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RICERCA LENR ITALIANA MUORE? Clamoroso annuncio alla Sapienza di Roma

RICERCA LENR  ITALIANA MUORE? Clamoroso annuncio alla Sapienza di Roma

RICERCA LENR al  CIRPS: doveva essere la giornata dello sdoganamento della ricerca sulla fusione fredda alla Sapienza di Roma, una giornata, fortemente voluta da Massimo Scalia,  per mettere a confronto diverse scuole di pensiero, compresa quella degli scettici, sull’argomento ancora da molti considerato borderline del Low Energy Nuclear Reactions (LENR conosciuto dai più come quello della fusione fredda, in inglese Cold Fusion) e invece, come un fulmine a ciel sereno, è venuto fuori l’annuncio clamoroso che il prof. Francesco Celani,  uno dei massimi esponenti internazionali nel campo della ricerca LENR, ha ricevuto l’ordine di chiudere il suo laboratorio all’INFN di Frascati, costato anni e anni di sacrifici e di duro lavoro suo e del suo team che senza disporre di grandi risorse finanziarie che altri laboratori in altre parti del mondo hanno avuto ed hanno, ha ottenuto risultati importanti e forse un po’ troppo popolari. Celani, che oggi ha illustrato i risultati della Ricerca Lenr da lui condotta, (che spero nei prossimi giorni di farvi vedere in video insieme ad altre relazioni che con un amico presente in sala abbiamo ripreso  con mezzi non professionali) utilizzando nel suo esperimento un filo di  Costantana. Un esperimento in real time nel più completo spirito di condivisione (Open Science) con tanti commentatori in rete che hanno dato suggerimenti molto importanti (uno costato ben quattro mesi al team circa un sospetto ruolo dell’idrogeno nell’emissione di energia che alla luce delle verifiche è risultato ininfluente) e che infine è stato ripreso dalla Technova e riprodotto in Giappone con misure tanto più costose quanto più accurate. Anche Ubaldo Mastromatteo (ternano di adozione) che lavora per la Stmicroelectronics ha utilizzato la Costantana e ha ottenuto risultati molto importanti e che ha documentato ampiamente con grafici e dati che lasciano pochi dubbi.   E non è che il convegno al Cirps sia stato solo una esaltazione autoreferenziale del LENR! Una relazione, di Sergio Bartalucci, tanto dura quanto gradita ne ha messo in evidenza tutte le criticità scientifiche: manca un quadro preciso teorico di riferimento, manca accuratezza nelle misure e ci sono difficoltà ad usare tecniche analoghe tra un esperimento ed un altro e a coordinare i vari team di ricerca che in varie parti del mondo  fanno ricerca LENR per capire come si possa trasmutare la materia in energia nel più pieno rispetto dell’ambiente e dell’uomo. Corpose e interessanti relazioni sono state fatte da un ricercatore INFN  di Perugia, Yogenda Srivastava e un noto fisico teorico americano,  Allan Widom, che ha avuto parole di elogio per il nostro Carpinteri, e che hanno dimostrato come il LENR è un fenomeno già presente in natura (fulmini, terremoti) e ai quali al termine del convegno mi sono permesso di chiedere se si può parlare di evoluzione della materia, sentendomi rispondere che nel corso delle diverse ere geologiche può esserci stata questa evoluzione con una terra primordiale molto diversa da oggi dal punto di vista della presenza e percentuale di presenza dei diversi materiali che oggi conosciamo. In ultimo le conclusioni di Vincenzo Valenzi, dai modi rudi ma dal linguaggio efficace e concreto, che si è fatto carico di far giungere alle istituzioni un appello a non chiudere il laboratorio di Ricerca Lern di Frascati e un invito a Celani di lavorare insieme con il gruppo di Yogenda. Se purtroppo chiudesse veramente il suo laboratorio di Ricerca Lenr a Frascati (speriamo no!) l’Umbria potrebbe essere un nuovo ospite ideale del laboratorio e di queste incontro tra ricercatori nucleari. E nell’Umbria,  Terni, che oltre all’università di ingegneria, balzata all’onore delle cronache per le sue start up in grado di collaborare ai lanci di satelliti nasa, ha un centro di ricerca, il  CSM, che ha tanta esperienza e dimestichezza con il linguaggio della ricerca sui materiali e che potrebbe mettere il suo Know How a disposizione della causa della ricerca lenr. Ricerca Lenr, pura ed applicata, in grado riportare felicemente a Terni quel connubio industria-energia che fu all’origine della sua fabbrica più famosa che un tempo si chiamava e non per caso,   Terni Società per l’Industria e l’Elettricità S.p.A.  Cercasi sponsor e volontà politica di fare cose del genere,  magari nel quadro di quei finanziamenti Europa 2014 che il commissario Tajani, proprio qui a Terni,  ha invitato ad attrezzarsi per chiedere. Claudio Pace Terni 16 07 2013 Blogger PlayList

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Ricerca Lenr

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Lenr convegno sapienza roma 15 Luglio 2013

 Lenr convegno sapienza roma  15 Luglio 2013

Lenr convegno sapienza roma  15 Luglio 2013, ricevo e volentieri pubblico e diffondo il volantino di questo convegno che è organizzato dal centro interuniversitario per lo sviluppo sostenibile, e che non poteva scegliere argomento migliore che il LENR per dare un senso proprio ad una parola, ormai inflazionata Sviluppo Sostenibile. 

Sviluppo Sostenibile parola importante  che  non va relegata tra le parole di scarso valore aggiunto perché usata a vanvera, ma recuperata  e compresa, la ricerca sul Lenr e.g. è un qualcosa che gli restituisce valore.

Un po’ di curiosità la desta il sottotitolo della relazione di Francesco Celani che parlerà degli Effetti termici anomali in fili sottili di Costantana ed interazione con Idrogeno ma che promette anche delle brevi note sulla validazione dei risultati di A. Rossi un argomento che è sulla bocca di tutti perché pare che ormai l’E Cat di Rossi sia ad uno stadio avanzato di realizzazione e di sfruttamento a livello industriale, e che questo sfruttamento non vedrà protagonista l’industria italiana pur essendo italiane le molti menti che hanno creduto fin da subito nella scientificità della questione cold fusion. Della Fusione fredda per la quale anche dal Giappone (Technova),  arrivano notizie di conferme! C’è da registrare un piccolo giallo o lapsus freudiano, le brevi note di Celani sulla validazione dei risultati di A. Rossi  compaiono negli abstract e non nella prima pagina del volantino dove sono indicati i titoli delle relazioni dei vari relatori. Domani ascoltando Celani, il piccolo giallo sarà chiarito. Claudio Pace Terni 14 Luglio 2013 Blogger Nel link un intervento dello scorso Luglio 2012 del prof. Celani sull’argomento Playlist

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PAPA FRANCESCO e la restituzione delle chiavi di Pietro

Papa Francesco e la restituzione delle chiavi di Pietro

Papa Francesco: Pietro restituisce le chiavi a Cristo nel giorno del ritorno del Cristo
Papa Francesco: Pietro restituisce le chiavi a Cristo nel giorno del ritorno del Cristo

Papa Francesco è sulla cattedra di Pietro da pochi mesi ma il bombardamento mediatico sulla sua figura e il suo carisma mediatico, la capacità cioè di riuscire a comunicare con le persone anche attraverso i media, fanno sì che tanta gente, compreso il sottoscritto, abbia l’impressione che sia lì da tanto tempo, come una persona di famiglia che conosciamo fin da bambini.

Media o non media, Papa Francesco, l’orientamento al suo pontificato lo ha dato in modo chiaro e inequivocabile, in continuità con il magistero dei precedenti papi, anche ‘intellettuali’ come Papa Paolo VI e Papa Benedetto XVI (vedi Lumen Fidei) ma con il vigore apostolico dei Papi ‘Giovanni’ del secolo appena trascorso. a cominciare proprio da  Giovanni XXIII, che fu il primo ad aprire il dialogo con  tutte le confessioni religiose cristiane, in vista di una unità dei credenti auspicata dallo stesso Gesù, l’Ut Unum Sint, e il primo papa capace di dare, guardando la luna, una carezza a tutti i bambini del mondo. Giovanni XXIII aprì, dopo secoli di divisioni e incomprensioni, le porte del dialogo ad altri credenti come gli ebrei.

Giovanni Paolo primo, che nella breve età della luna, papa cuscinetto tra due ere,  ha dato un imprinting pastorale alla cattedra petrina mai più cancellabile, rendendo protagonisti i bambini delle sue catechesi. Giovanni Paolo primo, non dimentichiamolo, da patriarca di Venezia, difese le banche cattoliche del Veneto da una speculazione non consone agli ideali di chi le fondò, e se avesse avuto tempo, avrebbe certamente messo a posto le questioni economiche interne alla Santa Sede che sono ancora oggi oggetto della massima attenzione di papa Francesco …

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ADSL BORGO TREVI: in Arrivo?

ADSL BORGO TREVI: in Arrivo? [youtube]https://www.youtube.com/watch?v=r48o-AvHhFw[/youtube]

ADSL BORGO TREVI LAVORI IN CORSO
ADSL BORGO TREVI LAVORI IN CORSO

Sono passati più di quattro anni, quando, dopo essermi candidato senza troppa convinzione al consiglio della prima circoscrizione, Terni Est, ed essere stato eletto, come primo atto politico volli fare  e presentare una petizione (che riporto sotto) per ottenere nella nostra zona l’ADSL. Dell’argomento si è interessato anche il consiglio e il suo presidente con il delegato di zona interpellando Telecom Italia e verificando contemporaneamente la possibilità di coprire l’area con un collegamento aereo. Ma ancora nulla o quasi, specie per chi abita in prossimità al viadotto e vede male i ripetitori di Miranda. Eppure qualcosa si muove, in via Trevi abbiamo visto degli operai cablare l’ultimo miglio, con dei tubi di plastica che saranno attraversati dal rame, garantendo la portata della connessione che si disperde attualmente, garantendo solo il minimo sindacale di 2 MB a quei pochi fortunati, come me,  che hanno avuto un numero adsl compatibile magari rinunciando al proprio numero storico. Vedremo nei prossimi  giorni se ci sarà quest’atteso cablaggio o se dovremmo ancora scrivere e sollecitare,  chi vede da fuori le cose non ha idea quanta pazienza, costanza e perseveranza ci vuole per avere qualcosa …  

Claudio Pace Terni 13 Luglio 2013 Blogger Consigliere prima circoscrizione Terni Est 

ADSL BORGO TREVI Lavori in Corso
ADSL BORGO TREVI Lavori in Corso
ADSL BORGO TREVI Lavori in Corso  2
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Testo della petizione

Al Prefetto di Terni
Al Presidente della provincia di Terni
Al Sindaco del comune di terni
Al Presidente della prima circoscrizione di Terni.
Al ViceMinistro dello sviluppo economico con delega alle comunicazioni
All’Autorità garante della concorrenza e del mercato
Alla TelecomItalia

Oggetto: Petizione per Internet Veloce contro il Digital Divide

Il Sottoscritto Pace Claudio, abitante in via Trevi 90, consigliere della prima circoscrizione di Terni, denuncia la grave situazione creatasi nella zona di Via Trevi e della Val Serra non solo perché non è consentito l’accesso alla banda veloce per mancanza di linee della rete telefonica fissa abilitate al servizio, ma anche per la mancanza di copertura ai sistemi di connessione aerea che società presenti in altre zone della città non possono garantire non essendo la nostra coperta dal loro servizio.

Di tanto in tanto, per lunghi periodi, (1-dic-2008 6 Gennaio 2009, 20 Maggio –a oggi) non funziona nemmeno la connessione tradizionale a 56 k, che pur consente almeno la consultazione della posta elettronica e di alcuni siti, pur con una velocità assai ridotta, senza che mai si possa ottenere risposte certe dai servizi di assistenza guasti, a pagamento, nei quali rispondono operatori di help desk in grado solo di dirti che la chiamata è stata aperta e nulla di più.

Con la presente si sollecita:
– la TelecomItalia ad attivare rapidamente le linee abilitate all’uso della ADSL e a fornire assistenza tecnica gratuita sui guasti della rete TelecomItalia;
– le autorità amministrative locali a consentire alle società fornitrici e licenziatarie di connessioni aeree l’installazione nella zona di apparecchiature necessarie a fornire la connesione veloce e con queste fare convenzioni per garantire la connessione aerea ed una reale libera concorrenza sul mercato delle connessioni;
– Il ViceMinistro dello sviluppo economico con delega alle comunicazioni ad inserire la nostra zona tra le prime del suo progetto per l’abrogazione del digital divide;
– L’Autorità garante della concorrenza e del mercato di vigilare su comportamenti scorretti degli operatori delle comunicazioni, quali quelle di far pagare gli utenti per la segnalazione di guasti che sono degli operatori e di non informare gratuitamente sullo stato delle chiamate aperte e sui comportamenti scorretti delle autorità locali che non favoriscono e in certi casi ostacolano l’installazione di apparecchiature idonee a fornire il servizio di Internet veloce via aerea.

Terni 17 Giugno 2009 Distinti saluti
Claudio Pace Via Trevi 05100 Terni

 

 

 

Torrente Serra e il Consorzio del Tevere Nera: tutta colpa del Barbo.

Torrente Serra e il Consorzio del Tevere Nera:  tutta colpa del Barbo.

Torrente Serra : la pulizia del tratto cittadino che attraversa la città di Terni  in corrispondenza dl più grosso insediamento industriale di tutta l’Umbria se non del centro Italia, le acciaierie di Terni sono di competenza del consorzio di bonifica del Tevere Nera! Ma solo per questa volta dopo un accordo di programma che è stato fatto lo scorso ottobre tra Consorzio e Provincia, e che prevede un importo complessivo di spesa che si aggira sui 10.000 Euro. Ho approfondito la questione recandomi personalmente agli uffici del consorzio, dopo aver pubblicamente denunciato lo stato della vegetazione che ricopre quasi interamente e pericolosamente il tratto in questione e letto su i social media dei commenti al vetriolo come questo di un certo Sergio L. : ‘Io abito in via Campania dal 2004 ed ancora non abbiamo uno straccio di regolamentazione del traffico ne uno straccio di manutenzione stradale . Però in busta paga ogni mese pago le tasse . Per quanto riguarda il Serra la domanda che mi sorge spontanea è : ma la tassa tevere nera perché cavolo la paghiamo ‘. Sono stato ricevuto con molta cordialità e cortesia dal direttore Pagliari e dal geometra Trappetti ed ho avuto tutta la documentazione richiesta e la spiegazione del perché il consorzio nonostante l’accordo siglato non si sia mosso. La colpa è del Barbo, e non è una battuta, una legge regionale la 15/08 all’art. 23 comma 3 proibisce gli interventi in alveo e sulle sponde nel periodo riproduttivo di questo pesce che è compreso tra il primo aprile e il trentuno di luglio. In Italia  si sa si possono anticipare le sentenze della cassazione ma non la pulizia di un torrente, Berlusconi forse è meno importante di un pesce Barbo! Per carità felice di sapere che le leggi sull’ambiente vengono rispettate alla lettera e che almeno per questa volta il problema è risolto, ma preoccupato di sapere come sarà gestito il problema la prossima volta, nel caso che il governo Letta riuscisse ad abolire le province. Le forze della natura si sa non conoscono le leggi dell’uomo e i confini amministrativi, se l’uomo non provvede a farlo ci pensano loro a modo loro, l’alluvione di Genova del 2011 docet. Mi chiedo anche se invece di accordi volta per volta, il tanto contestato, ma a mio avviso utile consorzio, non possa farsi carico per sempre della zona urbana del Torrente Serra e del Tescino, i cui abitanti, come il sottoscritto, sono inclusi nella zona di  contribuzione del Tevere Nera. Per la cronaca sono andato via con un’altra buona notizia per la nostra circoscrizione, l’avvio alla conclusione di una pratica di  completamento di interventi di riparazione dei danni causati dall’alluvione del 2005 sulle sponde dei torrenti Serra e Tescino con 50.000 euro prelevati dalla disponibilità della regione Umbria (d.g.r 175/2013) e dell’eccedente parte di circa cinquemila euro da parte del consorzio stesso  del Tevere Nera. Una buona notizia che fa poco notizia, e che mi convince del fatto che i 25 euro l’anno che ogni anno verso al consorzio in fin dei conti vengono spesi per il nostro territorio, certo meglio se ne facesse carico la regione ma peggio se il bacino idrogeologico del Torrente Serra fosse abbandonato a se stesso mettendo in pericolo la nostra sicurezza. Claudio Pace Terni 12 luglio 2013 Blogger Consigliere Prima Circoscrizione Terni Est Gruppo Consiliare PDL

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