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Precursori sismici e lo studio della Sacra Sindone di Alberto Carpinteri

Precursori sismici e lo studio della Sacra Sindone di Alberto Carpinteri

Precursori sismici Alberto Carpinteri
Precursori Sismici. Alberto Carpinteri ne propone lo studio e l’uso per la prevenzione dei terremoti

Precursori sismici

Tra il 28 e il 33 d.c. si sarebbe verificato un terremoto del nono grado della scala Richter, forse proprio quello raccontato nel Vangelo di Matteo che viene utilizzato dal primo Evangelo per dare maggiore enfasi alla morte del figlio di Dio un evento che sconvolge l’intera creazione.  

E’ uno degli elementi decisivi insieme al modo come è morto Gesù che fa riconoscere al centurione romano, presente al momento dell’esecuzione della condanna a morte,  la divinità di Gesù nel racconto del primo evangelista.

Da notare che l’elemento terremoto come elemento decisivo nella conversione del centurione scompare nel  racconto parallelo della morte di Gesù del  Vangelo di Marco, racconto che però  lascia un importante indizio di una scossa sismica che potrebbe essere avvenuta dopo la sepoltura di Gesù e cioè il rotolamento della roccia che chiudeva la tomba nuova dove era sepolto e che creò non poche preoccupazioni alle donne che erano andate con gli oli aromatici ad imbalsamare il corpo di Gesù.

Chi ha spostato quella roccia?

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Terremoti prevedibili ed evoluzione della Materia X Alberto Carpinteri

Terremoti prevedibili per Alberto Carpinteri il teorico dell’evoluzione della materia

Terremoti Prevedibili
Terremoti prevedibili. Un immagine del convegno del Luglio 2012 alla sala Mercede della Camera dei deputati dove il Prof. Carpinteri ha parlato con chiarezza, in una sede istituzionale, di terremoti prevedibili.

Di Alberto Carpinteri e della sua tesi  che i terremoti si possono prevedere, terremoti prevedibili,  ne ho parlato in una precedente pagina del blog in cui mi sono divertito a coniare il termine sismateorologia,  mettendo insieme i termini sisma e meteorologia, concordando con il professore Carpinteri che ormai ci sono i mezzi tecnologici e scientifici adeguati per poter cominciare a provare a fare una previsione dei sismi con un grado di probabilità assai vicino a quello che hanno le normali previsioni del tempo. Il problema è che in caso di previsione di sisma si dovrebbe allertare la popolazione interessata come per la previsione di un uragano, e la cosa naturalmente non è così semplice da realizzarsi, addirittura rischiosa se non si individua con precisione la zona interessata, da dove la popolazione deve essere spostata, e le zone non interessate, dove la popolazione, potenzialmente in pericolo,  deve essere accolta. 

All’ultimo convegno Coherence 2013 organizzato nell’aula Cirps della Sapienza di Roma, il tema dei terremoti prevedibili, è venuto fuori al margine di un suo interessante intervento circa l’evoluzione della materia nel pianeta terra ma intanto ecco la breve risposta data dal prof. Carpinteri sulla questione: 

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=QfceWlJ_hUg&feature=share&list=UUXuJMwimHKo8qB5I1Gg2Ixg[/youtube]

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