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Gog e Magog e il genere apocalittico

Gog e Magog

Chi ha studiato seriamente la Bibbia in qualsiasi facoltà teologica seria del mondo, sa che con la definizione di ‘genere apocalittico’ si spiega o si cerca di spiegare quei passi biblici oscuri o profetici, da cui si evita come il dolore e la morte di trarne qualche indicazione concreta…

Genere Apocalittico come ermeneutica di ogni profezia biblica?

Un discorso lungo su cui scrivere libri non può essere condensato con poche parole ma pur accettando il concetto di ‘genere apocalittico’ come una modalità piuttosto enfatica e colorita di esprimersi di un autore biblico, non si può accettare, tout court, che dietro le parole ispirate non ci possa essere una profezia intesa anche come una rivelazione di eventi che verranno, per cui il credente, non possa accettare di fare qualcosa di particolare, come dice lo stesso Gesù nel suo discorso escatologico:

«Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina». Lc 21,28

Gog e Magog

Gog e Magog sono citati in due libri della Bibbia, Ezechiele e Apocalisse e non è facile cercare di capire chi siano veramente
(clicca Qui  per leggere le informazioni della treccani).

Prova a chiedere ad un teologo, la verifica di una tua spiegazione concreta della profezia, e qualunque tentativo tu possa fare di interpretarlo, di incastonarlo nell’attualità, ti sentirai rispondere: “è  genere apocalittico”.

Ap 20,7-9 Quando i mille anni saranno compiuti, satana verrà liberato dal suo carcere e uscirà per sedurre le nazioni ai quattro punti della terra, Gog e Magòg, per adunarli per la guerra: il loro numero sarà come la sabbia del mare.

Marciarono su tutta la superficie della terra e cinsero d’assedio l’accampamento dei santi e la città diletta.

Ma un fuoco scese dal cielo e li divorò.

Di tutta la profezia, una cosa sola è certa (quasi certa), che la città diletta è Gerusalemme.

Poche certezze

Tra le poche certezze quella che Gog e Magog circonderanno la città santa (Gerusalemme?) con delle truppe come oggi le truppe della Russia e domani forse anche della BieloRussia circondano le città dell’Ucraina e che quelle di Gog e MaGog verranno sconfitte da un fuoco che viene dall’alto.

Cosa quest’ultima, ai tempi della formulazione della profezia, era un po’ insolita e che ai tempi nostri, da quando è stato inventato l’aeroplano ed è stato usato per combattere, è abbastanza normale.

Nulla da meravigliarsi oggi che un oggetto dal cielo spari del fuoco verso la terra.

Certo è che se vedessimo un esercito circondare Gerusalemme, assediarla come mai gli è accaduto nella storia moderna, e questo fosse di una grande nazione o di una grande nazione ed una più piccola non penseremo a Gog e Magog?

La Città di Dio

Anche Sant’Agostino, si occupò di Gog e Magog nel ventesimo capitolo del libro ‘la Città di Dio’ ritrovandosi anche a lui a rigettare una ipotesi, che giocando sulla assonanza delle finali li individuò in due tribù che più o meno si trovavano nell’attuale zona di guerra, l’Ucraina.   Ecco le sue:

Gog e Magog, non si devono intendere come popoli non civili, stanziati in una parte della terra, ovvero i Geti e Massageti, come alcuni suppongono, a causa della lettera iniziale del loro nome, ovvero altri stranieri non associati al diritto romano.

Con la frase: ‘Popoli esistenti ai quattro punti cardinali della terra’ è stato indicato che essi sono in tutto il mondo ed ha soggiunto che essi sono Gog e Magog. 

Apprendiamo che come significato dei nomi Gog corrisponde a “tetto”, e Magog “dal tetto”, cioè come casa e chi esce di casa.

Meglio la pace che Gog e Magog

Oggi come oggi è meglio rigettare ogni simile ragionamento e augurarci di non vedere mai Gerusalemme assediata, né Kiev ne altre città, tutti vorremmo la pace subito e dappertutto e Dio più di noi.

E invece ogni tanto la storia ci fa quest’amara sorpresa di rivedere gli uomini combattersi, le città sgretolarsi, i civili sacrificati da vili strategie militari e i giovani di questo terzo millennio morire in guerra.

Giovani a cui San Giovanni Paolo II nel grande giubileo del 2000 aveva ben altro discorso in mente per i giovani, non carne da macello per gli strateghi ma,,,

Sentinelle del Mattino

Cari amici, vedo in voi le “sentinelle del mattino” (cfr Is 21,11-12) in quest’alba del terzo millennio.

Nel corso del secolo che muore, giovani come voi venivano convocati in adunate oceaniche per imparare ad odiare, venivano mandati a combattere gli uni contro gli altri.

I diversi messianismi secolarizzati, che hanno tentato di sostituire la speranza cristiana, si sono poi rivelati veri e propri inferni.

Oggi siete qui convenuti per affermare che nel nuovo secolo voi non vi presterete ad essere strumenti di violenza e distruzione; difenderete la pace, pagando anche di persona se necessario.

Voi non vi rassegnerete ad un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame, restano analfabeti, mancano di lavoro.

Voi difenderete la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno, vi sforzerete con ogni vostra energia di rendere questa terra sempre più abitabile per tutti.

(Punto 6 del discorso di San Giovanni Paolo II a Tor Vergata il 19 Agosto dell’anno Santo 2000 durante la veglia di preghiera della V giornata Mondiale della Gioventù)

genere apocalittico
Regina Pacis Ora Pro Nobis

Claudio Pace 8 Marzo 2022

 


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