Pennone ricollocato, finalmente, nella fontana di piazza Tacito a Terni.
Pennone ricollocato significativamente nel giorno anniversario dei tristi bombardamenti della città di Terni. Anniversario vissuto da una città piena di sole e di caldo oggi, ma che continua a ricordare quel terribile giorno di estate del 1943 … era l’undici di Agosto. E dire che due secoli fa quando si pensò di fondare le acciaierie, le si fecero proprio qui a Terni perché lontane da un possibile attacco dal mare, alla fine dell’ottocento non si poteva nemmeno immaginare un bombardamento aereo. Non è un caso che Tolkien nella sua trilogia ‘Il Signore degli anelli’ giudica come proprio del demonio e dell’anticristo (Sauron e Saruman) quegli esseri alati che uccidono dall’alto (che ricordano tanto i cacciabombardieri) gli inermi fanti o i coraggiosi cavalieri senza alcuna difesa. Ma tornando alla nostra fontana, mi piacerebbe oggi, nel giorno del pennone ricollocato, togliermi qualche sassolino dalla scarpa … Quello per esempio di non essere stato preso subito in considerazione quando, anche in sede di consiglio di circoscrizione, denunciavo la necessità di transennare la fontana perché pericolosa. Transennamento che tra parentesi non è mai stata fatto, né dopo il crollo avvenuto a seguito della collocazione delle luminarie, né dopo aver ricevuto i risultati del carotaggio che ne attestava il pericolo.
Ma adesso è il momento dei ringraziamenti per il pennone ricollocato, e il momento anche per esprimere un pizzico di orgoglio per l’appartenenza all’azienda (orgoglio di ogni dipendente credo) che ha messo a disposizione il progetto e il manufatto: le acciaierie di Terni e la sua controllata il Tubificio di Terni. E questo nonostante crisi e travagli, che in questo momento, causa l’inaspettato prolungarsi della trattativa di vendita, stiamo tutti vivendo. Le acciaierie la loro parte l’hanno fatta, insieme alla Fondazione Carit e al comune, ma mi auguro che quest’ultimo, da qui alla fine dei lavori, che sarà giustamente celebrata con più fasto e solennità, predisponga un piano/procedura di manutenzione adeguato a non rovinare il restauro appena fatto e una messa in sicurezza della fontana. Penso ad una recinzione, un qualcosa che impedisca l’accesso indiscriminato all’interno (per gare di bici o moto, festeggiamenti vari, ecc) e prevenga l’utilizzo della stessa come panchina o peggio ancora come bidone dei rifiuti.
Il massimo che il comune potrebbe fare, per il pennone ricollocato e la storica fontana, sarebbe anche l’ottimizzazione del consumo energetico, in comune ci dovrebbe essere un ufficio apposito per queste problematiche energetiche che potrebbe dare finalmente un apporto visibile all’intera comunità! L’acqua che scorre di continuo, infatti, costa un bel po’ di soldi alle casse del comune, soldi che potrebbero essere risparmiati facendo realizzare a privati, nel vicino parcheggio, un sistema di pannelli solari, che oltre a dare un po’ di ombra ai veicoli parcheggiati sotto, alimenti con la corrente elettrica diretta le pompe del riciclo dell’acqua.
Sono cose da dire adesso con il pennone ricollocato da così poco tempo? Sicuramente sì, perché un intervento a scatola aperta, come quello per esempio di predisporre un collegamento con un cavo per una presa di corrente come eventuale link ad una mini centrale a pannelli solari, oggi è a costo zero, domani invece … E così pure il progetto di una recinzione che impedisca l’uso improprio della fontana, la videosorveglianza si sa in questi casi non ha alcuna efficacia. E non si dica che una recinzione sia esteticamente brutta si guardi come è stata realizzata a Perugia nella più antica fontana di fronte alla Cattedrale.
Claudio Pace Terni 11 Agosto 2013 Blogger Consigliere Prima Circoscrizione Terni Est – Gruppo Consiliare Pdl
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