Armonizzare l'atmosfera

Energia Pulita risposta all’assessore del comune di Orvieto

Energia Pulita risposta all’assessore del comune di Orvieto

Energia pulitaEnergia Pulita.

Gentile prof. Margottini,  

leggo nel suo intervento che parla di modalità superficiale in riferimenti al mio sull’Afina, sottilizzando sull’esempio di impianto geotermico a bassa entalpia che ho riportato nel blog dopo la  firma dell’ articolo, quasi che  volessi dire che stiamo parlando della stesse questioni legate al progetto dell’Alfina.  È ovvio che non si tratta delle stesse problematiche, si tratta però dello stesso tipo di energia, che non è né nucleare, né fossile, né altro ma appunto geotermica! Una energia generata per mezzo di fonti geologiche di calore che la natura ci mette a disposizione e che l’ingegno umano deve essere in grado di sfruttare con una progettazione che tenga conto di tutte le problematiche tecniche, ambientali,  economiche e politiche.

Sì politiche, perché la politica ha questo compito di mediare tra tutti gli interessi, le parti interessate, gli stakeholder come si dice in gergo, in modo da poter trovare la migliore soluzione per l’intera collettività guardando il presente e il futuro. Perché se non facciamo ‘energia pulita’  continuiamo a produrre energia sporca, favorendo interessi ben più sporchi di quelli che lei riscontrerebbe nel progetto Alfina e producendo anche tumori e danni certi per la salute e l’ambiente di oggi che non sono facilmente quantificabili ma che certamente vengono anche dalla produzione di energia fossile nel pianeta e in Italia in particolare  e che non si risolvono certo bloccando le targhe pari e le targhe dispari una volta alla settimana come si fa a Terni e in altre città d’Italia.  Il fossile, si sa è anche la causa di tanti conflitti armati e lo sarà ancora purtroppo.

Di qui il mio invito ad evitare di buttarla su qualifiche e competenze di altri che lei non conosce,  e che è inutile stare qui a snocciolare,  sono un modesto consigliere di circoscrizione è vero non un assessore come lei ma ho studiato anch’io ed ho fatto per molti anni progettazione (sul campo) e analisi dei rischi, con risultati di buon livello, riconosciuti nel mio ambiente di lavoro e anche fuori da terze parti , e non vado oltre perché mi pare sterile polemica e autoreferenzialismo inutile che non porta da nessuna parte.

La questione di fondo, politica prima ancora che tecnica, è cosa significa far parte del partito del ‘no’ o cosa significa non farne parte.  Non farne parte significa semplicemente entrare nel merito delle questioni e cercare soluzioni e non mettere in campo solo sospetti. Fare ogni sforzo, anche a titolo collaborativo e gratuito, perché si faccia anche nel nostro territorio umbro energia pulita come quella geotermica ad alta entalpia,  che energia pulita  si può considerare con tutti i vincoli del caso, che lei, esperto del settore, come dice di essere,  potrà diffusamente spiegare, anche se mi pare che siano ampiamente emersi nel corso delle discussioni che sono state fatte. 

Ecco il nodo della questione, che secondo me è politico: Qual è la sua volontà, come la volontà di altri esponenti politici che sono intervenuti ‘contro’ di maggioranza, di opposizione di quello che si vuole?
Si lavora per “fare” energia pulita o si lavora per lasciare uno status quo, che sicuramente paga in termine di consensi locali, ma che non fa crescere né il territorio locale né quello nazionale? 

Rispondendo a queste domande, che faccio a lei ma che faccio anche a me e che ogni persona che fa politica in modo attivo dovrebbe sempre farsi, forse possiamo capire meglio se facciamo parte del partito del ‘no’ o al partito del ‘fare’. Ed è indubbio che è grazie al partito del ‘no’ che la nostra configurazione energetica nazionale, di energia pulita ne ha ben poco in quanto quasi totalmente dipendente dal fossile e dall’estero. Ovviamente il ‘fare’ che i nostri elettori ci chiedono, fare energia pulita, fare lavoro, fare occupazione, fare … ,  non deve essere  superficiale  ma ragionato. Ben vengano le critiche ma le sole critiche non ci aiuteranno a ritornare ad essere tra le prime potenze economiche mondiali. Con le sole critiche rimarremo,  come oggi siamo, la cenerentola dell’Europa.  

L’energia, possibilmente energia pulita, è certamente uno dei pilastri  del ‘fare’ e sono assolutamente certo che le battaglie che si conducono su questo settore possono essere condivise da lei e dalle persone di Orvieto e di Castel Giorgio che potrebbero, una volta tanto, dare un esempio concreto e fattivo di un diverso approccio a queste problematiche ambientali.  Claudio Pace Terni 5 Settembre 2013 Blogger Consigliere Prima Circoscrizione Terni Est Gruppo Consiliare PDL 


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