Armonizzare l'atmosfera

Dialettica dicibile indicibile, essente esistente

Dialettica dicibile indicibile, essente esistente

Dialettica dicibile indicibileDialettica dicibile indicibile

L’Intervento scritto di Carlo Piccioli (Montefranco) al convegno di Assisi Innovazione e Ricerca Scientifica sui sentieri della Materia e dello Spirito

Della dialettica dicibile-indicibile, essente-esistente

Nel flusso delle argomentazioni che in un convegno vengono proposte, chiedo una pausa, così che possa sorgere la domanda.

 La domanda è: Se unico fosse il relatore, giudicheremmo meglio le sue argomentazioni? E se l’uditorio fosse all’oscuro dell’argomento, ovvero tabula rasa in relazione ad esso, come giudicherebbe l’argomentato?

Credo che la risposta possa considerarsi scontata e negativa, nell’un caso come nell’altro.  Di più, nel caso della tabula rasa è da ritenere che neppure in negativo ci si possa esprimere, per la semplice ragione che neppure in questa forma può configurarsi un giudizio: giudicare è raffrontare, porre relazioni, istituire relazioni.

Conoscere, comprendere è infatti un cum-capere, un prendere insieme, un rapportare, legare cosa a cosa: l’elemento A al B. In sostanza, conosciamo A per mezzo di B, in virtù di B. Ma come conosciamo B? B, per converso, lo conosciamo per mezzo di A. Ma questo è un circolo vizioso! Esattamente.

Questa è la conoscenza, conoscere è relazionare, porre relazioni, porre in relazione. E’ ora da chiedersi: il sapere che sa i limiti del conoscere appartiene alla relazione?  …

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Papa Paolo Sesto la luna, i cieli e il creato

Papa Paolo Sesto la luna, i cieli e il creato.

Papa Paolo Sesto la luna, i cieli e il creato. Papa Paolo VI fu il papa del dialogo, dialogo con gli artisti, con gli scienziati, dialogo con l’uomo moderno.   Riporto alcune Parole di grande attualità tratte dalla parte finale del discorso di Paolo VI all’udienza generale del 16 Luglio,  a pochi giorni del primo passo dell’uomo sulla luna: “… Questa scoperta nuova del mondo creato è assai importante per la nostra vita spirituale. Vedere Dio nel mondo, e il mondo in Dio: che cosa v’è di più estasiante? Non è questo il lume amico e stimolante che deve sorreggere la veglia scientifica dello studioso? Non è così che fugge il terrore del vuoto, che il tempo smisurato e lo spazio sconfinato producono intorno al microcosmo, che noi siamo? la nostra insondabile solitudine, cioè il mistero dei nostri destini, non è così colmata da un’ondata di Bontà viva e d’amore? Non vengono alle nostre labbra le familiari, ma sempre superlative parole, insegnate a noi da Cristo: «Padre nostro, che sei nei cieli» ?Sì, Figli carissimi, vengano alle nostre labbra queste abissali parole, mentre contempliamo la grande impresa dei primi astronauti, che metteranno il piede sul silenzioso e pallido satellite della terra, sfidando inaudite difficoltà, quasi cercando d’onorare l’immensa opera del Creatore; e ripetiamole per loro, per l’umanità, per noi.”

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Madre Speranza e il chicco di frumento che muore

Madre Speranza e il chicco di frumento che muore

Madre Speranza Madre Speranza

Con le parole di Papa Francesco all’Angelus di oggi  si conclude il ‘rito’ di beatificazione di Madre Speranza, la Beata Madre Speranza che è stata elevata all’onore degli altari ieri 31 Maggio 2014 a Collevalenza:

Ieri, a Collevalenza, è stata proclamata Beata Madre Speranza, nata in Spagna col nome di María Josefa Alhama Valera, fondatrice in Italia delle Ancelle e dei Figli dell’Amore Misericordioso. La sua testimonianza aiuti la Chiesa ad annunciare dappertutto, con gesti concreti e quotidiani, l’infinita misericordia del Padre celeste per ogni persona. Salutiamo tutti, con un applauso, la Beata Madre Speranza!

Al minuto 15.08 del seguente filmato l’intervento di Papa Francesco, breve ma intenso ed efficace:

 [youtube]http://youtu.be/i28j9jUvGu8[/youtube]

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Beatificazione Madre Speranza 31 Maggio 2014 Collevalenza

Beatificazione Madre Speranza 31 Maggio 2014 Collevalenza

Beatificazione Madre Speranza Beatificazione Madre Speranza 

Tra qualche giorno, la chiesa umbra, ma non solo quella umbra, avrà la gioia di celebrare una grande festa, quella della beatificazione di Madre Speranza, che avverrà il 31 Maggio nel Santuario dell’Amore Misericordioso dopo poco più di venti anni della sua morte avvenuta proprio a Collevalenza l’otto di Febbraio del 1983.  Una tappa importante per un cammino, quello della canonizzazione, che certamente non serve a chi ha già raggiunto, non solo il riposo ma la gloria di Dio nel paradiso, ma che serve agli uomini perché attraverso la conoscenza e la fama dei santi e seguendone il loro esempio ci si avvicina di più a Dio e lo si lascia meglio espandere 

Pur essendomi trasferito in Umbria qualche mese prima della sua morte, non ho avuto il piacere di incontrarla di persona, ma per me Madre Speranza è come una di casa, per il fatto che molte domeniche ho partecipato all’eucarestia domenicale insieme con tutta la mia famiglia, con i figli ancora piccoli, fermandomi anche a pranzo, negli ampi locali che sono stati costruiti proprio per ospitare gruppi di pellegrini e le famiglie come la mia. E che dire dei confessori sempre disponibili, della domenica delle palme con la rappresentazione in costume dell’ingresso di Gesù o della via Crucis lungo la collina e dei bagni che fanno di Collevalenza una piccola Lourdes nostrale? … 

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Miranda (Terni) Cyber ritrovamento degli affreschi della chiesa della rocca

Miranda (Terni) Cyber ritrovamento degli affreschi della chiesa della rocca

 Miranda Cuber ritrovamento  della  chiesa della rocca Federico Nannurelli Miranda

Oggi pomeriggio, nella bacheca di un amico non solo virtuale, Federico Nannurelli. un annuncio anzi un cyber annuncio che mi ha fatto veramente piacere.

Un annuncio con tanto di foto, che, per gentile sua concessione, ho pubblicato in questa pagina assieme al primo piano che lo ritrae dentro le mura dove è avvenuto il lieto evento.

Queste le sue parole: “Sono stati avviati i lavori di recupero della antica rocca di Miranda. Con grande sorpresa nello svuotare la torre abbiamo trovato il pavimento, l’altare e i resti degli affreschi di una chiesa.

Non appena letto di questa scoperta di Miranda,  ho subito condiviso il link sulla mia bacheca ricevendo il parere dell’esperto di Italia nostra, Giuseppe Cassio: 

E’ la chiesa della rocca, forse dedicata a Santa Maria. Uno dei dipinti rinvenuti doveva rappresentare la Natività di Gesù. Rimane ancora – fortunatamente – la figura intera del Bambino e gli arti inferiori della Madonna e San Giuseppe. Presumibile lavoro della prima metà del XVII secolo se non dell’ultimo quarto del secolo precedente …

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