Armonizzare l'atmosfera

Non dica Ascesi, ché direbbe corto ma Oriente se proprio dir vuole …

Non dica Ascesi, ché direbbe corto ma Oriente se proprio dir vuole …

Non dica Ascesi ché direbbe corto ma Oriente se proprio dir vuole …
Non dica Ascesi, ché direbbe corto ma Oriente se proprio dir vuole … Il Sole nel campanile della basilica di San Francesco

Non dica Ascesi, ché direbbe corto ma Oriente se proprio dir vuole sono le parole del XI Canto del paradiso.

Questo canto è stato oggetto di una mia relazione ad un convegno organizzato, dal Movimento Carismatico, nel 1990, proprio ad Assisi, e che aveva per tema il Paradiso.

Non è che il sottoscritto sia una dantista, sono solo un appassionato di Dante Alighieri, che ho studiato al liceo e riscoperto da adulto, ascoltando per radio le lectio dantis di Vittorio Sermonti.

Queste  lectio che mi hanno accesso una passione per il sommo poeta che ogni tanto viene fuori, spingendomi a rileggere quella poesia che a scuola mi sapeva così astrusa e difficile e che ora invece mi pare dolce, armoniosa, musicale.

E così al convegno di carismatici, invitato a parlare del Paradiso di Dante da un amico che conosceva questa mia passione,  non pretesi di dare una lettura critica e scientifica del testo che scelsi di commentare, il canto XI del Paradiso di Dante, quello da cui sono tratte le parole Non dica Ascesi che direbbe corto. 

Cercai di fare una lettura spirituale e incarnata, ricordando fin dalle prime parole ai convenuti che essi avevano il privilegio di trovarsi:  Intra Tupino e l’acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo…

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Misteriosa donna vestita di nero al Metrò della stazione Termini

Misteriosa donna vestita di nero al Metrò della stazione Termini

misteriosa donna vestita di nero
Misteriosa donna vestita di nero

La misteriosa donna vestita di nero, che si vede nell’ immagine, era  ferma al metrò della  stazione Termini, lo scorso 15 Luglio verso le 10.40.

Avvistata mentre mi recavo al convegno del Cirps della Sapienza di Roma sul LENR, dopo una mattinata iniziata male, di ordinaria sfortuna, tipica di chi usa i trasporti ferroviari locali.

Il convegno iniziava alle ore 10.30 ed ho deciso quindi di prendere il treno delle 9.02 che  arriva alle 9.56 a Roma Termini.

Un  treno IC che costa sedici euro in seconda, più del doppio della tariffa per la tratta Roma Termini-Terni che è di sei euro e ottanta e che è partito con venticinque minuti di ritardo per poi arrivare con mezz’ora di ritardo e, colmo dei colmi, si è fermato al primo binario est,  oltre cioè il termine di tutti i binari della stazione Termini.

Un percorso dal binario est alla stazione  da fare tutto a piedi e con questo caldo non è certo un utile esercizio. Sedici euro per fermarsi al binario est, con mezz’ora di ritardo  che vergogna di servizio pubblico!

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Ritardo treni viaggiatreno – La sfortuna del viaggiatore

Ritardo treni viaggiatreno – La sfortuna del viaggiatore

ritardo treni viaggiatreno
ritardo treni viaggiatreno

Ritardo treni viaggiatreno : ci sono treni che nascono sfortunati, o, meglio, sono i viaggiatori che li usano ad essere sfortunati. Ad esempio tutte le mattine guardando il tabellone luminoso della stazione Tiburtina non posso fare a meno di notare che il treno per Torino PN (un Intercity , il 794 per l’esattezza) proveniente da Salerno ha un ritardo variabile tra i 20 e i 45 minuti. Oggi, ma è l’eccezione che conferma la regola, non c’era nessun ritardo e lo sottolineo con stupore. Molti altri treni sono costanti nel loro ritardo, e si tratta spesso di InterCity.

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ALBERTO FREDDI LO RICORDO COSÌ

ALBERTO FREDDI LO RICORDO COSÌ

Alberto Freddi e Pace Claudio dopo la conferenza su Libero Liberati
Alberto Freddi con il sottoscritto Pace Claudio dopo la sua conferenza su Libero Liberati

Alberto Freddi per me è la storia di una amicizia nata durante la campagna elettorale del 2009, in cui era presente sebbene non candidato né a sindaco e nemmeno a consigliere.

Ebbi modo di conoscere e ascoltare una persona, dai modi e dai toni gentili che dimostrava però di avere esperienza, capacità di capire i problemi e volontà di fare come e meglio dei giovanotti.

Educazione, Bon Ton, l’unica volta che l’ho visto un po’ arrabbiato è stato in un confronto dialettico a palazzo Gazzoli, con un giornalista locale, che gli aveva contestato le sue idee sulla sanità ternana. 

La sanità ternana che lui voleva come una sanità amica e non burocratica, era il suo cavallo di battaglia politico, sebbene negli ultimi tempi, in lotta contro il male che lo ha portato alla prematura scomparsa, non era proprio sceso in campo nell’arena preferendo stare dalla parte della gente con un comitato per la buona sanità mediante il quale cercava di stimolare politici e mondo medico ad interessarsi  per le sue idee per Terni. Idee, che non erano quelle di un vecchio e presuntuoso anziano, ma di uno che vedeva prima degli altri le cose che non vuole vadano a finire male per il proprio territorio …

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Sensi unici mancanti e l’incrocio di viale Brin rimane pericoloso

Sensi unici mancanti e l'incrocio di viale Brin rimane pericoloso
Sensi unici mancanti e l’incrocio di viale Brin rimane pericoloso

Sensi unici mancanti e l’incrocio di viale Brin rimane pericoloso

Sensi unici nella zona di viale Brin? Ormai è un rito da compiere, all’incrocio tra viale Brin e viale Breda e viale della Pineta Centurini, quello dell’incidente dovuto allo scatto asincrono dei semafori di due lati quello da Viale Brin verso la Valnerina e quello per chi  proviene dalla pineta centurini.  

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