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RIVOTORTO TUGURIO APOCALITTICO

RivotortoRIVOTORTO TUGURIO APOCALITTICO

Rivotorto tugurio apocalittico

Rivotorto dei santuari Francescani è forse quello meno conosciuto,

anche se più facile da raggiungere, per chi arriva ad Assisi in auto

perché a poche centinaia di metri dalla superstrada Perugia Foligno

dalla quale si accede direttamente tramite uno svincolo che porta appunto il nome di Rivotorto. 

Oggi, trovandomi da quelle parti, mi sono fermato a Messa proprio li,

nel santuario che ti accoglie subito nella facciata con il ricordo di un grande avvenimento apocalittico,

quello dello spirito di Francesco, ancora vivente,

che nel carro di Fuoco, simile a quello di Elia,  appare ai suoi primi compagni lasciandolo stupefatti per l’accaduto.

Rivotorto e non San Damiano come nello spezzone di film di Zeffirelli  

è il luogo dove Francesco ignora e fa ignorare il passaggio del Grande imperatore Ottone,

che come si legge nel racconto della prima biografia di Celano, si stava recando a Roma per ricevere la corona della terra.

Solo uno dei frati è mandato per annunciargli la precarietà della sua gloria …

Il Santuario

Il Santuario non presenta grandi opere d’arte e il convento che è stato costruito all’interno non ha nulla di rimarchevole e poco di storico.

Quello di Rivotorto era proprio un tugurio, una grotta forse,

un luogo appena riparato dove i primi compagni vivevano la stessa follia di un folle, nello stesso luogo, digiunando,

pregando e andando in giro per fare qualche lavoro, senza aver altro salario che un po’ di cibo,  

o per chiedere in elemosina un po’ di pane da mangiare.

Le radici del movimento francescano

Sembra che il posto fosse antecedente a quello della Porziuncola,

e che in un primo tempo Francesco stesso lo abbandonò per le proteste di un contadino

che aveva paura di perdere il possesso delle terre che coltivava lì vicino.

Un posto con un grande messaggio politico, di grande attualità:

gli imperatori di ieri e i potenti delle terra di oggi,

vivono solo una gloria effimera a cui non vale la pena di prestare nemmeno tanta attenzione,

come fanno i media oggi per esempio e che c’è un tempo della rivelazione in cui la storia avrà un suo compimento.

Il carro di fuoco che rapisce Elia infatti è il segno di una fine simbolica della prima parte della vita di un profeta che non muore ma che viene rapito in un misterioso luogo celeste per venire negli ultimi tempi.

I tempi in cui Dio prenderà possesso della terra e la trasforma da luogo di violenze e di ingiustizie in un luogo di pace.

Francesco dopo questa esperienza comincia a parlare di cose che riguardano il futuro, ed è sempre meno capito!

I frati suoi seguaci molto umilmente di fronte ai fatti straordinari e ai fatti profetici si pongono come obbiettivo quello di vivere la loro regola che altro non è che seguire il santo vangelo al modo stesso di come Francesco lo seguiva con il massimo disprezzo per il denaro, gli onori e le ricchezze, ma non dei poveri.

Cimitero di guerra

Nulla da artistico da vedere a Rivotorto ma tanto da ricordare e da imparare.

Poco più avanti un cimitero famoso, l’Assisi war cemetery, dove, in attesa della resurrezione, riposano i corpi di alcuni giovani soldati che hanno perso la loro vita in quel grande campo di battaglia che diventò la nostra penisola negli anni del secolo scorso.

Rivotorto custodisce anche questa testimonianza,

questo pezzo di storia che le giovani generazioni ormai studiano, se ancora studiano,

con più distacco della nostra che i racconti di questi orrori  sentivano dalla viva voce dei  protagonisti.

Nel mio caso personale, dal babbo, ufficiale dell’esercito italiano nei balcani e poi prigioniero, dopo l’otto settembre, nei campi di concentramento nazisti o dallo zio, che pur non militare fu fatto prigioniero dagli inglesi in Sicilia, in quanto potenziale disertore,  e deportato in Africa.

Insomma se venite ad Assisi, alla ricerca non solo delle bellezze artistiche e di luoghi ameni, una sosta a Rivotorto è d’obbligo, può aiutare a leggere meglio e con il giusto distacco i fatti della nostra vita e del mondo che ci circonda.

Claudio Pace Terni 28 Luglio 2013 Blogger

 


5 thoughts on RIVOTORTO TUGURIO APOCALITTICO

  1. San Francesco, era un uomo piuttosto piccolino, in Lui regnava la legge di Dio e della giustizia; non avrebbe mai permesso a nessuno di impossessarsi di Roma e scacciare il PAPA. Francesco, con umiltà e dolcezza fece capire molte cose, si diresse a Roma per avvisare il Santo Padre! Egli,ammirava Sorella Luna, Fratello Sole, il cielo, la terra, tutto quello che il Signore ci ha donato; su tutte queste cose, formava canzoni, ringraziando il Padre, per tutto quello che ci aveva dato, senza meritarcelo!!!!!!!!! Era un uomo tanto umile; parlava agli animali, e riusciva a capirli, tutti erano suoi amici, pure i lupi, con cui conversava! Io penso che persona più umile non sia mai esistita, mai esisterà!!!! San Francesco, sei tanto amato da tutti, ti supplico fa convertire tante persone perse, la Tua bontà è conosciuta dal mondo, tutti vengono a Onorarti, a pregarti, a supplicarti! Se puoi aiuta questo mondo in sfacelo!!!! Però non dimenticare le anime del purgatorio, dai aiuto pure a loro!!!!! Ti saremo tutti grati, credimi, io sono la prima a ringraziarti, pure per gli animali, sai ho una cagnetta maltrattata, non si lasciava toccare da nessuno; sono stata ricoverata all’Ospedale, Il problema era lei, o TU o Sant’Antonio Abate avete fatto un miracolo, ha vissuto tutto i giorni con la mamma di Claudio e tutta la famiglia, al pomeriggio tardi , finito il lavoro andavano a prenderla e la portavano con loro e poi a casa!!!!! Sono tanto felice di tutto questo, ti assicuro è un miracolo. Io ho atteso sino all’ultimo prima di farmi ricoverare, solo per lei!!!! Grazie di tutto San Francesco!!!!!!

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