Armonizzare l'atmosfera

Sceriffo della Val Serra una perla poetica di Maurizio Viola

Sceriffo della Val Serra una perla poetica di Maurizio Viola

Sceriffo

Annava a piedi da Giuncano a Laredo
de la legge avea fatto il suo credo
quarchiduno de Lui avea detto
che je brillava ‘na stella lla ‘n petto

li bardasci tremavono a vedellu
quanno avvicinannose a unu ‘mpò brillu
je puntava la pistola su ‘na recchia
e de botte je ne sparava ‘na fracchia

d’improvvisu spariva ‘gni sbronza
la musica arriempiva ‘gni stanza
li tavolini come ‘na pista da ballo
li caubboi ‘n giro senza cavallo

lu più grande sceriffu ternano
prima sparava poi te dea la mano
mentre stei tranquillu e beatu
o te facea sturzà o armanevi sturbatu

‘na battuta ‘na pacca su le spalle
e diventavi amicu pe la pelle
‘n andru giru ‘n andra sparatoria
co’ Lui ‘gni serata ‘na baldoria

adesso lla stella ha smesso de brillà
la pistola ha smesso de sparà
lu sceriffo se n’è jitu zittu zittu
a posto suu ‘n fiore su ‘n vasittu

annava a piedi da Giuncano a Laredo
de la legge avea fatto il suo credo
quanno sentiremo ‘n bottu da lassù
penseremo sempre che si stato tu

Maurizio Viola Poeta Ternano 01 03 2015

Sceriffo valserriano
Sceriffo della Valserra una perla poetica di Maurizio Viola

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Stephen Hawking la Teoria del Tutto e la forza della donna

Stephen Hawking la Teoria del Tutto e la forza della donna

Stephen Hawking

Decidere, tra far continuare una vita ad un uomo in condizioni di gravissima sofferenza o toglierlo di mezzo facendogli staccare il respiratore e permettendogli una morte senza agonia,  come suggeriva un pietoso medico, è una delle scene clou del film ‘la teoria del tutto’ (The theory of everything’) che fa davvero riflettere.

Ed è una donna forte, la prima moglie di Stephen Hawking, che sa prendere la decisione giusta, continuando a percorrere la strada intrapresa sposando un uomo che sapeva già essere malato, e che continua ad amare nonostante la presenza di un altro uomo nella sua vita.

Si dirà, lo ha fatto perché sapeva che suo marito era un genio, che i suoi studi avrebbero fatto del bene all’intera umanità, .. chissà?

[youtube]http://youtu.be/mg8_cKxJZJY[/youtube]

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TRamonti Ternani il saluto del sole alla passeggiata di Terni

TRamonti Ternani il saluto del sole alla passeggiata di Terni

TRamonti ternani

O disco solare vivente, quanto sei bello, grande, splendente …  ed educato.

Si proprio tu ci hai salutato,

mentre lei ed io passeggiavamo nel giardino della città,

senza pensieri, discorrendo di cose di poca importanza,

camminando solo attenti al trenino che ha cambiato aspetto

e forse autista e che pare un po’ più spericolato.

Il suo lavoro è far divertire i bambini

a girare, nella piazza grande,

davanti alla chiesa del Carmine

e ad incunearsi  tra i giardinetti dove i vecchi,

appena il tempo si fa un po’ bello,

trascorrono tra i mazzi di carte e all’aria pulita,

il tempo che è loro rimasto.

Una ragazza seduta da sola

è troppo occupata a guardare il suo iphone

per alzare gli occhi e vederti, o Sole,

e a pensare a Chi ogni giorno obbedisci,

alzandoti puntuale senza fare capricci per fornire all’uomo

e al creato tutto quel calore e la luce che gli serve per vivere …

I tuoi ultimi raggi del giorno colpiscono le vetusta mura dell’anfiteatro

che con le nuvole alte e lo svettante campanile

formano un quadro più bello dei tanti quadri belli

che i pittori di Terni  sono soliti fare.

E tra essi Metelli che immagino dall’inferriata, guardi triste con me

la sua scuola, sotto i raggi della prima luna della sera,  chiusa per l’ incuria degli uomini.

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Angelologia prima e dopo la dottrina biblica …

Angelologia prima e dopo la dottrina biblica …

Angelologia

L’ISTESS di Terni ha organizzato un corso di Angelologia, dal titolo accattivante “Angeli e demoni”, al cui primo incontro, dal titolo, ‘Fondamenti di Angelologia’ tenutosi lo scorso martedì, con relatore padre Lorenzo Spetia, ho partecipato, essendo per me il tema degli angeli, della loro diaconia,  un tema di grande interesse.

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Venere e Adone e il distacco forzato da ciò che si ama

Venere Adone e il distacco forzato da ciò che si ama

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Venere e Adone 2013-08-10 20.38.04 di Antonio Canova
Venere e Adone in una raffigurazione di Antonio Canova esposta anche ad Assisi nella mostra allestita nel 2013

Venere Adone

Dai racconti delle Metamorfosi di Ovidio  sbuca fuori l’amore tra un bellissimo giovane, Adone, nato dall’unione incestuosa tra Cinira, re di Cipro, e sua figlia Mirra ,e Venere, colpita. manco a dirlo  dalle frecce di Cupido.

Venere era consapevole che il suo amato avrebbe trovato la morte a causa degli animali selvatici ma non riesce a impedire che lui vada  a caccia.

Cacciando, Adone viene ferito mortalmente da un cinghiale mentre  Venere  che ascolta da lontano i suoi lamenti non riesce a soccorrerlo per tempo, Adone muore dissanguato ma dal suo sangue fioriscono gli anemoni.

Una storia semplice, quella di Venere e Adone, che colpì un genio dell’arte raffigurativa come Antonio Canova che descrisse superbamente  con un gioco di sguardi e di posizione dei corpi, la preoccupazione di lei, la superficialità di lui che abbraccia l’amata senza però deporre la lancia, che guarda con tenerezza ciò che è sicuro di poter riabbracciare a breve, dopo aver fatto la sua caccia che spera fruttuosa … 

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