Armonizzare l'atmosfera

Metamorfosi dalla letteratura alla scienza passando per la fede

Metamorfosi dalla letteratura alla scienza passando per la fede

Metamorfosi

Tra i luoghi incantevoli che si trovano a pochi chilometri da Terni, la città dove vivo e lavoro, c’è la Valle Reatina, adesso ben collegata grazie alle due gallerie della Terni Rieti (Tescino e Marmore), e lo sarebbe ancor di più se riprendessero i lavori per completare il collegamento tra la galleria Marmore e la strada che finisce all’improvviso a pochi chilometri da Piediluco.

Così passare un pomeriggio nella Valle Santa Reatina non è un gran problema e domenica scorsa sono andato, non da solo, a rivedere il cosiddetto faggio di San Francesco a Rivodutri e a scattare un po’ di foto nella zona, con una luce diversa da quella della volta precedente. Sebbene tutto è diventato digitale, e con il software si possono fare cose impensabile, la luce continua ad avere nelle foto un ruolo primario …

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Faggio antico di Rivodutri il Faggio di San Francesco

Faggio antico di Rivodutri il Faggio di San Francesco

Faggio antico

Faggio Antico 1Tra il luoghi del cammino francescano, quello che porta da Assisi o addirittura da La Verna, fino a Roma, c’è ne uno, nella valle santa reatina, che è diventato ‘francescano’ per la sua bellezza naturale, appunto francescana.

Si tratta del luogo dove si trova un Faggio Antico chiamato il Faggio di San Francesco presso Rivodutri, luogo che in tempi recenti è stato sistemato con un percorso pedonale che ne permette l’accessibilità anche a gruppi di visitatori numerosi. All’inizio del percorso si trova una cappella dedicata a San Francesco di Assisi, cappella in cui si conserva anche una reliquia del santo e un edicola in cui da una parte c’è un Tau gigantesco in legno e dall’altra un immagine che richiama il Cantico delle Creature.

San Francesco infatti, secondo una tradizione popolare non supportata nelle fonti francescane, si sarebbe riparato sotto il faggio antico durante un temporale, mentre il faggio antico stesso avrebbe steso i suoi rami, piegandoli verso il basso, per riparare il poverello di Assisi dalla pioggia e dalla furia della tempesta.

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