Armonizzare l'atmosfera

Giuseppe Schillaci Aspirate ai Carismi più grandi ed io vi mostrerò …

Giuseppe Schillaci una targa nella facoltà di medicina del polo di Terni per ricordare uno scienziato ternano di grande valore

Con una cerimonia, breve, sentita e partecipata, promossa dal personale docente,

non docente e studentesco del polo scientifico didattico di Terni,

l’aula “5”del primo piano della facoltà di Medicina di Terni dell’Università degli Studi, di Perugia

è stata dedicata al compianto prof. Giuseppe Schillaci (Terni il 27 Settembre del 1961 – Perugia il 21 Dicembre del 2016).

Alla cerimonia sono intervenuti il rettore dell’università degli studi di Perugia, Franco Moriconi,

il direttore del polo scientifico didattico di Terni Massimo Curini,

il direttore generale dell’azienda ospedaliera Maurizio Dal Maso,

il professor Gaetano Vaudo, il dottor Giacomo Pucci ricercatore

e lo studente Rodolfo Massafra che ha spiegato il modo ‘coinvolgente’ di fare didattica di Giuseppe Schillaci.

In ultimo è intervenuto il dottor Francesco Papi che ha voluto porre accanto alla targa, due olivi

che saranno piantati nei pressi della facoltà a ricordo di un invito fattogli dal professore stesso,

pochi giorni prima di morire, di mangiare una bruschetta con l’olio dei suoi ulivi

dato che quell’anno il raccolto era stato abbondante.

Giuseppe Schillaci lo stile

Valente medico cardiologo e ricercatore instancabile specializzato nella ricerca sull’ipertensione,

ha lasciato più di 400 lavori scientifici.

Giuseppe Schillaci era capace di creare accanto a se un ambiente familiare, amichevole,

che è emerso in tutte le testimonianze, ma soprattutto nel clima cordiale, sereno, commosso ma allegro delle persone che sono intervenute e che ancora una volta si sono strette con i familiari di Giuseppe, la moglie, le sorelle, i figli presenti alla cerimonia.

Già Giuseppe, sapeva del suo male e dei pochi giorni che gli rimanevano,

ma continuava a lavorare come se nulla fosse, fino a quando il corpo glielo ha permesso, facendo progetti anche a lungo termine, con il rettore, con i colleghi, con gli studenti

applicando la massima evangelica ‘Ogni giorno ha la sua pena

evitando con forza la tentazione di ‘non fare più nulla’ pur sapendo che avrebbe presto lasciato tutti.

In ultimo le parole del frate cappellano, fra Angelo Gatto,

che lo ha conosciuto solo per fama, perché appena arrivato tutti gli parlavano di lui, il sottoscritto in primis.

Frate Angelo ha ricordato la sua forte devozione alla Madonna e prima di benedire

la targa e l’aula ha voluto leggere le parole del Vangelo che Gesù rivolse ai suoi ‘inviati’

e nelle quali è citato il comando  ‘Guarite i malati’ Mt 10,8 .

Comando evangelico che Giuseppe Schillaci ha fatto suo vivendo come se ogni malato fosse il Cristo da servire, come se ogni collega, studente, amico fosse quel Gesù nascosto a cui far trasparire la sua fede fatta di opere non di chiacchiere.

Claudio Pace Terni 28 5 2017

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