Armonizzare l'atmosfera

Don Roberto Fiscer al Festival Tic di Terni

Don Roberto Fiscer

<< Io Sono le persone che ho incontrato, da stasera sarò un po’ più ricco perché ho incontrato voi >>

sono le parole di un intervista che Don Roberto Fiscer, un parroco genovese,

che una ricerca con google presenta come artista musicale

Sono sincero, non conoscevo Don Roberto e il vedere  la foto di presentazione

utilizzata nel programma ufficiale dagli organizzatori del tic festival Terni Influencer & Creator Festival

mi ha generato sia perplessità che curiosità… giudicatela voi stessi cliccando in questo link della foto di presentazione di Don Fiscer.

Dalla foto, per chi non lo conosce, non sembra uno di quei simpaticissimi predicatori protestanti,

di oltre oceano che Flannery O’ Connor descriveva cosi bene nei suoi racconti?

 

Tra perplessità e curiosità, ha prevalso la seconda e sono andato e sentirlo,

pensando tra me e me medesimo, ‘mah, al massimo sentirò qualcosa di mezzo tra una predicazione ed un concerto gospel’

che tra ( ) facendo parte di un coro, anch’io ho cantato  e canto con molta passione.

Don Roberto Fiscer intervista

E invece no, era un intervista bella e buona che gli ha fatto un giovane dell’azione cattolica di Terni

con un solo timido cenno alle musiche che il don personalizza, prendendo i brani più popolari della musica leggera

(si chiama ancora cosi? forse no ‘leggera’ è troppo italiano diciamo ‘light music’ 🙂 )

inserendo contenuti religiosi, profondi ma semplici, che ricordano, alla mia generazioni,

canzoni simili che Adriano Celentano faceva già con melodie moderne e parole religiose

come pregherò per te forse la più famosa e popolare di questo genere religioso non liturgico.

E così bailando diventa ‘pregando’, e soldi diventa ‘santi’ e così via.

Io Sono le persone che ho incontrato

L’intervista comincia con una definizione di sé che gli avversari di Gesù suoi contemporanei

avrebbero potuto considerare blasfema…

Don Roberto infatti, forse senza accorgersi, nel presentarsi ha utilizzato il nome di Dio del Roveto Es 3,14

‘Io Sono Colui Che Io Sono’ esattamente come ha fatto Gesù parecchie volte identificandosi con la terza parte

di quel nome ‘Io Sono’ come leggiamo per esempio nel vangelo di Giovanni Gv 8,58-59

brano in cui Gesù dopo che si presentato come ‘Io Sono’ proclamando il suo essere il ‘figlio di Dio’

viene preso per blasfemo e meritevole di lapidazione per direttissima senza nemmeno processarlo:

[58] Rispose loro Gesù: “In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono“.

[59] Allora raccolsero pietre per scagliarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.

Nel presentarsi con queste parole

<< Io Sono le persone che ho incontrato, da stasera sarò un po’ più ricco perché ho incontrato voi >>

Don Roberto ha sconvolto completamente tutti i pregiudizi mentali che mi ero fatto su di lui

partendo dalla sua foto e mi ha fatto ricordare invece una preghiera che mi fu insegnata tempo fa’

e che suggerisco a tutti di ripetere quando si va in un festival o in un convegno

o in un posto dove si possono incontrare persone che non si conoscono prima:

<<Signore, fammi incontrare i santi più santi che ci sono oggi sulla terra>>.

Farsi tutto a tutti

Lungo l’intervista, che potete rivedere integralmente nella playlist che riporto in fondo,

potete ascoltare tutte le parole di Don Roberto, il quale che ha raccontato, con una sintesi assai felice, tutta la sua vita.

Dalla sua timidezza adolescenziale, ai primi contatti con il mondo delle discoteche,

alla chiamata di Dio, avvennuta nella GmG 2000 di Roma, alla vita di seminarista e di parroco

non modernista che cura la sua parrocchia facendosi tutto a tutti  1 Cor 9,19-ss.

Nel suo apostolato l’oratorio per i ragazzi, alle novene e le processioni per la comunità parrochiale,

l’assistenza spirituale agli sportivi del Genoa Calcio, le visite ai carcerati che conquista facendogli ascoltare la musica che loro amano…

Ma anche le visite e i contatti con i malati, specie i bambini ricoverati al Gaslini

come quello che lo ha invitato a fare un video su TiKTok

in diretta radiofonica facendogli scoprire che lui era già iscritto, per aver usato una app simile e senza nemmeno saperlo,

su quel canale che sarebbe diventato un ottimo mezzo per annunciare la lieta novella

a chi in altro modo non avrebbe mai potuto sentirla.

Le foto di alcuni di quei bambini che sono già in paradiso sono nella abitazione del parroco,

e gli danno, rivolgendo il pensiero a loro, una carica per andare avanti senza fermarsi mai.

Il pregare i santi bambini del paradiso,  e ce ne sono davvero tanti, i primi furono quelli uccisi da Erode a Betlemme,

è un altro segreto che don Roberto Fiscer ha voluto rivelare al festival Tic di Terni, non dimentichiamoci di farlo spesso.

Natuzza Evolo la radio dell’al di là

Cosa c’entri Natuzza Evolo con Don Roberto Fiscer,

è difficile capirlo prima di aver ascoltato le parole su di lei del don,

che vi lascio da cercare nei filmati della playlist.

Scrivo solo che non meraviglia che lo Spirito Santo si sia servito di lei per soffiare una ispirazione  in un sacerdote.

Lei che ha vissuto in un letto tutta la sua vita, e che amava teneramente i sacerdoti,

che riconosceva anche quando ci andavano in incognito perché vedeva che a loro il Signore

aveva assegnato ben due angeli custodi, in quanto uno solo non sarebbe bastato per i loro impegni…

L’ispirazione era quella di fare una radio la https://www.radiofralenote.it/ una moderna web radio,

la genialata è che Don Roberto la usa anche per pregare, per mantenere il suo piano di vita spirituale,

perché ben consapevole, come lo erano i grandi santi come Don Bosco,

che la vita troppo attiva leva l’onda contemplantiva.

La Foto e la playlist

Che dire al don, dopo aver ascoltato la sua bella testimonianza

(comprensiva anche di un periodo di nove mesi da seminarista con gamba rotta,

passato come periodo di formazione insieme alla comunità nuovi orizzonti ) ?

Avrei dovuto dirgli come San Pietro disse a Gesù ‘Allontanati da me che sono un peccatore

e invece ho avuto la faccia tosta di parlargi di Assisi nel Vento e del progetto di Pace che

abbiamo proposto per il conflitto in Ucraina, chiedendogli almeno di pregarci su…

Beh concludo ringraziando Dio per questo incontro, ma anche gli organizzatori del Festival Tic

per averlo invitato e Don Roberto per avere accettato l’invito e di essere venuto senza risparmiarsi

il sacrificio di andare e venire in macchina da Genova in sole 24 ore (con l’aiuto di un parrocchiano),

per non doversi fare sostituire in parrocchia per la Messa e gli altri impegni della domenica,

che è il giorno del riposo per i cristiani ma giammai per il parroco.

Don Roberto Fiscer

Claudio Pace Terni 16 4 2023

 

 

 

 


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