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Borgo Bovio un busto dedicato al generale Filippo Brignone

Borgo Bovio un busto dedicato al generale Filippo Brignone

Borgo Bovio BersaglieriBorgo Bovio Terni. Come consigliere della Prima Circoscrizione, mi ero occupato di quella rotonda, che tra via Romagna e Via Eclo Piermatti, appariva un po’ spoglia e disadorna, la mia proposta era ed è quella di chiedere dei manufatti alla vicina acciaieria, da spargere nei punti strategici di Borgo Bovio, in modo da rinserrare il legame stretto che c’è tra l’acciaio e Borgo Bovio, un quartiere che vive e ‘respira’ anche l’aria della fabbrica in cui molta gente ha lavorato e tutt’ora lavora.

Da qualche giorno però, si è visto un mezzobusto, collocato nel bel mezzo della rotonda, che anche senza fermarsi, essendo un po’ difficoltoso fermarsi in quel punto, si riconoscere essere la sagoma del cappello dei bersaglieri …

Già i Bersaglieri, un pezzo di storia d’Italia che viene rievocata con una targa in cui è scritto: “In ricordo dei bersaglieri che il 20 Settembre 1860 fecero (il loro) ingresso a Terni al comando del generale Filippo Brignone“.  Esattamente dieci anni prima del ben più famoso XX Settembre, quello che ricorda l’ingresso nella ben più importante città di Roma, e subito dopo quella che era stata la presa della fortezza di Spoleto, il sedici di Settembre del milleottocentosessanta. Presa in cui si sparse un po’ di sangue ma che vide la resa incondizionata delle truppe pontificie, che capirono subito la determinazione dei piemontesi e pensarono bene che non era il caso di fare inutili eroismi.

Sono anni, quelli del risorgimento, che sono tornati alla ribalta, per via dei centocinquanta anni dell’unità di Italia, che hanno segnato una novità di una certa rilevanza politica.

La sinistra che aveva sempre mostrato diffidenza per quel pezzo di storia, stimolata forse dal pensiero separatista dei leghisti, è diventata tra i primi sponsor dell’unità d’Italia, nonostante una sospetta diffidenza che serpeggia ancora negli ambienti di destra, sempre che destra e sinistra abbiano ancora un senso come categorie politiche e culturali. 

Anni, che segnarono un gran cambiamento nella cultura e nella popolazione di Terni e dell’Umbria, con i bersaglieri e il regno di Italia ci sarebbero stati dei grandi cambiamenti. Terni e la sua campagna, tale era Borgo Bovio all’inizio del Regno d’Italia, attraversata da questo generale e le sue truppe, sarà scelta da un altro generale del regno e ministro della marina mercantile,  Benedetto Brin, come zona industriale strategica per la produzione dell’acciaio e delle armi. E la campagna ternana piano piano diventerà città, portando un benessere economico inaspettato. La scelta fu determinata dall’ingente presenza dell’acqua, foriera di energia, e la lontananza dal mare, da dove le fabbriche potevano essere facilmente bombardate. Peccato che non molto tempo dopo l’uomo imparò a volare

Quanti pensieri dietro un busto che un nutrito gruppo di bersaglieri e di loro simpatizzanti hanno voluto inaugurare a Borgo Bovio.

Claudio Pace Terni 8 Settembre Blogger Consigliere Prima Circoscrizione Terni Est

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