Armonizzare l'atmosfera

Nassiriya kamikaze ricordato come vittima

Nassiriya kamikaze ricordato come vittima

Nassiriya kamikaze
Nassiriya kamikaze

Nassiriya kamikaze. L’intervento dell’onorevole pentastellato Emanuele Corda, è uno di quelli che riesce a scatenare un dibattito mediatico che rischia di essere l’ennesimo dibattitto sul nulla, se ci si lascia prendere dai sentimenti e dalle proprie visioni ideologiche e non ci si concentra sui fatti: le parole dette dall’onorevole e i fatti storici.  Ricordare il “Nassiriya kamikaze” che è stato l’autore materiale della strage, come vittima, non è formalmente sbagliato, come non è sbagliato ricordare l’inutilità di quella guerra e la falsità dei documenti mostrati dagli americani per dare via alle azioni belliche. Scena che si è quasi ripetuta recentemente per il caso Siria, solo l’azione decisa di Papa Francesco e di una parte della diplomazia internazionale ha impedito una nuovo intervento americano in Siria che con ogni probabilità avrebbe causato una iraqizzazione della guerra civile siriana, con una scesa in campo delle forze occidentali che avrebbero fatto fare ad Assad la stessa fine di Gheddafi, lasciando la Siria in un clima politico ancora più incerto e violento di quello attuale con ulteriori persecuzioni per i cristiani che sono sempre sotto il mirino del fondamentalismo islamico.  Il problema è il modo di dire le cose,  di rapportarsi ai fatti storici, anche ai dettagli come quello dell’ideologia che sottende ad essi. Il popolo parlamentare grillino appare spesso come un popolo di sinistra de-ideologizzato, desinistrato, dicono cose che direbbe una certa sinistra ma senza esporre le bandiere rosse, una sorta di grillo-comunismo. C’è anche uno scimmiottamento,  più o meno inconsapevole di un certo mondo radicale? Quello che per esempio ricorda in modo ‘non convenzionale’ i  fatti di via Rasella? …
[youtube]http://youtu.be/dhvJhgW9MQM[/youtube]

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Europa non uccidere l’acciaio e il lavoro italiano

Europa non uccidere l’acciaio e il lavoro italiano

Europa Non sciopero silenzioso 07-11-2013
Europa Non sciopero silenzioso 07-11-2013

EUROPE DO NOT KILL ITALIAN STEEL AND ITALIAN WORK

Europa non uccidere l’acciaio e il lavoro italiano

DIECI MINUTI DI ‘NON SCIOPERO’ SILENZIOSO

(tipo flashmob) NEL MARCIAPIEDE DI VIALE BRIN (Terni)

TRA IL PASSAGGIO A LIVELLO E L’EDICOLA

DALLE 13.50 ALLE 14.00  DEL 7 Novembre 2013.

In occasione del primo anniversario della decorrenza fissata dalla commissione europea antitrust

per la vendita delle acciaierie AST di Terni.

Evento

Il ‘non sciopero’ è volto a sensibilizzare l’opinione pubblica dell’importanza della siderurgia italiana

e del pericolo che una prolungata situazione di stallo 

o una vendita delle acciaierie di Terni  fatta senza un serio piano industriale pluriennale

o peggio ancora “a spezzatino” possa dare un duro colpo all’economia della città,

alla siderurgia italiana, al futuro delle giovani generazioni

che rischiano di vivere in un paese deindustrializzato

e soffocato da accordi fiscali ed economici con l’Europa che finiranno solo per penalizzare l’Italia

e costringere i nostri giovani a cercare lavoro all’estero …

Invito

rassegna stampa locale 5 nov 2013

Gradita la presenza dei sindacati di tutte le sigle

e di tutte le persone che si occupano di politica a Terni ed in Umbria a qualsiasi livello

(dalle circoscrizioni al parlamento europeo),

ivi compresi i candidati per le prossime elezioni amministrative ed europee.

Per partecipare basta venire e tacere per dieci minuti insieme a tutti gli altri convenuti, 

non è consentito nessun blocco del traffico,

nessuna manifestazione o slogan di protesta

che non sia la presenza silenziosa dei partecipanti.

Un po’ di silenzio dopo le troppe parole sentite,

annunci e promesse che fino ad adesso non hanno avuto nessun riscontro.

Chi la possiede indossi la sua tuta di lavoro blu o di qualsivoglia colore.

Claudio Pace Terni Domenica 3 Novembre 2013 Blogger su Europa…

Seguire l’evento via Facebook e google plus per eventuali variazioni di programma.

Mostar una tappa consigliata per chi viene a Medjugorje

Mostar una tappa consigliata per chi viene a Medjugorje

Mostar
Mostar il ponte vecchio

Mostar è una storica città della Bosnia che dista una trentina di chilometri da Medjugorje e che si raggiunge facilmente in macchina in circa mezz’ora essendo collegata con una strada statale, comoda ma assai tortuosa nel suo percorso.

Mostar ha un legame, purtroppo forte con Medjugorie, in quanto, per i fatti che avvennero nel 1993 a Mostar e nella Bosnia, il mondo intero comprese che quel manifestarsi della Madre di Dio come Regina della Pace, a sei ragazzi, che chiamerei più confidenti che veggenti,  chiedendo agli uomini di buona volontà, conversione, preghiere e penitenza per la pace, aveva delle motivazioni molto forti.

Bisogna dire che l’amministrazione di Mostar ha lavorato davvero bene per ricostruire la città che fu uno dei luoghi al centro degli scontri etnici che avvennero in quel epoca. Lo straniero che viene e che si dirige verso il centro storico, per ammirare il famoso ponte di Mostar e i vicoli della città vecchia, vede solo qualche traccia di quei momenti molto brutti e tristi, qualche casa dilaniata dalle bombe, qualche muro ancora crivellato dai colpi di arma da fuoco dei cecchini …

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Don Bosco ritorna A tu per tu con le spoglia del santo dei giovani

Don Bosco ritorna A tu per tu con le spoglia del santo dei giovani

Don Bosco Ritorna
Don Bosco Ritorna, le spoglie del santo dei giovani nella Chiesa di San Francesco a Terni

Don Bosco ritorna.

Don Bosco ritorna nella sua Terni, anche se da vivo non c’è mai stato.

C’è stato nella predicazione e nella testimonianza dei suoi salesiani, sacerdoti, coadiutori, cooperatori ed ex allievi come il sottoscritto che avendo avuto la fortuna di avere un oratorio salesiano vicino a casa, ha frequentato e si può dire si è formato alla spiritualità Salesiana.

In effetti oggi, facendo la mia visita nell’intervallo di pranzo, di fronte alle spoglie del santo sono riaffiorati tra i miei pensieri il ricordo di tanti salesiani conosciuti da ragazzo e da bambino nella mia Sicilia. Da don Luigi Principe, che scriveva anche delle deliziose poesie, a don Mario Cogliandro, Don Enrico Russo, Don Rocco Rindone e tanti altri.

Tra questi non posso dimenticare Don Giuseppe Lupo, le cui lezioni di storia e filosofia ancora ricordo e che ho incontrato diversi anni fa al Sacro Cuore a Roma ma di cui adesso ho perso le tracce, avendo saputo solo che si è trasferito in Germania.

Per ciascuna di  queste vocazioni, di queste vite spese a servizio dei giovani, un grazie va detto anche a don Bosco …  

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Don Carlo Borghi un Lenr Sacerdote

Don Carlo Borghi-Ubaldo Mastromatteo, fisico e ricercatore,  

alla prima parte del convegno Coherence 2013 III tenutosi lo scorso 15 Ottobre all’aula Cirps della Sapienza a Roma,

ha tirato fuori come prima diapositiva della sua relazione, la foto di un sacerdote, Don Carlo Borghi, lasciando il moderatore del convegno un po’ sorpreso. 

Questi dopo un primo momento di perplessità ha invitato il relatore ad andare avanti, non immaginandosi affatto che proprio un sacerdote era l’oggetto dell’intervento del relatore.

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