Armonizzare l'atmosfera

Ultime dalla stazione Tiburtina

Ultime dalla stazione Tiburtina

Ultime dalla stazione TiburtinUltime dalla stazione Tiburtinaa, un titolo da corrispondente di guerra; non deve stupire, purtroppo. La vita del pendolare è una guerra continua. Una guerra contro chi dovrebbe facilitare e rendere possibile la tua vita, la vita di chi, per esigenze di ogni genere, ha deciso di vivere lontano dal proprio posto di lavoro. Sappiamo che quasi sempre non è una scelta quella di essere pendolari ma un qualcosa imposto dalle circostanze che siano questioni familiari oppure economiche oppure entrambe. E più che una guerra è un continuo difendersi e trincerarsi, cercando di barcamenarsi e trovare rimedio ai continui attacchi alla propria esistenza e al proprio tempo libero operati da chi invece dovrebbe mettere a disposizione un servizio adeguato ed efficiente, proprio per permettere ai 3,5 milioni di Italiani che usano quotidianamente il treno di raggiungere il posto di lavoro in modo sereno e tranquillo. I continui attacchi alla nostra esistenza già penalizzata da ore dedicate ai trasferimenti sono operati in continuo. Le scellerate scelte di privilegiare il traffico ad Alta Velocità a discapito del traffico regionale Ultime dalla stazione Tiburtina tornellitbUltime dalla stazione Tiburtina torntibcomportano, tanto per dirne una, che se un treno AV (con poche decine di passeggeri) fa 3 minuti di ritardo i treni pendolari carichi di lavoratori possono tranquillamente aspettare decine di minuti, completamente ignorati.  

La stazione Tiburtina nella sua milionaria inutilità è un esempio triste e sconfortante di tutto ciò. Un progetto nato male e realizzato peggio che ha visto dilapidare più di 300 milioni nella costruzione di spazi enormi, inutilizzati ed inutilizzabili che a tutto servono meno che a rendere più facile la vita del viaggiatore.

Oggi ci troviamo di fronte l’ennesima assurdità ancora non in pratica, per fortuna, ma già in agguato per complicare ulteriormente la vita di chi prende il treno tutti i giorni. Si perché nella Stazione Tiburtina, una stazione in cui il flusso degli utenti è sempre stato sotterraneo, si sta cercando di obbligare i passeggeri a passare per forza nella galleria soprelevata. Con evidenti aggravi di tempo e ulteriori scomodità. Sono stati installati infatti delle specie di tornelli che dovranno impedire l’accesso ai binari dai passaggi sotterranei, così da essere costretti a passare per di sopra facendo un giro lungo e scomodissimo. Non sono bastati anni di disagi di ogni genere, di slalom fra i cantieri, di binari non funzionanti e quant’altro.  Ci mancava anche questa brillante idea. Ci auguriamo, purtroppo a malincuore, che questi tornelli durino poco. E’ da pensare che saranno messi fuori uso in poco  a causa della pressione deli flussi di viaggiatori frettolosi che sbarcano in continuo dai treni pendolari; e purtroppo ce lo dobbiamo auspicare, sebbene ciò significhi l’ennesimo spreco di denaro pubblico, per cui nessuno pagherà. Immaginiamo infatti che l’inventore di questa trovata sarà magari premiato per il suo zelo.

Ultime dalla stazione Tiburtina tibur2D’altro canto la stazione inaugurata, in corso d’opera, due anni e mezzo fa, è già oggetto di pesanti interventi di riparazione e presto ne seguiranno altri. Infatti la parte sotterranea è soggetta a infiltrazioni e si sta già rifacendo la pavimentazione a livello zero; poi la piazza “ipogea” dovrà necessariamente essere ripavimentata infatti il lastricato (di materiale inadeguato non drenante) è tutto traballante e dà una sensazione spiacevolissima camminandoci sopra. Un domani potrebbe cedere con pesanti conseguenze per i malcapitati.

Emilio Santa Maria – ingegnere e pendolare Ultime dalla stazione Tiburtina


2 thoughts on Ultime dalla stazione Tiburtina

  1. Hai proprio ragione , si impiegano 5 minuti per raggiungere il binario di Fiumicino solo correndo. Ogni mattina è uno stress.

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