Armonizzare l'atmosfera

BaciaMarmore due poesie per l’evento valentiniano a Terni

Mi baci con i baci della sua bocca!

Mi baci con i baci della tua bocca,

mi riempi la bocca di baci

e mai mi sazierò di baciarti.

Tu mia Rosa del Saron

ed io giglio della valle di Engadi

saliamo nel monte degli Aromi

dove il profumo del tuo nome si fonde

con i profumi e l’echo del monte

e si distingue perché raro e prezioso

perché unico e fatto per me:

Io sono l’eco di te e tu di me.

Distogli lo sguardo da me

o Sulamita

distogli lo sguardo da me

perché il tuo sguardo mi trafigge l’anima

e frantuma il mio cuore in pezzetti piccoli.

Mi baci con i baci della sua bocca!

Mi baci con i baci della tua bocca,

mi riempi la bocca di baci

e mai mi sazierò di baciarti.

Eccomi busso alla tua porta,

aprimi o Sulamita

ecco giro la maniglia della porta

aprimi o Sulamita.

Non temere i mormorii della gente

non temere il mormorare delle persone

anche se il loro rumore è più forte del  fragore delle acque

delle acque delle cascate delle Marmore.

Alazati o Sulamita

anche se i tuoi piedi sono lavati, sporcali di nuovo te li laverò io teneramente

anche se ti sei spogliata e hai bisogno di tempo per vestirti io ti aspetterò pazientemente.

Aprimi o Sulamita,

voglio inebriarmi del tuo nome, delle tue tenerezze, delle tue carezze, del tuo sorriso, del tuo volto malinconico, del tuo volto stanco, del tuo volto allegro, del tuo parlarmi, del tuo non parlarmi, del tuo girarmi, del tuo danzare, del tuo osannare, del tuo dolore, del tuo amore, del tuo rigore, del tuo lamento, del tuo tormento, del tuo giubilo.

Aprimi o Sulamita

ora sono io che devo andare, fuggire come un cervo tra i monti,

per te sarà difficile ritrovarmi,

per me invece sarà facile dimenticare

il tuo apparente no.

Terni 11 Febbraio   © laudio Pace Blogger su baciamarmore

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