Nimby Piedilucano contro lo sport, il lavoro e … la costituzione
Nimby Piedilucano
La prima volta che si è parlato diPiediluco come candidato ideale per le eventuali olimpiadi a Roma, è stato in sede di consiglio della prima circoscrizione “Terni Est”, che approvò compatta un atto di indirizzo, ripreso in sede di consiglio comunale, e che lanciava l’idea di Piediluco e la Valnerina come sito ideale per la parte fluviale dei giochi olimpici nel caso fosse stata scelta Roma come sede per le Olimpiadi del 2020, …
La cosa andò avanti fino al momento in cui il governo Monti-Fornero ritirò la candidatura di Roma 2020 adesso riproposta da Renzi per il 2024. Quest’ultimo in qualche in modo in debito con Terni, per le note vicende dell’Ast, potrebbe favorire la candidatura di Terni come sede degli sport fluviali se le olimpiadi dovessero svolgersi in Italia …
Vertenza Ast ricordata dal premier Matteo Renzi ad Assisi
Vertenza Ast ricordata da Renzi un pensiero da Assisi per la difficile vertenza in corso. L’immagine di Terni e delle sue acciaierie è esposta nella mostra di Orneore Metelli presso la Fondazione Carit di Terni
Vertenza Ast ricordata
Il discorso francescano di Renzi ad Assisi, ha toccato anche Terni, pur non essendo avvenuto l’incontro tra Renzi e gli operai di Terni che si erano recati ad Assisi dal custode del sacro convento.
C’è stata invece un’importante dichiarazione pubblica dell’interesse diretto ma rispettoso del premier Renzi per la difficile vertenza Ast (rispettoso del ruolo del mise).
Una vertenza che la controparte sta conducendo con la minaccia di attuare un piano che prevede 550 licenziamenti e che è stata rimandata al prossimo martedì, pare grazie ad un colloquio telefonico diretto tra Renzi e l’AD di Ast o comunque dopo l’intervento diretto di Renzi nel cuore della notte, nel cuore della trattativa.
La dichiarazione di Renzi, dopo quella del papa Francesco, può dare una spinta decisiva verso una soluzione che sembra ancora tanto lontana?
Free Quality Appello per rendere gratuite le norme tecniche
Free Quality. Diffondere in modo gratuito le norme sarebbe come spalancare le porte di un edificio di pregio chiuso e farne conoscere il valore.
Free Quality
In Italia come in altre parti del mondo, le norme tecniche si pagano.
Non è una notizia, è una cosa che sanno tutto gli addetti ai lavori, se vuoi avere una norma, in modo legale si intende senza piratarla, devi acquistarla andando sulla pagina del sito dell’ente normatorecome l’UNI che nel suo si presenta così:
UNI – Ente Nazionale Italiano di Unificazione – è un’associazione privata senza scopo di lucro fondata nel 1921 e riconosciuta dallo Stato e dall’Unione Europea (Elenco degli organismi nazionali di normazione ai sensi dell’articolo 27 del regolamento (UE) n. 1025/2012), che studia, elabora, approva e pubblica le norme tecniche volontarie – le cosiddette “norme UNI” – in tutti i settori industriali, commerciali e del terziario (tranne in quelli elettrico ed elettrotecnico). Le principali tipologie di soci UNI sono imprese, professionisti, associazioni, enti pubblici, centri di ricerca e istituti scolastici… UNI rappresenta l’Italia presso le organizzazioni di normazione europea (CEN) dal marzo 1961 e mondiale (ISO) dal febbraio 1947.
La cosa è più che lecita, c’è un’organizzazione con dei professionisti che lavorano per stilare delle norme, per tradurle, per adattare regolamenti europei o internazionali al contesto nazionale, o che semplicemente lavorano per distribuire le norme stesse, organizzare convegni etc. , è giusto che questa gente venga pagata per il lavoro che fa, cosi come in un contesto moderno e sempre più liberista, non è giusto che sia lo stato a pagare il lavoro di queste persone.
Ma il fatto che queste norme si paghino, non contribuisce evidentemente alla loro diffusione che dovrebbe essere massima, perché le norme tecniche oltretutto non riguardano solo la qualità, ma anche argomenti di grande interesse relativi alla sicurezza e all’ambiente e non sempre studenti, pubblica amministrazione ed altri soggetti sono disponibili a pagare.