Kairos Il Suono dell’Io Sono Festa della Mia Parola Norcia 12 Nov. 2016
Kairos
Info
Pagina di introduzione e di servizio per l’organizzazione della Festa della Mia Parola prevista a Norcia il 12 Novembre 2016 a chiusura dell’Anno Santo.
Pagina in aggiornamento, l’evento in programma è confermato, ma causa il perdurare dello sciame sismico e della situazione di disagio per le popolazioni,viene trasferirlo a Terni nel medesimo giorno presso il Cenacolo San Marco in via Del Lenone 12 a partire dalle ore 9.30 per poi riproporne uno analogo a Norcia speriamo in primavera vedi QUI
Kairos e Kronos
Il 23 Aprile del 73 il beato Paolo VI ha pronunciato queste parole di grande attualità per il tempo che stiamo vivendo:
La successione del tempo non ha talvolta un semplice significato cronologico, ma acquista un senso profetico, indica il compimento d’un disegno divino.
L’orologio del tempo segna la coincidenza d’un istante prezioso per la discesa d’una trascendente Presenza fra gli uomini o di un’invisibile Azione dello Spirito, la quale prende forma di un fatto sensibile …
Prende spunto da questa riflessione sul tempo, la nostra sul tempo della Misericordia ovvero della Sovrabbondanza che continua, anche dopo la chiusura dell’Anno Santo straordinario voluto da Papa Francesco.
Poco prima che questo finisce celebriamo a Norcia l’ultima delle ‘Festa della Mia Parola’ che abbiamo vissuto insieme varcando la porta santa in posti, molto cari ai fedeli cristiani, come Assisi e Loreto.
Norcia e l’evento sismico degli anni 80
Norcia, una città duramente provata dagli eventi tellurici, ma che ha reagito compatta e preparata dall’avere vissuto non molto tempo fa la tragica esperienza di essere colpita da un terremoto.
Erano gli anni 80 ed era vescovo di Spoleto e Norcia Mons. Ottorino Pietro Alberti un uomo di grandi vedute pastorali, molto amato dalla gente della sua diocesi, ma anche un uomo di cultura e di scienza, come dimostra il suo studio: La scienza nel pensiero di Teilhard de Chardin, Roma, Pontificia università lateranense, 1969.
Un filone del Lenr
Strana coincidenza, un filone delle teorie Lenr, quello perseguito da Carpinteri, Srivastava e Widom e che persegue l’obbiettivo di rendere possibile la previsione degli eventi tellurici, in qualche modo, forse inconsapevolmente, segue le orme del pensiero di De Chardin, teorizzando una sorta di evoluzione della materia, ed un legame tra attività tellurica e trasmutazioni, che avrebbe trasformato il nostro pianeta in quello che è oggi da un origine piuttosto ‘basaltica’.
Si tratta ancora di teorie ma intanto si studia, non ci si arrende mai, la ricerca sosteneva Enrico Medi è un fatto intrinsecamente Cristiano, nasce dalla ricerca di Dio, non è un caso che i re magi fossero oltre che re, scienziati nella loro epoca.
Io Sono
Il Suono dell’Io Sono, ci porta però, all’origine dell’origine, in quel pre big bang in cui la scienza fisica deve lasciar spazio alla riflessione filosofica e teologica, salvo poi scoprire ed accorgersi che alcuni fenomeni presenti nel linguaggio scientifico, come la vibrazione, l’Eco, la sovrabbondanza, sono già presenti in quello teologico.
Il Suono dell’Io Sono sarà solo uno spunto una provocazione perché necessità ben più di una giornata per essere compreso e approfondito, anche se un acrostico propostoci da una carismatica defunta, molto legata a Mons. Alberti, Franca Cornado ci può aiutare a capire meglio il senso temporale di questo suono: Io SoNo Inni Onoranti, Suoni Onoranti, Note Onoranti.
Se c’è un eco di Voce nel nome di Dio nel Roveto SUM QUI SUM ( in corrispondenza delle tre parole ebraiche che compongono l’espressione del nome di Dio rivelato a Mosè) il primo SUM e l’ultimo, eco di voce del primo, sono uguali, salvo in un particolare l’essere uno generato dall’altro, mentre il QUI è l’elemento che unisce indissolubilmente il generante e il generato, quasi procede da loro come lo Spirito.
E gli inni, i suoni e le note onoranti saranno quelle che gli eletti canteranno, come una grande eco, all’Io Sono alla fine dell’era, nel tempo escatologico.
Gli inni che canta la Chiesa nella liturgia delle ore, come quelli cosi belli e profondi che cantano a Norcia i frati di san Benedetto non sono un anticipo di questo tempo finale?
Tempo dove si arriverà più certamente se non togliamo l’0nda contemplativa alla nostra vita alle volte troppo attiva, in altre parole: Ora et Labora.
Pellegrinaggio e Messa
Per questo prima di iniziare i lavori vogliamo percorrere a piedi, in cammino quel breve tratto che separa la porta santa della tensostruttura, fuori le mura della città di Norcia, alla cappella degli Scavi della Basilica di San Benedetto, l’unico luogo di culto aperto nel centro di Norcia e dove alle 10 , come ogni giorno viene celebrata la Santa Eucarestia, con l’utilizzo dei canti gregoriani magistralmente eseguiti da una comunità monastica che custodisce una tradizione millenaria, che garantisce all’Europa il suo mantenersi attaccato alle radici, delle radici Cristiane di cui la spiritualità benedettina sono una componente fondamentale (Clicca QUI per l’orario di massima della liturgia celebrata dai Benedettini ogni giorno con la raccomandazione di telefonare per verificare l’orario).
Non c’è posto migliore di Norcia per riflettere sul Suono dell’Io Sono, sulla musica sacra come esemplificazione del mistero trinitario e sulla Misericordia intesa come sovrabbondanza.
Quest’ultima c’è già nel fatto che il primo Io Sono sovrabbonda se stesso generando quell’eco di voce identico a se, che l’ultimo Io Sono, Io Sono che si fa Parola, che si fa Carne, perché attraverso la Carne e la Parola trovassimo il Pensiero di Dio.
Lavori
Alle 11 finalmente, nella sala del consiglio, dopo il saluto di eventuali ospiti e autorità inizieremo i lavori, offrendo le mani a Santa Maria, in continuità con quanto fatto a Loreto.
Si va avanti fino ad ora di pranzo con le relazioni di Sergio Bini, Stephan Poen, Ubaldo Mastromatteo e Carlo Piccioli, per poi riprendere nel pomeriggio con le riflessioni più legate alle questioni strettamente scientifiche concernenti il Lenr, i fenomeni sismici e le rinnovabili.
Alla fine un momento artistico, con una riflessione sugli attributi della Misericordia e dell’Amore concluderà la giornata, che per chi non ha fretta può proseguire ancora alla cappella degli Scavi partecipando ai Primi Vespri della Domenica ( 18.15) con i frati di San Benedetto.
Insomma chi parteciperà avrà la possibilità di fare un’immersione nel suono dell’Io Sono, nel luogo dove le radici cristiane dell’Europa crescono vigorose e dove l’intera Europa dovrebbe guardare per ritrovare il suo Kairos mettendosi in ricerca del vero re come i Santi Magi, il re che ha promesso il suo ritorno in un momento temporale del Kronos non ben definito: presto.
Claudio Pace 25 Ottobre 2016 su Kairos