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Fotovoltaico moribondo insieme allo Scambio sul Posto (SSP)

Fotovoltaico Moribondo
Fotovoltaico Moribondo: stanno uccidendo il fotovoltaico

Fotovoltaico moribondo insieme allo Scambio sul Posto (SSP) Stanno uccidendo il fotovoltaico

Fotovoltaico Moribondo. Ringrazio l’amico Claudio Pace che mi concede uno spazio sul suo blog per rivolgermi agli amici fotovoltaici (e non).

Numerose sono le visite che riceviamo e numerosi sono i quesiti (anche personali) che vengono lasciati, i più frequenti sono:
– Chi si frega la corrente del fotovoltaico?
– Perché in Italia non si vende più il fotovoltaico?
– Mi hanno proposto il fotovoltaico, dove mi possono fregare?
– Ho messo i pannelli fotovoltaici, ma la bolletta non diminuisce.
– Pannelli fotovoltaici, siete contenti?
– Ma chi ha il fotovoltaico deve pagare le tasse per i kwh prodotti?
– Pannelli fotovoltaici ma chi ci guadagna?
Il denominatore comune è la fregatura, … dovuta ad un fotovoltaico moribondo oramai. Il timore dell’imbroglio, della non convenienza e ciò vale sia per i fotovoltaici che per i potenziali fotovoltaici. Questo è un motivo di riflessione che mi porta a dire, per chi non se ne fosse ancora accorto, che stanno uccidendo il fotovoltaico e se si guardasse su più larghi orizzonti stanno neutralizzando il futuro delle energie rinnovabili. La motivazione è semplice: gli incentivi sono stati elargiti con un sistema fuori controllo, dal quale hanno tratto vantaggio i grandi gruppi di interesse (leggasi ecomafie dei parchi eolici e fotovoltaici su terreni rubati all’agricoltura) attirati dall’ingordigia del profitto, a spese dei diritti delle famiglie, che ci hanno creduto e hanno investito per l’autoconsumo, ma che oggi sono sempre più in difficoltà con le bollette da pagare (il prezzo finale dell’energia elettrica è addirittura aumentato) e in difficoltà anche per la restituzione degli eventuali finanziamenti.
Infatti secondo i dati al 31.12.2012, analizzando la composizione delle diverse classi di potenza installata, gli impianti fino a 20 kw (quelli cioè che possono riguardare una utenza domestica) hanno prodotto complessivamente circa 2.500 MWh. Gli altri 14.500 MWh sono stati prodotti da impianti di potenze superiori con caratteristiche commerciali, che producono cioè energia solo venderla ed incassare gli incentivi (le ecomafie di cui sopra), che hanno incamerato la massima parte degli incentivi!
Questi dati confermano che i nostri governanti hanno sostenuto un sistema speculativo, sbagliato ed inefficiente a vantaggio delle lobbies del profitto, a scapito delle famiglie, che sono invece motivate dall’autoconsumo e dal risparmio sulla bolletta.
Il sistema degli incentivi al fotovoltaico, avrebbe dovuto servire ad un autosostentamento iniziale, per fare partire la produzione di energia elettrica attraverso il sole, e oggi a distanza di molti anni (!) l’investimento fotovoltaico dovrebbe essere automaticamente scelto per ragioni di convenienza e risparmio familiare. Nella realtà, come sostiene il blog, tutti possono constatare che l’ostacolo della finanziarizzazione del SSP studiato dai governanti, non permette all’energia fotovoltaica di entrare del risparmio familiare.
Lo scenario futuro non è solo la sospensione di ogni forma di incentivo, ma addirittura di una tassa familiare sullo SSP per la possibilità di utilizzare la rete, nei momenti in cui non autoconsumiamo (vedi post QUI).

La via di uscita per le famiglie con l’SSP, potrebbe essere l’opportunità di integrare l’impianto fotovoltaico con un MINI-sistema di accumulo, che permetta di rendersi il più possibile indipendenti dalle imprese di vendita e dalle trappole finanziarie dei governanti.

Tutto ciò in attesa che si realizzi anche la produzione di energia con la fusione fredda che sembra ormai avere solide basi, così come verrà mostrato al prossimo convegno di fisici che si terrà il 12 ottobre prossimo a Terni (e il cui programma è disponibile  QUI ).

DOBBIAMO MUOVERCI, perché il fotovoltaico moribondo per le famiglie non deve morire deve riprendere vita.

ALESSANDRAPERFOTOVOLTAICO

 


6 thoughts on Fotovoltaico moribondo insieme allo Scambio sul Posto (SSP)

  1. Grazie Alessandra, adesso faccio girare il tuo post sui social media. Volevo dire due cose. La prima che sull’eolico andrebbe fatto qualche ragionamento e approfondimento in più per capire se può esserci un installazione e uso eolico diverso da quello che denunci tu.
    La seconda è che dopo il convegno del 12 Ottobre sulla fusione fredda, che speriamo vada benissimo, mi piacerebbe fare un convegno di approfondimento sulle rinnovabili. Pensavo ad un titolo ‘rinnoviamo le rinnovabili’ 😉 o ‘i nodi delle rinnovabili’ o simile ( si accettano suggerimenti) per trattare i pro e i contro di ogni forma di energia rinnovabile, lo stato dell’arte, etc, etc

  2. In questo settore la “solita” Cina sta producendo una volta e mezzo il quantitativo di pannelli fotovoltaici che il mercato mondiale sta chiedendo, provocando in questo modo il crollo dei prezzi, anche dell’analogo prodotto tedesco, canadese e giapponese, tutti e tre di qualità nettamente superiore rispetto a quello cinese. Il meccanismo si chiude con l’istallazione prevalente del pannello di fabbricazione cinese, a più bassa produttività, abbassando la produttività dell’intero settore.

  3. Costruire i pannelli ? Hai ragione Danilo. Qanto buon e utile lavoro ci sarebbe stato per l’Italia per avvicinarsi all’indipendenza energetica pulita.
    Ma nel 2000 l’Enel di testa di Chicco ha detto NO !
    Un paio di anno dopo il nuclearomane ha preferito comprare in Slovacchia 2 centrali nucleari ex sovietiche buttando più di 800 mld raspati dalle nostre bollette. Centrali che ora sta disperatamente ma inutilmente cercando di disfarsi, ovviamente in perdita.
    Quanti stabilimenti di pannelli FV si sarebbero potuti fare all’epoca con 800 mld ?
    E tutto l’indotto (apparecchiature elettroniche, elettrodomestici come i condizionatori azionati da energia solare) quanto impulso di utile lavoro avrebbe avuto ?
    E poi, quanti soldi abbiamo regalato alla Cina per importare i loro pannelli ? C’è chi li stima in 10 mld di € !!!!
    Nello stesso momento la politica ha preferito dare le incentivazioni finite regolarmente in mano all’ecomafia, piuttosto che costruirli assorbendo i cassaintegrati e darli alle famigle a prezzi politici (gratis).
    Invece no ! Ha spalmato sulle bollette elettriche 12 mld di € che si intascano gli speculatori …
    Claudio, ma con che politica abbiamoa che fare ?????????????
    Vincenzo – Pavia

  4. Credo che tu abbia ragione, Alessandra, in Italia il fotovoltaico (PV) ha preso una piega che l’ignoranza, oppure la malafede, di chi ha stabilito certe regole, non aveva voluto o potuto prevedere. In pratica si è concesso a chi cede energia alla rete un contributo (a kWh) che era di tre o quattro volte il prezzo di mercato (un’assurdità dal punto di vista economico). Questo ha favorito lo sviluppo del PV di grande estensione, con la sottrazione di terreni all’agricoltura e un effetto anche sgradevole da vedere. Poi vista la crescita di questi impianti si è corso “ai ripari” levando ogni sorta di contributo. Inutile aggiungere che questa regalia ai produttori di elettricità da PV la paghiamo noi sulla bolletta. Alla base di tutto questo c’è, a mio modesto avviso, la mancanza di un Piano Energetico Nazionale, un documento che fino ad una 15ina di anni fa si redigeva, in cui gli esperti del settore tracciano, sulle base delle conoscenze attuali, le linee guida per lo sviluppo della produzione di energia in Italia. Mancando un simile documento, e questo perchè in Italia si fa molta più strada nel dire NO piuttosto che nel proporre, è chiaro che si è andati e si va sull’improvvisazione. Tornando al PV è chiaro che si doveva e si deve puntare sugli impianti di piccola potenza, quelli di autoconsumo e non quelli che cedono energia alla rete, cosa che in alcuni momenti può essere addirittura inutile, così il gestore della rete paga (o meglio noi paghiamo) e la corrente viene dissipata. L’argomento della produzione di energia comunque è estremamente complesso e va inquadrato nella sua globalità. Qui si è contrari a tutto e i politici invece di scegliere e proporre e anche, qualche volta, decidere, preferiscono andare a traino delle correnti e ciò è successo anche per il PV. Ci vuole una nuova politica e soprattutto nuovi politici

  5. ho letto i vs commenti e non solo, a questo punto chiederei se ad oggi, al di la dello spirito ambientalista, conviene investire, visto anche il momento di crisi, installare un impianto domestico di pannelli FV per uno scambio sul posto? e quali sono i pro ed i contro (nascosti)? g

  6. Io ,ho installato un impianto Fv nel 2009 ,e non pagavo più la bolletta,nel 2010 lo stato ha iniziato con la scusa del mercato libero, a farci ripagare le bollette,insomma ad oggi ho una rata da 200 euro mensili per il finanziamento ,l’incentivo che mi era stato prospettato circa 2000 € l’anno in realtà è sui 1000 €,e già cosi ci rimetto.Conti alla mano l’incentivo sarà dopo 20 anni 24000 €, per l’impianto spenderó 28500 circa in 14 anni ,per poi continuare a pagare la bolletta dell’energia che io stesso immetto in rete ? Potessi tornare indietro non lo rifarei assolutamente.Fidatevi il fotovoltaico ( per me e molti come me ) grazie al governo o chi per lui che cambia le regole in continuazione sempre a nostro svantaggio , e diventato una grossa fregatura

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