Armonizzare l'atmosfera

Ognissanti festa della vita e della felicità

Ognissanti festa della vita e della felicità

Ognissanti

La prima spiegazione della festa odierna di Ognissanti me la diede l’anziana catechista della mia parrocchia, la Regina Pacis di Palermo, che la definì come la festa di tutti i santi che non sono ‘segnati’ nel calendario e che pertanto se non si fosse trovato il proprio santo nel calendario, Ognissanti sarebbe stato il giorno giusto per festeggiare il proprio onomastico.

Stiamo parlando degli anni sessanta, in cui ancora il concetto di santità era molto legato alla scelta religiosa, i santi sposati a parte la Madonna, gli apostoli e necessariamente qualcuno tra i primi martiri cristiani erano ben pochi ma specie tra le donne erano quelle che non volevano  accettare le nozze forzate per amore di Cristo e che per questo trovavano il martirio per il quale erano esaltate.

Mi pare che ci sia solo un caso di una martire che si sposa e che riesce a conquistare alla fede il marito pagano con cui trova comunque la palma del martirio ma con il coniuge convertito.

Giusto santa Monica, la madre che con le sue lacrime conquistò la conversione del suo figlio Agostino e poi solo papi, vescovi, frati e suore che forse nell’immaginario collettivo sarebbero stati nei posti più alti del paradiso, agli altri giusto un biglietto per qualche posto lontano, da dove si può vedere Dio ma insomma non cosi come lo vedono gli altri.

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Comunicare Cristo Don Luigi Giussani al PalaSì di Terni

Comunicare Cristo Don Luigi Giussani al PalaSì di Terni

Comunicare Cristo

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Ho ricevuto da un un mio amico, un militante di Comunione e Liberazione di Terni, l’invito ad un mostra “Dalla mia vita alla vostra” che è stata allestita al PalaSì (ex Palazzo delle Poste) dal 15 al 18 ottobre 2015, per il 10° Anniversario della morte di Don Luigi Giussani.

Comunicare Cristo
Comunicare Cristo

Questa sera passando proprio da quelle parti, ho avuto modo di accogliere l’invito e visitare la mostra ma soprattutto di poter vedere un filmato, davvero ben fatto, in una piccola saletta allestita di fianco alla mostra, con tanto di computer, impianto d’audio e proiettore.

Il filmato “Don Luigi Giussani 1922-2005″ (vedi Trailer sopra), è un sapiente montaggio di interviste e conferenze in cui Don Luigi Giussani, un prete della Diocesi di Milano, racconta se stesso, il suo Carisma, quello di comunicare Cristo, soprattutto ai giovani con metodo, un metodo diverso da quello che aveva reso decisamente anticlericali un gruppo di studenti della Cattolica di Milano che per caso aveva incontrato viaggiando. 

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Autunno Roccano le parole di una foto da un giardino di via Trevi

Autunno Roccano le parole da una foto scattata da via Trevi

Autunno Roccano

Dal giardino di casa di via Trevi fotografo i colori dell’autunno,

dopo una giornata di forti temporali e di tempesta,

dopo una bomba d’acqua che ha fatto ingrossare i torrenti,

saltare le fogne, isolare i villaggi  …

Ma adesso c’è il sole, e le zanzare e i pappataci sono venuti fuori tutti rinvigoriti,

pronti ad assaltare qualunque carne vivente che si presenti davanti

compresa la mia.

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Transito del Beato Francesco – 3 Ottobre

Transito del Beato Francesco – 3 Ottobre

Transito

Il Transito del Beato Francesco, che in tutti i luoghi francescani del mondo  si celebra questa sera è raccontato in modo sublime da pochi versi dell’undicesimo canto del Paradiso di Dante (112-117) una specie di fotografia, quasi di riprese cinematografiche, in cui si evidenzia la peculiarità del carisma di Francesco, l’amore senza compromessi per madonna povertà e la perfetta imitazione di Cristo nello scegliere, quasi, il momento della morte, come massimo momento di offerta di se alla Volontà del Padre.

Francesco, secondo Dante, sceglie di morire come il suo divin maestro Gesù, ed in questo è supportato della fonti Francescane che dal viaggio di ritorno ad Assisi con i nobili assisani in poi, fanno capire che Francesco desidera morire e desidera morire proprio ad Assisi perché dopo la sua morte il suo carisma, unito a quello di Chiara, continuerà in Assisi e non solo nel movimento francescano.

Queste le parole che il  sommo poeta della lingua italiana, Dante Alighieri, dedica a chi la lingua italiana ha arricchito con una poesia in lingua volgare, il cantico delle creature, che oggi, grazie all’enciclica di Papa Francesco è diventata il vessilo della difesa del Creato, dell’Ecologia Integrale, ma anche della Potenza della Misericordia di Dio:

a’ frati suoi, sì com’ a giuste rede,
raccomandò la donna sua più cara,
e comandò che l’amassero a fede;

e del suo grembo l’anima preclara
mover si volle, tornando al suo regno,
e al suo corpo non volle altra bara.

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