Armonizzare l'atmosfera

Passerella Telfer il dibattito continua sul web e fuori

Passerella Telfer il dibattito continua sul web e fuori

Passerella Telfer. L'assessore Silvano Ricci, protagonista della vicenda, rappresenta il sindaco durante una manifestazione dell'Avis
Passerella Telfer. L’assessore Silvano Ricci, protagonista della vicenda, rappresenta il sindaco durante una manifestazione dell’Avis

Passerella Telfer.

A Seguito delle dichiarazioni rilasciate

dall’assessore del comune di Terni Silvano Ricci tramite stampa,

in particolare sulla valutazione del  raddoppio dei costi per il mantenimento della Passerella Telfer,

ho ritenuto opportuno chiedere agli uffici competenti,

recandomi di persona e inviando comunque la mia tramite PEC,

l’accesso agli atti.

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TELFER SALVANDA EST rassegna stampa Domenica 4/8/2013

Telfer Salvanda Est la nazione 5 agosto 2013TELFER SALVANDA EST rassegna stampa 4 Agosto 2013

TELFER SALVANDA EST. Telfer da Salvare è il tema che la stampa locale (in fondo jpg con gli articoli) di oggi, domenica 4 Agosto, ha trattato dando ampio spazio alla questione, che nel pieno dell’estate è venuta fuori. Ecco le parole pubblicate nel sito del centro studi Malfatti riportate integralmente negli articoli della stampa locale: 

Telfer Salvanda Est   Corriere dell'Umbria
Telfer Salvanda Est Corriere dell’Umbria

è imminente l’ennesima distruzione perpetrata ai danni del patrimonio di archeologia industriale di Terni, la cosidetta “Telfer” dello stabilimento elettrochimico di Papigno, che serviva a far attraversare il fiume a numerose condutture oltre che a portare nel magazzino di stoccaggio i prodotti, carburo e cianamide. Le merci erano poi spedite mediante carri ferroviari che utilizzavano i binari della tramvia Terni-Ferentillo. Da quanto si evince dalla documentazione disponibile in rete, i lavori comporteranno un esborso di circa 400.000 euro e c’è ragionevolmente da chiedersi se magari, intervenendo per tempo e con minore investimento, sarebbe stato possibile salvare il manufatto, dato che le varie amministrazioni locali succedutesi negli ultimi anni hanno più volte affermato di voler realizzare a Papigno un polo museale di eccellenza. Forse questa cifra potrebbe essere sufficiente a mettere in sicurezza e preservare la Telfer. Fino ad oggi di fatto l’area dell’ex stabilimento di Papigno non è stata oggetto di alcun apprezzabile progetto di conservazione e riuso, per cui allo stato attuale non possiamo far altro che registrare la fallimentare esperienza degli studi cinematografici, l’abbandono in loco di numerose scenografie dei film di Roberto Benigni, che prima o poi dovranno essere smaltite, come immondizia, la prossima demolizione della Telfer, lo stato di degrado della centrale idroelettrica Velino-Pennarossa e i continui furti di materiale dai pochi impianti rimasti. Ancora una volta un pezzo, preziosissimo, del patrimonio di archeologia industriale di uno dei più importanti siti d’Europa se ne va, senza che alcuno abbia valutato il suo valore storico e museale, in un ecosistema unico al mondo, in cui la bellezza della natura e l’opera dell’uomo si fondono creando un ambiente dal fascino unico, che invece, probabilmente, si candida ad essere sfruttato dai soliti palazzinari.”

Segue un filmato sul tema TELFER SALVANDA EST realizzato dal Centro Studi Malfatti:

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=-VMIDdOZF2A&feature=share&list=UUXuJMwimHKo8qB5I1Gg2Ixg[/youtube]

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TELFER non demoliamo un altro pezzo di Terni

TELFER non demoliamo un altro pezzo di Terni

Telfer Passrella a rischio demolizioneTELFER non demoliamo un altro pezzo di Terni. Ma salvaguardiamolo, perché quello che distruggiamo non troveremo mai più! Le generazioni che verranno dopo di noi lo potranno vedere solo sulle cartoline o sui siti web specializzati, ma non è la stessa cosa avere la possibilità di ammirare le opere dell’ingegno dell’uomo e dell’ingegno ternano in particolare. Terni è infatti, e speriamo lo sia ancora per moltissime generazioni future, la custode dell’immenso patrimonio umano che è la cultura industriale, che ancora più della cascata delle Marmore, dovrebbe essere dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità! A Terni si abbattono alberi secolari, si pensa di distruggere o si lasciano rubare reperti di origine romane e quelli non rovinati si lascia che vengano sottratti da altri. Facciamo in modo che le cifre stanziate per mettere in sicurezza la zona della Telfer, giustamente perché il rischio per l’incolumità delle persone che transitano sulla Valnerina è davvero alto, siano spese per consolidare non per strappare ai ternani di ieri e di oggi un pezzo del nostro territorio e della nostra cultura industriale che è la passerella della Telfer. Quella passerella infatti non è un semplice pezzo di ferro da mandare a rottame per ottenere del nuovo acciaio di qualità, ma è un pezzo della storia di Terni da mantenere in vita e con essa tutta l’area all’intorno che se recuperata, ed usata per lo sport che già si pratica sotto, il rafting e le altre specialità della canoa veloce, e si pratica sul Nera per l’impegno di alcuni volontari sportivi, potrebbe diventare un grosso polo di attrazione per il turismo sportivo. Terni potrebbe accogliere le grandi squadre fluviali del nord Europa per esempio, per allenarsi da noi, il nostro inverno infatti per loro è primavera! Tante iniziative potrebbero essere prese, garantendo il ritorno di investimenti mirati nella giusta direzione, che non sono il cinema o i musei, ma lo sport e il turismo sportivo e quello, tutto da inventare, legato all’arcehologia industriale.
Claudio Pace Terni 1 Agosto 2013 Blogger Consigliere della Prima Circoscrizione Terni Est gruppo Consiliare Pdl.

ARCHEO CASCATA: VALORIZZARE L’ACQUA E LA SUA MEMORIA

ARCHEO CASCATA: VALORIZZARE L’ACQUA E LA SUA MEMORIA

Terni Cascata arcobaleno
Terni Cascata delle Marmore: arcobaleno sulle acque.

Archeo Cascata ?  Due parole che aiutano a capire un aspetto fondamentale della cultura industriale del nostro territorio, il cui gioiello turistico, è appunto un gioiello di archeologia industriale, intendendo per questo tutto ciò che il mondo del lavoro ha abbandonato nel corso degli ultimi secoli, legati appunto all’industrializzazione del lavoro umano.

Per questo è giusto complimentarsi con chi ha voluto fare la simpatica iniziativa dell’archeoaperitivo nel quadro di alcune attività culturali ed enogastronomiche inziative ma anche con chi ha voluto con l’outecofest provare a portare una musica piuttosto vicina al mondo dei giovani proprio nel percorso cinque della archeo cascata, quello vicino ai Campacci di Marmore, dove si trova l’ex cava di Pietra Sponga, anche se qualcuno si è lamentato un po’ del rumore e  delle pulizie che ha dovuto fare nel dopo festa e  dei suoni un po’ troppo ‘rave’ per un ambiente cosi naturale. Meglio il dolcissimo suono dell’arpa che possiamo ascoltare nell’esecuzione di una giovane e brava artista:  [youtube]http://youtu.be/PHF1jDSF0fI[/youtube]

Forza dunque, la direzione è giusta ma occorre più progettualità e coordinamento, in modo che i vari contribuiti che vengono dati ad alcuni e non dati ad altri organizzatori non siano i soliti soldi spesi a pioggia senza avere quell’efficacia necessaria a che diano buoni frutti e duraturi nel tempo. Si cominci ad affrontare con  vere idee nuove 😉 la gestione del gioiello turistico che è la archeo cascata e tutta l’archeologia industriale di Terni e della Valnerina, cominciando dal compimento della Legge Chiaccheroni e l’istituzione del parco del canale nerino. Terni sia la capitale italiana dell’Archeologia Industriale! Ma perché ciò sia bisogna che le persone che fino ad adesso, pur avendo molte risorse finanziarie pubbliche a disposizione,  non lo hanno fatto, abbiano il coraggio di mettersi da parte.  Ben venga la Archeo Cascata ma ben venga una gestione seria dell’archeologia industriale con meno chiacchere e più fatti concreti.

Claudio Pace Terni 12.07.2013 Blogger – Consigliere prima circoscrizione Terni Est 

A Terni la sede dell’Archeologia Industriale prevista dalla legge Chiaccheroni

Archeologia industriale Umbria Legge Chiaccheroni

Legge Chiacchieroni sull’archeologia industriale regionale, le prime scadenze sono disattese purtroppo!

Archeologia Industriale presso la cascata delle marmore a Terni
Vasca di contenimento che si vede dall’accesso ai sentieri della Cascata delle Marmore a Terni, un vero tesoro per l’archeologia industriale

Il 12 marzo veniva approvata all’unanimità dalla assemblea regionale della regione Umbria la legge per la valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale presente sul territorio regionale, una lodevole iniziativa dei consiglieri regionali Gianfranco Chiacchieroni, Maria Rosi, Massimo Buconi e Sandra Monacelli.

L’articolo 11 della legge sancisce che entro sessanta giorni dalla sua approvazione “la Giunta regionale, attraverso la struttura amministrativa di cui all’articolo 8, provvede a chiedere agli enti locali dati ed informazioni sui beni del patrimonio di archeologia industriale presenti sui rispettivi territori”.

Ma, ad oggi, pare che la Regione Umbria non abbia ancora individuato nell’ambito della Direzione regionale competente, come recita l’articolo 8 della legge, la struttura competente a svolgere funzioni di coordinamento e supporto amministrativo per le attività svolte in esecuzione della legge stessa.

Dato che, come si legge nel preambolo della legge Chiacchieroni, “In Umbria la più importante realtà sotto il profilo dell’Archeologia Industriale è la Conca Ternana”, da cittadino dell’Umbria voglio sperare che la Regione ottemperi nel più breve termine alle scadenze della legge e che, intelligentemente, situi a Terni la struttura competente a svolgere la funzione di coordinamento prevista, chiamando a svolgere questa funzione amministrativi veramente capaci e, soprattutto, titolati.

Sorveglieremo affinché non si verifichi il solito collocamento di soggetti in carico a partiti politici e sigle sindacali, ma che si ricerchi la vera competenza.

Claudio Pace

Consigliere Prima Circoscrizione Terni Est

Il centro studi malfatti  è l’associazione tra le più impegnate nel territorio ternano per la diffusione della cultura

della archeologia industriale vedi http://www.archeologiaindustriale.org/