Difficile crederlo, difficile credere che la Madre abbia solo straordinariamente voluto avvisare del gran male che si sarebbe abbattuto sulla terra, se gli uomini avessero continuato a respingere la Misericordia di Dio e continuato a vivere dimenticandosi di Dio e degli altri uomini, sostituendo l’ Io Sono (che è il nome di Dio) con il proprio “Io”.
E d’altra parte la domanda principale che Gesù stesso poneva ai suoi discepoli e mediante il Vangelo pone agli uomini di ogni generazione è :
“Quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà ancora la fede sulla terra?”.
Una Fede che non può essere sminuita dal considerare la Misericordia di Dio infinita, che bene o male salva tutti, perché se non salvasse tutti sarebbe un Dio cattivo.
Dio non è cattivo ma giusto e la sua Misericordia è infinità, è vero, ma solo verso chi ha il cuore contrito.
Dio con la sua Misericordia salva i cuori contriti! …
Il cuore infatti, a forza di contrirsi, finisce per ‘contrarre’ un patto con Dio: quello di non peccare più!
Claudio Pace 20 Novembre 2016 su Misericordia Continua nell’ultimo giorno del giubileo della Misericordia
Mater Misericordiae
Vi è piaciuto il logo del giubileo?
Opera del gesuita Padre Marko I. Rupnik, il logo che riporta la frase del vangelo di Luca (Lc 6,36) “Siate Misericordiosi come lo è il Padre Vostro”, mette insieme diverse parabole e pericopi del vangelo della Misericordia.
Dalla parabola del buon Samaritano, come suggerisce l’immagine dell’uomo soccorso dal Cristo Samaritano, a l’immagine del buon pastore del Vangelo di Giovanni, alla parabola del buon pastore che va in cerca della pecora perduta e gioisce quando la ritrova.
Davvero geniale vedere come un’immagine riesce a descrivere insieme almeno tre brani così importanti e indirettamente la prima sentenza delle beatitudini ‘Beati i misericordiosi perché troveranno Misericordia’, la parabola dei figlioli e del padre prodigo (perché sono tutti e tre prodighi specie il padre che non esita ad ammazzare il vitello grasso per il figlio ritrovato) e il “Padre Nostro“.
L’idea grafica poi di sovrapporre l’occhio del Cristo con quello del povero, quasi una tensione a identificare i due personaggi richiama anche il giudizio finale del Vangelo di Matteo (Mt 25,31-ss) dove il Cristo giudice si identifica con il più piccolo dei fratelli perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.
Insomma un logo, un disegno ad alta densità biblica e scarno e simbolico nei segni, in modo assai distante da quella che può essere per esempio l’iconografia bizantina, che pure vagamente richiama, come quella classica italiana per esempio, esprimendo una modernità che può piacere o non piacere ma che ormai ha segnato un epoca storica e che forse a chi non piace, con il tempo piacerà …
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PALIO SAN RUFINO 2015
Ricevo dall’Ufficio Stampa del Comune di Assisi, a conclusione del Palio San Rufino 2015 e volentieri riporto
La gara individuale è stata vinta da Claudio Menichelli, che ha vinto il Tasso, dipinto da Diana Gammacorta Casagrande e la balestrina d’argento, seguito da Fabio Martellini e Dante Coccetta. Un’edizione ricca di eventi e manifestazioni favorite anche da giornate soleggiate, legate sempre più alla tradizione. Un successo particolarmente significativo quello segnato dal mercatino medievale di San Rufino, sapientemente allestito in piazza del Comune, che ha fatto registrare il boom di presenze con ben 50 espositori da tutta Italia.
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