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Partito cattolico De Gasperi e il niet di papa Francesco …

Partito cattolico De Gasperi e il niet di papa Francesco … 

Partito Cattolico

La stampa ha dato grande enfasi ad un intervento di papa Francesco sulla necessità dell’impegno dei cattolici nella politica, e sulla non necessità di un partito cattolico.

L’intervento, come al solito a braccio, durante un discorso alle CVX e alla Lega, non la Lega Nord naturalmente ma la Lega Missionaria Studenti.

Papa Francesco ha fatto riferimento esplicito ai servi di di Dio,  Alcide De Gasperi e Robert Schuman, i due politici che hanno intuito la forte correlazione tra una Europa unita e la pace, anche se l’Europa di oggi non rappresenta bene il loro sogno,  e ci sono altri casi di santi che hanno fatto politica come servizio ai popoli e alla pace, penso al beato Carlo D’Asburgo, che restituiscono alla Politica la “P” maiuscola che essa merita.

[youtube]https://youtu.be/4IVDn4gdh24[/youtube] “Voi siete portatori di una delega che vi affida l’incarico di indicare con il voto la linea direttiva degli iscritti al partito. Noi vi salutiamo con riconoscenza per la vostra opera e con fiducia nella vostra coscienza!”

Già un conto è la Politica e il politico ed un conto il politicante che non fa politica ma usa gli strumenti della politica per il suo arricchimento personale, ma il problema fondamentale, almeno in Italia, credo sia anche la mancanza di partiti nel senso proprio del termine di rappresentati delle parti che in un contesto democratico esprimono i loro leader, che in qualche modo debbono rispondere alle parti che rappresentano.

Oggi si criticano spesso i partiti, ma forse il problema è che chiamiamo partiti ciò che partiti non sono. 

Alcide de Gasperi e molti altri democristiani, come Aldo Moro, hanno fatto la loro politica discutendo le loro tesi nei congressi degli iscritti, affrontando votazioni, lottando, discutendo, vincendo e perdendo, ma in un contesto di democrazia, forse indiretta, ma autentica e che ha dato all’Italia la possibilità di passare da un totale sfacello dovuto alla nefanda scelta del fascismo di entrare in guerra con i nazisti, troppo superficialmente giudicati sicuri vincitori e instauratori di un nuovo ordine mondiale, ad una potenza economica internazionale che occupava una delle posizioni di mercato molto alta, tra le prime cinque al mondo.

Se questo non lo è più, non è solo colpa dell’Euro, o meglio della perdita della sovranità monetaria, è colpa soprattutto della non politica, della mancanza dei partiti, e in questo senso Silvio Berlusconi, leader molto pragmatico, non ha mai voluto affrontare il problema, non fidandosi mai di nessuno e preferendo la sua leadership (con la sua apprezzabile ma troppo personale politica estera fatta di equilibro tra repubblicani, russi e leader arabi e israeliani)  al porre le basi per un partito dei moderati che non è mai nato.

Mentre Matteo Renzi molto furbamente, pur provenendo dall’area democristiana, ha scelto il PSE e il non PPE per collocare il suo partito democratico, che proprio perché proprio partito non ha nulla a che vedere con quello di Veltroni, di Franceschini o di Bersani se non appena nel nome e nell’orientamento vagamente di sinistra. Il PD ormai è … berlusconizzato. 

E in questo contesto i cattolici che vogliono impegnarsi in Italia si trovano smarriti e confusi,  forse più che per la mancanza di un partito cattolico, per la mancanza di un partito che sia partito.

Le primarie on line alla PD o tramite cabine alla M5S, sono l’opposto di ciò che è un partito, dei valori in cui la gente vuole riconoscersi, sono solo l’approvazione di un leader, come nel caso di Renzi o di Grillo, che con l’equazione NET=People avvalla come democratica la linea sua e di Casaleggio, che come impostazione gerarchica e verticistica non ha nulla da invidiare a quella imposta da Silvio Berlusconi con il suo ‘Forza Italia’.

E non sono argomenti di poco conto, nella diocesi del papa, nel 1940 proprio per la mancanza di un sistema democratico l’Italia ha preso la decisione di avventurarsi in una guerra, i cui postumi paghiamo ancora oggi in termini di relazioni internazionali, si veda come Obama ha trattato (maltrattato) Renzi sulla questione degli F35 nonostante le indicazioni contrarie di tutti, alla fine della fiera, anche se impopolari, gli F35 s’hanno da comprare!

E i fatti di Libia del 2011, letti alla luce di quanto succede oggi in cui il Mar Nostrum si sta trasformando in un Mare Sepolcrum dimostrano come il ‘contare poco’ strettamente legato alla debolezza dei partiti, favoriscono poco l’interesse nazionale e la pace.

Caro Papa Francesco, condivido dunque il tuo appello, che ho cercato di vivere nel mio microcosmo ‘servendo’ come consigliere per cinque anni la mia circoscrizione di circa trentamila abitanti e utilizzando il mio modesto talento per il web di blogger per continuare questo impegno politico, ma forse l’opzione partito dei cattolici o meglio dei popolari come intuì il grande Don Sturzo, volendo appunto il termine ‘popolari’ per non confondere credo religioso con il credo politico, non è da scartare anzi potrebbe, se realizzata costringere la politica, non solo italiana, a ritornare ai partiti come strumento di esercizio della democrazia, e fare finalmente quella Europa dei popoli che i cattolici impegnati in politica del dopoguerra sognarono e che può veramente creare un ordine mondiale che si basa sulla pace, la coperazione, il rispetto delle culture non sugli armamenti e lo sfruttamento delle risorse altrui.

Se dall’Africa tanti scappano per venire da noi non è forse perché abbiamo reso l’Africa e l’Asia minore un inferno togliendo loro risorse e vendendo loro armi?

Claudio Pace Blogger Terni 30 Aprile 2015 su partito cattolico

Nella pagina seguente la lettera ai reggitori dei popoli che dovrebbe ispirare i cattolici impegnati o meno in un partito cattolico

partito cattolico
partito cattolico: le immagini di Schuman e DeGasperi


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