Armonizzare l'atmosfera

Cristianesimo Siriano Da Paolo e Barnaba ad oggi

Cristianesimo Siriano Da Paolo e Barnaba ad oggi

Cristianesimo Siriano

Ricevo e volentieri pubblico.

Sabato 11 luglio la Diocesi di Orvieto Todi e la Caritas Diocesana in collaborazione con la Associazione Culturale Matavitatau, organizza presso la Sala del trono del Palazzo Vescovile una conferenza dal titolo:

Cristianesimo In Siria. Da Paolo e Barnaba alle persecuzioni di oggi

Interverranno:

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Free2pray attualità del libro dell`apocalisse

Free2pray attualità del libro dell`apocalisse

Free2pray

Se c`è un libro della Bibbia che non é di facile lettura, questi è il libro dell’ Apocalisse o della Rivelazione, certamente scritto in un contesto non solo di persecuzioni religiose, come quello odierno in cui si celebra il Free2pray, ma anche di divisioni e di incertezze tra le comunità cristiane ormai radicate nel Mediterraneo.

Un libro che gli addetti ai lavori invitano a prendere con le molle del contesto storico in cui fu scritto e del genere letterario usato dal o dagli autori, il genere apocalittico appunto, ma che rimane pur sempre Parola di Dio, che non cambia dai primi secoli della Chiesa, scritto quando per ricordare i martiri non c`erano i free2pray di Twitter ne la Tv, ma si scrivevano i libri sacri e si celebravano le memorie liturgiche di fronte le sacre ossa dei martiri.

I messaggi mandati agli angeli delle chiese di allora ci interrogano ancora oggi, siamo caldi o freddi o siamo tiepidi da provocare vomito in Dio per noi?

Andiamo dietro ai Nicolaiti di oggi o restiamo uniti e fedeli ai nostri pastori e al nostro papa Francesco?

Quello che sta accadendo nel nostro tempo nel nostro mare, ci fa capire se sono già suonati gli squilli degli angeli ai quali però continuiamo a non  prestare ascolto?

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Radici Cristiane Siriane in gioco il futuro dell’occidente

Radici Cristiane Siriane in gioco il futuro dell’occidente

Radici Cristiane Siriane affresco regina elena a Terni
Radici Cristiane Siriane:         l’affresco della Regina Elena che ritrova la Santa Croce nella capella della Messa Feriale della chiesa di San Francesco a Terni. Un evento, il ritrovamento della Santa Croce legato anche alla martoriata Maoulula e a Damasco.

Radici Cristiane Siriane

Sabato scorso nella libreria Feltrinelli di Terni, ho ascoltato una testimonianza preziosa per capire cosa sta davvero accadendo nel villaggio globale in cui viviamo in particolare in Siria.

Ayman Haddad, ingegnere siriano e cittadino italiano ha raccontato l’ esperienza di vita, sua e della sua gente, quasi un incubo, in cui improvvisamente il popolo siriano si è ritrovato, passando senza nemmeno accorgersi, dal vivere in una delle nazioni più sicure al mondo a vivere in un autentico inferno.

Cercando di evitare le cose più atroci, il relatore ha fatto vedere anche qualche filmato,  in cui per esempio due genitori mostravano le immagini della tortura del figlio rapito, immagini inviategli sull’Iphone dal sedicente esercito di liberazione siriano, che si sostiene anche con questi atroci misfatti o quelle di una giornalista libanese che rapita e poi rilasciata da questi presunti ribelli (non si tratta infatti di guerra civile) ha testimoniato che per interrogarla avevano bisogno di un traduttore per la loro totale mancanza di conoscenza dell’Arabo. 

Tra le tante considerazioni quella del fatto che la Siria e le comunità Cristiane del Medio Oriente, sono le radici Cristiane dell’Europa e di tutto l’Occidente, e non solo le comunità cristiane ma anche quelle musulmane e di altre religioni, ebraica compresa, che vivono in modo laico e libero la loro rispettiva religione.

E’ un concetto che a Narni, poco tempo fa,  un missionario del Pime ci aveva ribadito, Musulmani e Cristiani convivono pacificamente in quell’area, quella dell’Isis e di altre correnti fondamentaliste con l’Islam e con l’etnie locali (vengono da ogni parte del mondo ma di siriani e iracheni ce ne sono davvero pochi per non dire nessuno)  ha davvero poco da spartire, anzi i musulmani spesso sono le vittime principali del loro fondamentalismo, del loro usare, a pretesto della loro violenza, la religione islamica.

Qualcuno evidentemente non tollera questa laicità nel mondo arabo, questa testimonianza di libertà, in mezzo ad un medio oriente che non tollera questa libertà, che nega le più elementari libertà civili soprattutto alle donne, costrette a velarsi di nero, e trattate come una specie inferiore come testimonia anche la recente esecuzione capitale della Reyhanen, a cui non è stato riconosciuta, perché donna, il diritto di  legittima difesa … 

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Radici Cristiane Benedettine anche per la qualità nel lavoro

Radici Cristiane Benedettine anche per la qualità nel lavoro

Radici Cristiane Benedettine
Radici Cristiane Benedettine un incontro a Orvinio (RI) verso il festival della cultura benedettina

Radici Cristiane Benedettine

Era il 27 Aprile del 2005, quando alla prima udienza generale del successore di Papa Giovanni Paolo Secondo, adesso San Giovanni Paolo Secondo, volle spiegare il perché della scelta del nome Benedetto mentre era plausibile  aspettarsi  ancora il nome di Giovanni Paolo,  queste le sue parole:  

Il nome Benedetto evoca, inoltre, la straordinaria figura del grande “Patriarca del monachesimo occidentale”, san Benedetto da Norcia, compatrono d’Europa insieme ai santi Cirillo e Metodio e le sante donne Brigida di Svezia, Caterina da Siena ed Edith Stein. La progressiva espansione dell’Ordine benedettino da lui fondato ha esercitato un influsso enorme nella diffusione del cristianesimo in tutto il Continente. San Benedetto è perciò molto venerato anche in Germania e, in particolare, nella Baviera, la mia terra d’origine; costituisce un fondamentale punto di riferimento per l’unità dell’Europa e un forte richiamo alle irrinunciabili radici cristiane della sua cultura e della sua civiltà.

Di questo Padre del Monachesimo occidentale conosciamo la raccomandazione lasciata ai monaci nella sua Regola: “Nulla assolutamente antepongano a Cristo” (Regola 72,11; cfr 4,21). All’inizio del mio servizio come Successore di Pietro chiedo a san Benedetto di aiutarci a tenere ferma la centralità di Cristo nella nostra esistenza. Egli sia sempre al primo posto nei nostri pensieri e in ogni nostra attività!

Ritorna con affetto il mio pensiero al venerato predecessore Giovanni Paolo II , al quale siamo debitori di una straordinaria eredità spirituale. […]

La profeticità di queste parole, di questo Papa, oggi emerito, ma non per questo meno presente con i suoi insegnamenti e le sue riflessioni nella vita spirituale della chiesa di oggi, la si constata tutti i giorni quando si vede l’Europa con il suo euro, tanto lontana dalla vita e dai valori delle persone parlare solo di economia e di finanza, di rigore e di crescita sempre auspicata e mai realizzata, perché la crescita non può mai provenire dalla burocrazia ma dai valori dalle persone che credono in certi obbiettivi e li raggiungono, e i valori l’Europa può trovarli solo nelle sue radici cristiane che invece rinnega girando a vuoto …

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Blogger samaritano nella appena iniziata Estate Ternana

Blogger samaritano nella appena iniziata Estate Ternana

 Blogger samaritano
Blogger samaritano

Blogger samaritano

Stamattina verso le 11 nella rotonda di Porta Spoletina a Terni, uno straniero, forse un indiano, stava steso a terra, lamentandosi nell’indifferenza di tanti passanti che  lanciavano uno sguardo e passavano oltre. Ubriaco? Barbone? Chissà? Sicuramente non era l’uomo bastonato dai ladri della famosa parabola evangelica, e non era neanche facile capire cosa avesse e di cosa si lamentasse perché di Italiano non sapeva nemmeno una parola.  Disidratato o affamato?  In Italia, nell’Italia di cui tanto ci lamentiamo abbiamo un servizio di soccorso che non fa discriminazioni ne chiede tessere sanitarie e soccorre chiunque ha bisogno. E infatti chiamatolo,  dopo circa mezz’ora è venuto e ha prestato i soccorsi a quell’uomo che forse nel suo paese di origine non sarebbe stato nemmeno preso in considerazione per il suo malessere vero o presunto che sia stato. Certo è facile fare i samaritani, quando abbiamo un servizio così, anche se forse per me sarebbe stato più facile passare oltre, come ho visto fare a tutti quello che sono passati di li in quella mezz’ora di tempo che l’ambulanza ci ha messo per raggiungere la persona in difficoltà,  … 

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