Precursori sismici e lo studio della Sacra Sindone di Alberto Carpinteri
Precursori sismici
Tra il 28 e il 33 d.c. si sarebbe verificato un terremoto del nono grado della scala Richter, forse proprio quello raccontato nel Vangelo di Matteo che viene utilizzato dal primo Evangelo per dare maggiore enfasi alla morte del figlio di Dio un evento che sconvolge l’intera creazione.
E’ uno degli elementi decisivi insieme al modo come è morto Gesù che fa riconoscere al centurione romano, presente al momento dell’esecuzione della condanna a morte, la divinità di Gesù nel racconto del primo evangelista.
Da notare che l’elemento terremoto come elemento decisivo nella conversione del centurione scompare nel racconto parallelo della morte di Gesù del Vangelo di Marco, racconto che però lascia un importante indizio di una scossa sismica che potrebbe essere avvenuta dopo la sepoltura di Gesù e cioè ilrotolamento della roccia che chiudeva la tomba nuova dove era sepolto e che creò non poche preoccupazioni alle donne che erano andate con gli oli aromatici ad imbalsamare il corpo di Gesù.
Blogger samaritano nella appena iniziata Estate Ternana
Blogger samaritano
Stamattina verso le 11 nella rotonda di Porta Spoletina a Terni, uno straniero, forse un indiano, stava steso a terra, lamentandosi nell’indifferenza di tanti passanti che lanciavano uno sguardo e passavano oltre. Ubriaco? Barbone? Chissà? Sicuramente non era l’uomo bastonato dai ladri della famosa parabola evangelica, e non era neanche facile capire cosa avesse e di cosa si lamentasse perché di Italiano non sapeva nemmeno una parola. Disidratato o affamato? In Italia, nell’Italia di cui tanto ci lamentiamo abbiamo un servizio di soccorso che non fa discriminazioni ne chiede tessere sanitarie e soccorre chiunque ha bisogno. E infatti chiamatolo, dopo circa mezz’ora è venuto e ha prestato i soccorsi a quell’uomo che forse nel suo paese di origine non sarebbe stato nemmeno preso in considerazione per il suo malessere vero o presunto che sia stato. Certo è facile fare i samaritani, quando abbiamo un servizio così, anche se forse per me sarebbe stato più facile passare oltre, come ho visto fare a tutti quello che sono passati di li in quella mezz’ora di tempo che l’ambulanza ci ha messo per raggiungere la persona in difficoltà, …
Il convegno conclude idealmente un ciclo di convegni iniziati a Terni il 12 Ottobre al CLT in cui si parlò di un passaggio, non ancora avvenuto, ma che potrebbe avvenire molto presto, quello di ottenere energia dal metallo, che come è noto, vedi il caso dell’acciaio, per essere prodotto richiede molta energia. Un’ energia che deve essere prodotta seguendo un’ etica, che richiede un confronto sui principi di condivisione delle risorse e di rispetto dell’ambiente che non possono più essere messi da parte privilegiando solo il principio del massimo guadagno di pochi.
Energia che non può nemmeno essere condizionata dal cosiddetto complesso del Nimby (Not In My Back Yard “Non nel mio cortile”) privilegiando di fatto le produzioni tradizionali come quella fossile, che inquina ovunque ma non nel mio giardino, e ostacolandone altre, per esempio quella geotermica, che è una forma di energia pulita se fatta, come oggi avviene, secondo rigorosi principi tecnici ed etici.
Questa volta però la sede , dove terremo questo confronto fede scienza è Assisi, ed il motivo c’è, …
Con le parole di Papa Francesco all’Angelus di oggi si conclude il ‘rito’ di beatificazione di Madre Speranza, la Beata Madre Speranzache è stata elevata all’onore degli altari ieri 31 Maggio 2014 a Collevalenza:
Ieri, a Collevalenza, è stata proclamata Beata Madre Speranza, nata in Spagna col nome di María Josefa Alhama Valera, fondatrice in Italia delle Ancelle e dei Figli dell’Amore Misericordioso. La sua testimonianza aiuti la Chiesa ad annunciare dappertutto, con gesti concreti e quotidiani, l’infinita misericordia del Padre celeste per ogni persona. Salutiamo tutti, con un applauso, la Beata Madre Speranza!
Al minuto 15.08 del seguente filmato l’intervento di Papa Francesco, breve ma intenso ed efficace: