Gioia dono e virtù da vivere nel giubileo della Misericordia
Gioia
[youtube]https://youtu.be/Uw0daiwfJyE[/youtube]
Ormai è un classico della musica del Gen Verde, è un piccolo ma significativo inno alla gioia.
Le parole sono brevi e semplici e sono un ‘ottima sintesi della Spiritualità di Chiara Lubich, la fondatrice del movimento dei focolari, per la quale la gioia non è un’utopia …
E la data scelta per la presentazione non è casuale, il primo Agosto infatti è il giorno in cui la chiesa tutta insieme al mondo francescano festeggiano il “perdono di Assisi” …
Una lectio magistralis, fatta ad un publico molto variegato, i frati di Greccio e di Poggio, le suore, i volontari, i pellegrini, le persone del posto, molto orgogliose di sentire parlare del santuario di Greccio, e numerosi altri che venivano dalle parti più disparate di Italia, alcuni da Ascoli, che non hanno perso l’occasione di poter vedere da molto vicino questi preziosi tesori della cultura, della storia e della Spiritualità Francescana.
Lezione fatta non allo scopo di fornire dei pur interessati dati di carattere storico e scientifico ma di fare innamorare le persone che ascoltano di questi tesori che solo l’amore e la sensibilità collettiva può salvaguardare nei secoli e consegnarlo alla custodia delle generazioni che verranno.
La parola angelo non compare nel credo della chiesa cattolica, nemmeno di sfuggita, pur essendo gli angeli presenti in molti episodi del vangelo.
L’angelo Gabriele annuncia a Zaccaria e a Maria la nascita dei rispettivi figli e un angelo spiega a Giuseppe l’opera dello Spirito Santo e non di un uomo in relazione alla gravidanza di Maria.
Gli angeli festeggiano nel cielo di Betlemme la venuta del Messia di pace dandone un segno ai pastori, i primi adoratori dell’Altissimo.
Gli angeli avvertono in sogno i Magi di non tornare da Erode e consigliano a Giuseppe di fuggire in Egitto. Gli angeli confortano Gesù dopo le tentazioni nel deserto e durante la tremenda agonia del Gestemani.
Gli angeli annunciano la resurrezione ai discepoli che cercano Gesù tra i morti e sono talmente avvertiti nella loro presenza dai primi cristiani che quando Pietro, liberato per mezzo di un angelo dalla schiavitù delle catene, bussa alla porta della casa in cui si prega per lui, viene scambiato per il suo angelo.