Cascata delle Marmore patrimonio Unesco?

No Grazie!

Ho letto della proposta del consigliere Gentiletti,

che dopo aver celebrato un matrimonio

alle Cascate delle Marmore, ha promesso che

“Lavorerà al riconoscimento Unesco del sito patrimonio dell’umanità”.

Il perchè di un no

… nasce dall’esperienza del sito archeologico di Agrigento,

che da giovane, grazie al fatto che l’accesso era gratuito,

non era ancora stato dichiarato ‘Patrimonio Unesco’,

ho potuto visitarlo tantissime volte, e non da solo.

Ogni angolo del sito archeologico è per me un ricordo,

perfino dei miei genitori e dei miei suoceri

con le quali ci siamo fatti non so quante passeggiate.

Ricordo ancora mia mamma e mia suocera che stanche

di camminare sulle rovine, si sedettero vicino all’ingresso

e non sapendo cosa fare, ciuciuriavano divertite del modo

come erano vestiti i turisti che passavano di là,

che scena memorabile, peccato non averla ripresa in un video.

Sito di tutti

Il sito non era solo dei turisti, era nostro, di noi siciliani,

che con orgoglio e volentieri lo condividevamo gratuitamente

con tutti i ‘furasteri‘, che venivano a visitarlo, e che vedevano

un luogo vissuto, dove c’erano le nostre vite, gente reale

non solo sassi e dove ci sono i nostri ricordi.

Famoso quello di Camilleri che da ragazzo incontrò

un soldato intento a fotografare quelle meraviglie…

era un fotografo assai famoso, Robert Capa.

Off Limits

Alla valle dei tempi di Agrigento, come alla Cascata delle Marmore,

il biglietto è di 10 euro,

con la differenza che alle cascate il biglietto per i ternani è gratuito,

per gli Agrigentini, lo era,

ma essendo patrimonio Unesco non può esserlo più,

non è previsto dai regolamenti un accesso gratuito per i locali.

Cosa è diventato il sito per i siciliani, e gli agrigentini?

Solo qualcosa che ha un valore economico,

che serve ad attirare i turisti e basta,

non è più un luogo vissuto, dove potevi andare con gli amici,

i parenti, i fidanzati…

Puoi vederlo solo in gita scolastica,

oppure una volta al mese per loro gentile concessione

ma solo quel giorno, in cui il sito è sicuramente pieno di gente

(almeno prima della pandemia perché adesso sicuramente non si può).

Terni e l’Umbria

Evitiamo che la stessa cosa accada a Terni,

non abbiamo nessun bisogno dell’Unesco,

dei suoi regolamenti, della sua pubblicità.

Piuttosto apriamo a tutti gli Umbri, residenti e nativi,

anche solo facendo pagare un prezzo simbolico di un euro,

permettiamo che la Cascata sia di tutti gli umbri,

non solo dei Ternani.

Tutti i luoghi belli dell’Umbria dovrebbero essere accessibili

ai locali (residenti o nativi) sempre gratuitamente,

al massimo con una piccola tariffa simbolica

che non superi il costo di un caffè.

Questo perché questi luoghi non perdano il contatto