Nella Foto la mia collega Monica Campili riesce a consegnare l’elemetto blu simbolo del lavoro delle Acciaierie di Terni venute dal papa Francesco per festeggiare i 130 anni della loro esistenza. L’elmetto lo indosserà dopo quando un’altra signora glielo metterà proprio sul capo facendo sorridere il papa (vedi foto sotto). Clicca QUI e poi su video on demand” per vedere il video ufficiale della Radio Vaticana oppure vedi sotto. Le immagini danno ‘idea dell’affetto smisurato che le persone hanno per Papa Francesco, che nel suo DISCORSO ha subito voluto elogiare l’amministratore apostolico, Mons. Vecchi, perché poteva godersi il meritato riposo e invece continua a lavorare. Un discorso toccante da leggere e meditare, incentrato sul lavoro, sulla dignità del lavoro, che non si può sintetizzare, ne riporto la parte più significativa:
Anagrafe gelata nel palazzo comunale del Pentagono a Terni.
Anagrafe gelata.
Non è ancora Natale e di buono c’è che grazie alla crisi i primi panettoni e pandori si cominciano a vedere solo adesso. Ricordo qualche anno fa che già ai primi di Novembre gli scaffali erano pieni di panettoni e pandori, che francamente stonavano, cambiando, per il dio euro, i ritmi delle nostre feste, che nonostante la globalizzazione continuiamo a vivere.
A Novembre è d’obbligo comprare i crisantemi, visitare al cimitero i nostri cari scomparsi, ricordarci di loro, con la preghiera per chi crede nella loro resurrezione, solo con il ricordo per chi non crede affatto. Tra poco invece comincia il tempo di Natale, preceduto dal tempo di Avvento per la chiesa cattolica, tempo di attesa del ritorno del Cristo e del Natale liturgico, della celebrazione cioè della festa più importante della cristianità, dopo la Pasqua. E con l’attesa del Natale ricominciano le luci (purtroppo non nelle periferie e nei sobborghi della città che sono un po’ trascurati), i canti, il desiderio di avere vicino e stare vicino alle persone in cui crediamo, anche se magari stanno fisicamente lontano da noi.
Non so se è questo spirito natalizio, ma al comune di Terni, all’ufficio anagrafe, che più richiama il Natale (per via delle registrazione delle nascite), forse per caso o per altro, si comincia a viverne una parte, non la migliore, quello che si richiama alla famosa poesia e canzone, scritta dal poeta e santo, Sant’Alfonso Maria de Liguori che comincia cosi:
Papa Francesco Fede. Non è ancora finito l’anno della Fede … questa visita di Papa Francesco alla Madonna di Bonaria si inquadra perfettamente nelle celebrazioni dell’anno della fede, che nessuno all’inizio di questo cammino comune avrebbe pensato di fare con due papi. Uno che imitando Celestino V, ha tagliato i ponti con il mondo e si è dedicato interamente alla preghiera e allo studio, l’altro che invece abbraccia i problemi del mondo con energia e coraggio. E tra questi problemi uno dei più drammatici, specie in Italia, ma non solo in Italia, è il problema del lavoro e non solo del lavoro giovanile, che è un problema nel problema. L’Italia che il nuovo vescovo di Roma incontra è un Italia alle prese con una crisi economica che non ha precedenti e che ha molte motivazioni e cause che non spetta certamente al papa analizzare nel dettaglio ne di proporre soluzioni tecniche, perché non è questo è il ruolo del papa. Il ruolo del papa è piuttosto quello di scuotere le coscienze assopite, richiamare credenti e non, ai valori propri della fede cristiana, e tra questi il valore del lavoro …
Lavoro Troncato bilologo del ministro e dell’ex alla festa democratica
Lavoro troncato ovvero andare in pensione prima di quanto ha stabilito la Fornero ma con meno pensione, questa la cosa più significativa del dibattito tenuto ieri sera alla passeggiata di Terni durante la festa, preceduta da non poche polemiche, del partito democratico locale. Durante il dibattito, tra il ministro del lavoro attuale e l’ex ministro Damiano, è emerso, come ovvio, che la coperta delle risorse disponibili messe a disposizione dal governo per il lavoro è troppo corta per soddisfare i bisogni di tutte le categorie che il ministro del lavoro ha elencato. Un elenco in cui sono stati inseriti, i disoccupati, i precari, i lavoranti, gli esodati e i pensionati. Omessi significativamente i privilegiati, nonostante il tam tam della rete che continuamente fa vedere gli strastipendi degli impiegati diretti del parlamento italiano o dei supermanager, tanto per non parlare di altre categorie di persone che non rivendicheranno mai benefici per il lavoro usurante, per l’amianto o simili e non avranno mai problemi di lavoro troncato. Il ministro si è presentato subito con una captatio benevolentiae molto di moda e ripetuta più volte, “io non sono un politico” …