LA MATERIA

È quanto ci circonda, è formata da atomi e particelle coesi nel tempo ed aventi massa sottoposta a gravità.


LA GRAVITÀ

È la forza che mantiene e mette in equilibrio le masse nello spazio-tempo.


LO SPAZIO E LO SPAZIO-TEMPO

Sono la stessa cosa, cambia solo il punto di osservazione:

Lo spazio è il luogo dove si muove la materia assieme al punto di osservazione, è formato da tre dimensioni (larghezza, profondità ed altezza), in quanto la quarta (il tempo) è pari a zero (relativamente agli spostamenti della materia e del punto di osservazione), gli eventi vengono rilevati mentre accadono (il presente).

Lo spazio-tempo è il posto dove si muove la materia come nello spazio ma osservata al di fuori del sistema in modo da percepire gli eventi e lo scorrere del tempo come uno spostamento (passato, presente e futuro), è formato da quattro dimensioni (appunto lo spazio + il tempo).

Esempio pratico: se si vuol riprendere lo spazio con una cinepresa questa la si pone dentro lo spazio-tempo e si riprende la materia mentre il tempo scorre per materia e cinepresa in ugual misura, nel momento in cui si vuol riprendere lo spazio-tempo si pone la cinepresa al di fuori del tempo, la velocità sulla linea del tempo della materia è T mentre la velocità temporale della cinepresa è 0 o un numero minore a T. Lo spazio-tempo permette di studiare gli eventi fisici in modo da confrontare in linea retta passato presente e futuro, mentre lo spazio consente solamente un punto di vista sequenziale.


IL TEMPO

È una proprietà della materia, senza il tempo la materia non può esistere e viceversa, il tempo è misurabile come velocità di spostamento della materia nello spazio-tempo, quando questa è superiore a zero come infinito (vedi dopo al paragrafo sui buchi neri) e minore al quadrato della luce.


N.B. Per ora le nozioni di energia, luce, vibrazione della materia, e quanto altro non saranno approfondite per non mettere troppa carne al fuoco.


Si parte! Poniamo il nostro punto di osservazione nel nostro presente e puntiamo l’atomo:


MODELLO BIDIMENSIONALE SEMPLIFICATO




QUESITO

Se gli elettroni per la maggior parte della loro traiettoria si muovono ad una velocità maggiore alla velocità della luce dove stanno?



IPOTESI

Stanno al di la della nostra realtà, ossia oltre lo spazio ed il tempo da noi rilevabile (passato o futuro). È possibile ipotizzare che parte dello spazio-tempo è occupato da materia “visibile” e parte da materia “oscura”, che non necessariamente, è direttamente lo “spazio vuoto” che rileviamo osservando l’universo, anche perchè verosimilmente, questa risulterebbe occultata dalla materia visibile (vedi di seguito lo schema finale).



OSSERVAZIONE

La materia oscura e i buchi neri non risultano visibili perchè non emettono o riflettono luce ma al contempo ne e' possibile rilevare la gravità, per logica conseguenza i luoghi occupati da tali fenomeni devono ospitare delle particelle che si muovono a velocità superiori alla luce in quanto queste non ne vengono raggiunte.




A questo punto è necessario spostare il nostro punto di osservazione oltre lo spazio, con un po’ di immaginazione puntiamo l’atomo nello spazio-tempo:












In questo modo abbiamo soddisfatto la comprensione di quanto vediamo dalla nostra macchinina, infatti il jet, mentre noi viaggiamo parallelamente al nostro amico, appare e scompare ripetutamente occupando press’a poco lo stesso spazio visivo, inducendoci a pensare che esso viaggia assieme a noi anche se a volte sparisce (l’orbitale degli elettroni come ipotizzato attualmente), invece in questo caso per portare l’esempio a comprensione, mentre noi ed il nostro amico percorriamo un km di autostrada da Firenze verso Roma, il jet si fa tante volte avanti ed indietro da Milano a Napoli ogni volta passandoci vicino e parallelamente (allungando l’orbitale sulla linea del tempo – la nostra autostrada).

La cosa diventa più facile da comprendere guardando il seguente schema:




RAPPRESENTAZIONE GRAFICA INDICATIVA IN UN SISTEMA LINEARE DI TEMPO DEL COMPORTAMENTO DEGLI ELEMENTI DI UN ATOMO:









LA MECCANICA DELLA MATERIA


Il nucleo ”viaggia nel tempo” assieme e costantemente al nostro punto d’osservazione, in quanto noi stessi siamo fatti di materia e ci moviamo dentro il tempo con tutti i nuclei degli atomi di cui siamo formati alla medesima velocità, al contrario, gli elettroni si muovono su orbite che “spaziano” al di fuori dell’istante o del periodo d’osservazione, ad una velocità variabile notevolmente superiore a quella del nucleo fino a superare la luce, tracciando delle traiettorie extratemporali all’interno delle quali il nucleo si muove, facendo spostare a sua volta il limite degli orbitali sempre in avanti, allungando nel futuro della traiettoria dell’elettrone, questo perchè il campo di attrazione si sbilancia dando il senso al tempo e permettendo l’equilibrio alla materia nello spazio futuro ed assicurando una posizione univoca ad ogni atomo nello spazio, nel tempo, cosa che è già avvenuta nel passato (per dare un idea visiva si può paragonare, valutando le dovute divergenze, l’espansione della materia nello spazio-tempo all’espansione dei frattali in uno spazio dove vige la teoria del caos). Questo fenomeno consente alla materia di spostarsi nello spazio-tempo in modo univoco, creando il tempo e la gravità, attualmente questo meccanismo è stato osservato al CERN dove è stato compreso come la prova dell’esistenza del BOSONE, con molta probabilità invece accelerando delle particelle vicino alla velocità della luce, queste sono andate ad impattare con un elettrone in transito dalla materia oscura alla materia visibile.

È possibile graficizzare la meccanica della materia, allo stesso modo in cui viene descritto uno spazio tridimensionale su di un foglio bidimensionale, paragonando le traiettorie extratemporali alle scie luminose delle classiche foto notturne sovra esposte,





le interazioni chimico fisiche che si hanno tra gli atomi, avvengono a livello temporale presente seguendo le regole scientifiche conosciute, diciamo che una reazione chimica o un impatto meccanico può essere paragonato ad un incidente automobilistico, cosa che può comunque avvenire anche se noi riprendiamo la scena con una pellicola sovra esposta, quello che vedremmo nella foto saranno i vari istanti riportati in successione della dinamica dell’incidente in modo lineare e parallelo, pressappoco quello che avviene con gli orbitali extratemporali visti da un punto di osservazione posto al di fuori dello spazio (spazio-tempo) dove accadono le reazioni chimiche o gli impatti meccanici di cui sopra.


RAPPRESENTAZIONE GRAFICA INDICATIVA IN UN SISTEMA TRIDIMENSIONALE DI TEMPO DEL COMPORTAMENTO DEGLI ELEMENTI DI ATOMI:



LA GRAVITA’


La gravità è il risultato dell’interazione dei già pedestremente descritti “canali di flusso elettromagnetico” o “orbitali extratemporali” degli atomi, che muovendosi nello spazio-tempo parallelamente gli uni agli altri, creano un campo elettromagnetico comune con potenza superiore a quella necessaria allo spostamento temporale dei rispettivi nuclei, questo surplus energetico determina la coesione della materia e l’attrazione di masse con peso minore verso masse più pesanti.


RAPPRESENTAZIONE GRAFICA INDICATIVA DI UNA SEZIONE TEMPORALE DI MATERIA FORMATA DA DUE ATOMI:


RAPPRESENTAZIONE GRAFICA INDICATIVA IN UN SISTEMA TRIDIMENSIONALE DI TEMPO DELL’EFFETTO GRAVITAZIONALE DI ATOMI:

COLLASSO DELLA MATERIA


Ossia la materia prende velocità e stringe il culo: il diametro degli orbitali extratemporali diminuisce fino alla grandezza del nucleo, la velocità degli elettroni aumenta in modo esponenziale, i canali di flusso el.magnetico si propagano a dismisura verso il futuro, la velocità del nucleo accresce in relazione alla forza esercitata dall’allungamento degli orbitali extratemporali, dal nostro punto di vista la materia si deforma allungandosi verso il punto d’implosione, che è situato troppo avanti nel tempo per poterlo scorgere, dal punto di vista esterno allo spazio-tempo la materia si comprime, l’attrazione gravitazionale estrinseca diventa enorme rispetto allo spazio occupato, il passo successivo, la materia implode, gli elettroni avendo allungato nel tempo la loro orbita creano una forza tale, anche dovuta all’interazione gravitazionale intrinseca, da far muovere i nuclei fino a raggiungere una velocità prossima al quadrato delle luce, a questa velocità il nucleo sfugge al controllo del canale di flusso, gli elettroni ed il nucleo non trovandosi più in equilibrio nello spazio-tempo diventano cariche energetiche in diversi punti temporali.

Nota: questo processo può essere sfruttato per muovere i nuclei e di conseguenza la materia ad una velocità prossima a quella della luce “semplicemente” agendo con dei campi el.magnetici modulati e mirati a deviare le orbite degli elettroni (tele-trasporto e viaggi nel tempo).


RAPPRESENTAZIONE GRAFICA INDICATIVA IN UN SISTEMA LINEARE DI TEMPO DEL COMPORTAMENTO DEGLI ELEMENTI DI UN ATOMO SOTTOPOSTO AD ACCELLERAZIONE GRAVITAZIONALE FINO AL COLLASSO DELLA MATERIA:


I BUCHI NERI E CONSIDERAZIONI FINALI


I buchi neri sono il posto dove avviene il collasso della materia, è possibile supporre che si generano quando l’equilibrio gravitazionale di qualche stella si sovraccarica di materia per poi far esplodere il tutto in nuove realtà, oppure possono essere il punto di contatto tra materia ed antimateria con conseguente annullamento dei due universi, comunque sia sono il luogo e l’istante dove le particelle dell’atomo si slegano definendo il limite estremo del nostro universo, al di la del quale la materia ed il tempo non esistono più (concetto di infinito nullo o zero infinito che è diverso dallo zero uguale a nulla). Esiste solo uno spazio compresso da una gravità infinita che ad un certo punto, nell’ipotesi più ottimista, alimenta una imminente realtà, molto probabilmente attraverso un’esplosione iniziale (come il big bang) che incatena le particelle della materia in una nuova combinazione di atomi con proprie leggi fisiche. questo potrebbe significare che la materia di altre realtà potrebbe occupare lo stesso nostro spazio-tempo o dello spazio da noi percepito come vuoto pur mantenendo gli stessi elementi base come le particelle della materia/materia oscura ed interagire o non con la nostra realtà, basterebbe che la nuova realtà si basasse su una velocità temporale diversa dalla nostra per non poter più scorgerne tutta la materia, pur comunque risentire degli effetti della gravità. In ogni modo stiamo andando oltre, per spiegare ulteriormente il comportamento della materia sarebbe necessario approfondire le interazioni con la luce, la vibrazione delle particelle e gli stati energetici, per ora mi basterebbe verificare la meccanica della materia e accertare la reazione che questa ha con il tempo e la gravità, e come detto all’inizio rimetto la palla a voi, che avete avuto la pazienza di leggere fino a questi ultimi righi, perché considero l’intelletto provvisorio, mentre la pazzia è raggiungibile da tutti, ed il confine che separa le due cose è stato accertato essere molto labile. Per finire questo capitolo, la schematizzazione del funzionamento di un buco nero e del comportamento nell’universo della materia con realtà a diverse velocità temporali.


RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DELLO SPAZIO-TEMPO E DEL COMPORTAMENTO DELLA MATERIA IN UN UNIVERSO BILANCIATO DALL’AZIONE DEI BUCHI NERI

(LINEE DEL TEMPO PARALLELE CURVATE DALLA GRAVITA’)




REALTÀ PERIFERICHE (Gialla): solo materia oscura - velocità tempo > luce - sistemi con minima gravità

REALTÀ CENTRALI (Blu/Verde): materia/materia oscura - velocità tempo<= luce - sistemi con media gravità

REALTÀ DI PROSSIMITÀ (Marrone): solo materia - velocità tempo < luce - sistemi con massima gravità


N.B. i differenti valori di tempo e gravità sono compensati dalla ampiezza degli orbitali degli atomi:

In periferia la velocità del tempo (il moto del nucleo nello spazio-tempo) è superiore alla velocità della luce, tutte le particelle della materia non sono raggiungibili dalla luce rimanendo “oscure”, per compensare l’allungamento della traiettoria degli elettroni, che a parità di energia devono percorrere percorsi più lunghi, si restringe l’ampiezza dell’orbitale con conseguenza perdita di gravità. Mentre in prossimità, a causa della traiettoria breve , la velocità del tempo rallenta fino a che sia il nucleo che gli elettroni viaggiano sempre al di sotto della luce, di conseguenza la materia è sempre visibile e gli orbitali assumono forme quasi sferiche con ampiezze notevolmente maggiori rispetto a quelle riscontrabili nelle altre realtà, con conseguente aumento della gravità. Nelle realtà centrali la materia si comporta come determinato fin ora dando luogo a una parte di materia visibile (nucleo ed elettroni V<luce) ed una parte di materia oscura (elettroni V>luce).




PIETRO CERREONI pietro.cerreoni@gmail.com