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Epifania festa della Scienza e della Fede

Epifania festa della Scienza e della Fede

Epifania
Epifania significa anche percorrere un cammino senza sapere esattamente dove porterà e cosa si troverà

 La festa dell’Epifania, tra tutte le feste Cristiane è quella più adatta a parlare di scienza e di fede.

Nel racconto, riportato dal solo Matteo, i magi cercano il re dei giudei e sanno che è nato perché hanno visto sorgere la sua stella.

Una stella strana che a Gerusalemme, il luogo del potere degli uomini si spegne, e si riaccende quando percorrono la strada verso Betlemme e si ferma addirittura nel luogo dove si trova il bambino. Luogo che non è più la grotta di fortuna dove il bambino fu partorito, così come lo raffiguriamo ingenuamente nei nostri presepi, ma una casa dove i Magi trovano il bambino con Maria sua Madre e prima lo adorano prostrati e poi offrono i loro doni.

E’ l’epilogo, attraverso l’attento studio delle stelle, contaminato dalle conoscenze geografiche e da alcuni elementi culturali che noi ignoriamo,  i magi capiscono (la ragione)  di questa nascita così importante, a prescindere dalla scarsa importanza politica del regno di Giuda praticamente un protettorato romano, e  prima si mettono alla ricerca, poi solo attraverso le profezie delle Scritture Ebraiche (la fede) determinano il luogo esatto dove trovano il re … Un re bambino che, senza conoscere direttamente, adorano e  a cui  offrono i loro doni.

Doni che saranno stati di grande utilità a Giuseppe che a causa della malvagità di Erode, sarà costretto a riparare in Egitto, doni offerti in umilissima casa di un umile villaggio non nel palazzo regale in cui si erano diretti logicamente e dove solitamente nascono i re. 😉

I Magi accettano dunque il risultato della loro ricerca, anche se molto diverso da quello che si aspettavano. Nessun palazzo regale, nessuna folla di persone di eguale nobiltà a cui accodarsi per omaggiare il re, solo una misera casa di un villaggio periferico di una remota regione dell’Asia, di nessun rilievo né politico né militare.

Non per questo non si prostrano e adorano, la lezione ricevuta è davvero grande, Dio non ha bisogno delle apparenze umane per manifestare la sua regalità!

Buona Epifania a tutti ma a soprattutto a tutti gli scienziati e gli uomini che vivono di ‘studio’, oggi è la loro festa.

Oggi è anche la festa dei re magi, che sono santi che nessuno invoca più e sbaglia, sono stati i primi adoratori dell’Altissimo, i primi a riconoscerlo Re, prima ancora di vederlo.

Claudio Pace Terni 6 Gennaio 2014 festa dell’Epifania

Clicca QUI e poi sul triangolino in basso a sinistra per sentire l’introito di Epifania cantato dai piccoli romei di San Michele Arcangelo      

 


3 thoughts on Epifania festa della Scienza e della Fede

  1. 1) Sbagli quando dici che i magi hanno appreso dalle Scritture. Se l’avessero fatto, dalle Scritture avrebbero saputo di Betlemme, come lo sapevano gli scribi, senza doverlo andare a chiedere a Erode. 2) Stella strana e anche stramba. Perchè non ha portato subito i magi a Betlemme, visto che lei sapeva dov’era Gesù Bambino ? Non avrebbe fatto scatenare Erode, e non ci sarebbe stato bisogno della fuga in Egitto. Me lo dici in un commento ? Grazie

    1. Purtroppo il testo di Matteo, non ci da elementi sufficienti per capire qualcosa di più di chi veramente fosse e quale fosse il loro contesto culturale di provenienza, per tentare di capire perché degli uomini (il testo evangelico parla al plurale senza specificare il numero) riescono a mettere in connessione la nascita di un re e la sua localizzazione geografica a partire da un evento di carattere astronomico quale il sorgere di una stella. Certo è che non conoscevano le Scritture Ebraiche e il loro impatto con esse, secondo il racconto, risulta decisivo per il buon esito della loro indagine.
      Perché il buon Dio non ha voluto fare a meno di questo passaggio a Gerusalemme, secondo quella che è probabilmente la teologia dell’autore del primo Vangelo è appunto per dare la giusta importanza alle Scritture, che per i primi Cristiani di allora, che leggevano il suo Vangelo, erano solo quello che noi oggi chiamiamo il Vecchio Testamento e che sostanzialmente era diviso in Torah e Profeti. Le profezie indicano il Cristo Veniente, e non è solo questo il brano che contiene questo messaggio, ma tutto il cosiddetto vangelo delle origini in cui c’è un richiamo continuo alle profezie, che potrebbe essere stato benissimo una seconda mano redazionale. Se infatti provi a toglierle, puoi notare che il racconto scorre anche senza questo continuo richiamo ai profeti.
      Alla strambità della stella e alla tua domanda, la risposta banale è quella del famoso libero arbitrio.
      Dio potrebbe oggi in un istante portare tutti a Betlemme, alla Verità che è Lui, senza bisogno di fede, di speranza, di carità, di sofferenze, … ma allora non saremmo più uomini ma angeli, evidentemente Dio di Angeli ne ha anche troppi in cielo, aveva bisogno di uomini sicché questi uomini mediante le sofferenze e le Scritture possono deificarsi diventare come lui, adorando il re Bambino che si fa uomo e si immola per fare noi dei re anzi più che dei re, dei “Dio”. Con la loro cultura propria (la ragione) i Magi avevano trovato Gerusalemme, ma non il re annunciato dalla stella, con l’aggiunta degli scritti profetici (la fede) trovano quel re che cercavano e lo adorano, comprendendo evidentemente che non è solo un re, ma qualcosa di più di un re.
      Il sangue dei bambini betlemiti uccisi dalla ferocia di Erode era un prezzo da pagare a questo libero arbitrio, non era detto che Erode avrebbe reagito in quel modo, poteva anche soprassedere e considerare pazzi questi magi e non credere alle Scritture, Erode non crede alle Scritture ma per timore che qualcuno ci creda e prima o poi dovesse trovarsi davanti un potenziale pretendente al suo misero trono, cerca di prevenire con un massacro ‘preventivo’, giusto per non avere noie.

  2. 9-1-14 Caro Pace,
    sono contento che tu riconosca che i Magi non conoscevano le Scritture, come invece erroneamente scritto inizialmente. Questo fa bene.
    Una parte della risposta mi sembra ricavata per lo più da Wikipedia, e mi riferisco alle questioni re-dazionali e di opportunità.
    Mi pare, invece, che il racconto del Vangelo abbondi di particolari che nulla hanno a che fare con questioni astronomiche, il cui unico riferimento è una ‘stella’ che è tutto meno che astronomica.
    Non a caso devi tirare in ballo il libero arbitrio che niente ha a che spartire con questioni scientifi-che, essendo invece una proprietà del tutto soggettiva dell’individuo.
    Capisco che i re Magi siano andati a omaggiare un Re dei Giudei, come succede anche oggi, a titolo di buone maniere, fra regnanti, che però mica si adorano l’un l’altro ! L’adorazione, mi insegni, a-spetta solo a Dio. Allora, chi ha detto ai Magi che il Gesù Bambino era Dio ? La stella? il Cielo a-stronomico ? Le Scritture sappiamo, no, perchè non le conoscevano. L’han capito in 2 ore nel per-correre gli 8 km che separano Gerusalemme da Betlemme ? Mi pare che, parlando di razionalità, ci siano dei salti logici alquanto… irrazionali !
    Concordo per quanto dici sulla deificazione perchè è indicata dalle Scritture, ma mi risulta che per farla conseguire, Dio non sia sanguinario. L’unico Sangue che ha fatto versare per la nostra deifica-zione è quello di Gesù !
    La strage degli innocenti non era il prezzo per nessun libero arbitrio, ma solo la conseguenza della sua paura e della sua ferocia. Infatti Erode non ha considerato pazzi i Magi per la semplice ragione che a fornirgli le spiegazioni erano stati i suoi scribi, i suoi esperti.
    Scusa se ho replicato, ma la confusione non è di aiuto a nessuno. Rifletti e siamo un po’ più logici. Buona giornata.

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