Armonizzare l'atmosfera

ALBERTO FREDDI LO RICORDO COSÌ

ALBERTO FREDDI LO RICORDO COSÌ

Alberto Freddi e Pace Claudio dopo la conferenza su Libero Liberati
Alberto Freddi con il sottoscritto Pace Claudio dopo la sua conferenza su Libero Liberati

Alberto Freddi per me è la storia di una amicizia nata durante la campagna elettorale del 2009, in cui era presente sebbene non candidato né a sindaco e nemmeno a consigliere.

Ebbi modo di conoscere e ascoltare una persona, dai modi e dai toni gentili che dimostrava però di avere esperienza, capacità di capire i problemi e volontà di fare come e meglio dei giovanotti.

Educazione, Bon Ton, l’unica volta che l’ho visto un po’ arrabbiato è stato in un confronto dialettico a palazzo Gazzoli, con un giornalista locale, che gli aveva contestato le sue idee sulla sanità ternana. 

La sanità ternana che lui voleva come una sanità amica e non burocratica, era il suo cavallo di battaglia politico, sebbene negli ultimi tempi, in lotta contro il male che lo ha portato alla prematura scomparsa, non era proprio sceso in campo nell’arena preferendo stare dalla parte della gente con un comitato per la buona sanità mediante il quale cercava di stimolare politici e mondo medico ad interessarsi  per le sue idee per Terni. Idee, che non erano quelle di un vecchio e presuntuoso anziano, ma di uno che vedeva prima degli altri le cose che non vuole vadano a finire male per il proprio territorio …

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Sensi unici mancanti e l’incrocio di viale Brin rimane pericoloso

Sensi unici mancanti e l'incrocio di viale Brin rimane pericoloso
Sensi unici mancanti e l’incrocio di viale Brin rimane pericoloso

Sensi unici mancanti e l’incrocio di viale Brin rimane pericoloso

Sensi unici nella zona di viale Brin? Ormai è un rito da compiere, all’incrocio tra viale Brin e viale Breda e viale della Pineta Centurini, quello dell’incidente dovuto allo scatto asincrono dei semafori di due lati quello da Viale Brin verso la Valnerina e quello per chi  proviene dalla pineta centurini.  

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PAPA FRANCESCO e la restituzione delle chiavi di Pietro

Papa Francesco e la restituzione delle chiavi di Pietro

Papa Francesco: Pietro restituisce le chiavi a Cristo nel giorno del ritorno del Cristo
Papa Francesco: Pietro restituisce le chiavi a Cristo nel giorno del ritorno del Cristo

Papa Francesco è sulla cattedra di Pietro da pochi mesi ma il bombardamento mediatico sulla sua figura e il suo carisma mediatico, la capacità cioè di riuscire a comunicare con le persone anche attraverso i media, fanno sì che tanta gente, compreso il sottoscritto, abbia l’impressione che sia lì da tanto tempo, come una persona di famiglia che conosciamo fin da bambini.

Media o non media, Papa Francesco, l’orientamento al suo pontificato lo ha dato in modo chiaro e inequivocabile, in continuità con il magistero dei precedenti papi, anche ‘intellettuali’ come Papa Paolo VI e Papa Benedetto XVI (vedi Lumen Fidei) ma con il vigore apostolico dei Papi ‘Giovanni’ del secolo appena trascorso. a cominciare proprio da  Giovanni XXIII, che fu il primo ad aprire il dialogo con  tutte le confessioni religiose cristiane, in vista di una unità dei credenti auspicata dallo stesso Gesù, l’Ut Unum Sint, e il primo papa capace di dare, guardando la luna, una carezza a tutti i bambini del mondo. Giovanni XXIII aprì, dopo secoli di divisioni e incomprensioni, le porte del dialogo ad altri credenti come gli ebrei.

Giovanni Paolo primo, che nella breve età della luna, papa cuscinetto tra due ere,  ha dato un imprinting pastorale alla cattedra petrina mai più cancellabile, rendendo protagonisti i bambini delle sue catechesi. Giovanni Paolo primo, non dimentichiamolo, da patriarca di Venezia, difese le banche cattoliche del Veneto da una speculazione non consone agli ideali di chi le fondò, e se avesse avuto tempo, avrebbe certamente messo a posto le questioni economiche interne alla Santa Sede che sono ancora oggi oggetto della massima attenzione di papa Francesco …

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ADSL BORGO TREVI: in Arrivo?

ADSL BORGO TREVI: in Arrivo? [youtube]https://www.youtube.com/watch?v=r48o-AvHhFw[/youtube]

ADSL BORGO TREVI LAVORI IN CORSO
ADSL BORGO TREVI LAVORI IN CORSO

Sono passati più di quattro anni, quando, dopo essermi candidato senza troppa convinzione al consiglio della prima circoscrizione, Terni Est, ed essere stato eletto, come primo atto politico volli fare  e presentare una petizione (che riporto sotto) per ottenere nella nostra zona l’ADSL. Dell’argomento si è interessato anche il consiglio e il suo presidente con il delegato di zona interpellando Telecom Italia e verificando contemporaneamente la possibilità di coprire l’area con un collegamento aereo. Ma ancora nulla o quasi, specie per chi abita in prossimità al viadotto e vede male i ripetitori di Miranda. Eppure qualcosa si muove, in via Trevi abbiamo visto degli operai cablare l’ultimo miglio, con dei tubi di plastica che saranno attraversati dal rame, garantendo la portata della connessione che si disperde attualmente, garantendo solo il minimo sindacale di 2 MB a quei pochi fortunati, come me,  che hanno avuto un numero adsl compatibile magari rinunciando al proprio numero storico. Vedremo nei prossimi  giorni se ci sarà quest’atteso cablaggio o se dovremmo ancora scrivere e sollecitare,  chi vede da fuori le cose non ha idea quanta pazienza, costanza e perseveranza ci vuole per avere qualcosa …  

Claudio Pace Terni 13 Luglio 2013 Blogger Consigliere prima circoscrizione Terni Est 

ADSL BORGO TREVI Lavori in Corso
ADSL BORGO TREVI Lavori in Corso
ADSL BORGO TREVI Lavori in Corso  2
ADSL BORGO TREVI Lavori in Corso 2

Testo della petizione

Al Prefetto di Terni
Al Presidente della provincia di Terni
Al Sindaco del comune di terni
Al Presidente della prima circoscrizione di Terni.
Al ViceMinistro dello sviluppo economico con delega alle comunicazioni
All’Autorità garante della concorrenza e del mercato
Alla TelecomItalia

Oggetto: Petizione per Internet Veloce contro il Digital Divide

Il Sottoscritto Pace Claudio, abitante in via Trevi 90, consigliere della prima circoscrizione di Terni, denuncia la grave situazione creatasi nella zona di Via Trevi e della Val Serra non solo perché non è consentito l’accesso alla banda veloce per mancanza di linee della rete telefonica fissa abilitate al servizio, ma anche per la mancanza di copertura ai sistemi di connessione aerea che società presenti in altre zone della città non possono garantire non essendo la nostra coperta dal loro servizio.

Di tanto in tanto, per lunghi periodi, (1-dic-2008 6 Gennaio 2009, 20 Maggio –a oggi) non funziona nemmeno la connessione tradizionale a 56 k, che pur consente almeno la consultazione della posta elettronica e di alcuni siti, pur con una velocità assai ridotta, senza che mai si possa ottenere risposte certe dai servizi di assistenza guasti, a pagamento, nei quali rispondono operatori di help desk in grado solo di dirti che la chiamata è stata aperta e nulla di più.

Con la presente si sollecita:
– la TelecomItalia ad attivare rapidamente le linee abilitate all’uso della ADSL e a fornire assistenza tecnica gratuita sui guasti della rete TelecomItalia;
– le autorità amministrative locali a consentire alle società fornitrici e licenziatarie di connessioni aeree l’installazione nella zona di apparecchiature necessarie a fornire la connesione veloce e con queste fare convenzioni per garantire la connessione aerea ed una reale libera concorrenza sul mercato delle connessioni;
– Il ViceMinistro dello sviluppo economico con delega alle comunicazioni ad inserire la nostra zona tra le prime del suo progetto per l’abrogazione del digital divide;
– L’Autorità garante della concorrenza e del mercato di vigilare su comportamenti scorretti degli operatori delle comunicazioni, quali quelle di far pagare gli utenti per la segnalazione di guasti che sono degli operatori e di non informare gratuitamente sullo stato delle chiamate aperte e sui comportamenti scorretti delle autorità locali che non favoriscono e in certi casi ostacolano l’installazione di apparecchiature idonee a fornire il servizio di Internet veloce via aerea.

Terni 17 Giugno 2009 Distinti saluti
Claudio Pace Via Trevi 05100 Terni

 

 

 

Torrente Serra e il Consorzio del Tevere Nera: tutta colpa del Barbo.

Torrente Serra e il Consorzio del Tevere Nera:  tutta colpa del Barbo.

Torrente Serra : la pulizia del tratto cittadino che attraversa la città di Terni  in corrispondenza dl più grosso insediamento industriale di tutta l’Umbria se non del centro Italia, le acciaierie di Terni sono di competenza del consorzio di bonifica del Tevere Nera! Ma solo per questa volta dopo un accordo di programma che è stato fatto lo scorso ottobre tra Consorzio e Provincia, e che prevede un importo complessivo di spesa che si aggira sui 10.000 Euro. Ho approfondito la questione recandomi personalmente agli uffici del consorzio, dopo aver pubblicamente denunciato lo stato della vegetazione che ricopre quasi interamente e pericolosamente il tratto in questione e letto su i social media dei commenti al vetriolo come questo di un certo Sergio L. : ‘Io abito in via Campania dal 2004 ed ancora non abbiamo uno straccio di regolamentazione del traffico ne uno straccio di manutenzione stradale . Però in busta paga ogni mese pago le tasse . Per quanto riguarda il Serra la domanda che mi sorge spontanea è : ma la tassa tevere nera perché cavolo la paghiamo ‘. Sono stato ricevuto con molta cordialità e cortesia dal direttore Pagliari e dal geometra Trappetti ed ho avuto tutta la documentazione richiesta e la spiegazione del perché il consorzio nonostante l’accordo siglato non si sia mosso. La colpa è del Barbo, e non è una battuta, una legge regionale la 15/08 all’art. 23 comma 3 proibisce gli interventi in alveo e sulle sponde nel periodo riproduttivo di questo pesce che è compreso tra il primo aprile e il trentuno di luglio. In Italia  si sa si possono anticipare le sentenze della cassazione ma non la pulizia di un torrente, Berlusconi forse è meno importante di un pesce Barbo! Per carità felice di sapere che le leggi sull’ambiente vengono rispettate alla lettera e che almeno per questa volta il problema è risolto, ma preoccupato di sapere come sarà gestito il problema la prossima volta, nel caso che il governo Letta riuscisse ad abolire le province. Le forze della natura si sa non conoscono le leggi dell’uomo e i confini amministrativi, se l’uomo non provvede a farlo ci pensano loro a modo loro, l’alluvione di Genova del 2011 docet. Mi chiedo anche se invece di accordi volta per volta, il tanto contestato, ma a mio avviso utile consorzio, non possa farsi carico per sempre della zona urbana del Torrente Serra e del Tescino, i cui abitanti, come il sottoscritto, sono inclusi nella zona di  contribuzione del Tevere Nera. Per la cronaca sono andato via con un’altra buona notizia per la nostra circoscrizione, l’avvio alla conclusione di una pratica di  completamento di interventi di riparazione dei danni causati dall’alluvione del 2005 sulle sponde dei torrenti Serra e Tescino con 50.000 euro prelevati dalla disponibilità della regione Umbria (d.g.r 175/2013) e dell’eccedente parte di circa cinquemila euro da parte del consorzio stesso  del Tevere Nera. Una buona notizia che fa poco notizia, e che mi convince del fatto che i 25 euro l’anno che ogni anno verso al consorzio in fin dei conti vengono spesi per il nostro territorio, certo meglio se ne facesse carico la regione ma peggio se il bacino idrogeologico del Torrente Serra fosse abbandonato a se stesso mettendo in pericolo la nostra sicurezza. Claudio Pace Terni 12 luglio 2013 Blogger Consigliere Prima Circoscrizione Terni Est Gruppo Consiliare PDL

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