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Transito del Beato Francesco – 3 Ottobre

Transito del Beato Francesco – 3 Ottobre

Transito

Il Transito del Beato Francesco, che in tutti i luoghi francescani del mondo  si celebra questa sera è raccontato in modo sublime da pochi versi dell’undicesimo canto del Paradiso di Dante (112-117) una specie di fotografia, quasi di riprese cinematografiche, in cui si evidenzia la peculiarità del carisma di Francesco, l’amore senza compromessi per madonna povertà e la perfetta imitazione di Cristo nello scegliere, quasi, il momento della morte, come massimo momento di offerta di se alla Volontà del Padre.

Francesco, secondo Dante, sceglie di morire come il suo divin maestro Gesù, ed in questo è supportato della fonti Francescane che dal viaggio di ritorno ad Assisi con i nobili assisani in poi, fanno capire che Francesco desidera morire e desidera morire proprio ad Assisi perché dopo la sua morte il suo carisma, unito a quello di Chiara, continuerà in Assisi e non solo nel movimento francescano.

Queste le parole che il  sommo poeta della lingua italiana, Dante Alighieri, dedica a chi la lingua italiana ha arricchito con una poesia in lingua volgare, il cantico delle creature, che oggi, grazie all’enciclica di Papa Francesco è diventata il vessilo della difesa del Creato, dell’Ecologia Integrale, ma anche della Potenza della Misericordia di Dio:

a’ frati suoi, sì com’ a giuste rede,
raccomandò la donna sua più cara,
e comandò che l’amassero a fede;

e del suo grembo l’anima preclara
mover si volle, tornando al suo regno,
e al suo corpo non volle altra bara.

transito Beato Francesco
Transito Beato Francesco: una suggestiva immagine di San Francesco nella chiesa di San Francesco a Terni

Leggendo tutto il canto, e soprattutto il termine finale preclara, attribuito all’anima di San Francesco, viene il sospetto che Dante nasconda dietro lo sposalizio tra Francesco e Madonna Povertà, quello tra Francesco e Clara, quel mistico sponsale che è nato a San Damiano e che non si è concluso con la morte di Francesco, che anche da morto, da cadavere incontra Chiara in quel pellegrinaggio che fanno del suo corpo da Santa Maria degli Angeli  a San Giorgio di Assisi (la cappella dietro il crocifisso di San Damiano nell’attuale Basilica di Santa Chiara).

La sosta a San Damiano del suo corpo, per il pianto di Chiara e delle sue sorelle era stata prevista da Francesco che aveva promesso a Chiara un incontro, avvenuto in modalità assai diverse da quelle desiderate.

Ma Francesco era fatto così, era un uomo di fede e sapeva che la sua morte, in una donna di fede come Chiara, pur recando un immenso dolore, l’avrebbe ancor più fortificata nelle fede e nel loro peculiare carisma: l’amore per sorella povertà.

Chiara respingerà ogni privilegio che le viene offerto dal papa stesso, e non solo, dal papa ottiene l’unico privilegio che vuole veramente, quello di vivere in perfetta povertà, in uno stato che le permetterà di seguire perfettamente il suo sposo, in terra e in cielo …

Questa sera, se vogliamo vivere il ricordo del beato transito, pensiamo al modo come lo vissero le donne di Francesco, il seguito femminile di Francesco.

Come lo visse Chiara, a cui fu negato un ultimo saluto, come lo vissero le sorelle che avevano condiviso la scelta e la vita di Chiara a San Damiano, come lo visse Frate Jacopa de Settesoli, che per volere di Francesco violò la clausura dei Frati, portando al santo agonizzante il suo dolce preferito, le mostacciole.

Un dolce che di sicuro non avrà nemmeno assaggiato e nemmeno odorato, come avrebbe potuto farlo essendo moribondo?

Un dolce che però ha saziato lo stesso la sua infinita sete d’amore, di padre che ha visto compiere un gesto così affettuoso ad una delle sue figlie spirituali più fedeli che il Signore gli ha fatto incontrare nel suo lungo peregrinare terreno e i cui resti mortali, in attesa della resurrezione, sono posti nella scala che conduce alla tomba del santo, in un urna che pellegrini e turisti vedono ogni volta che visitano la tomba di Francesco, ignorando molto spesso la sua tenerissima storia.

Claudio Pace Terni 3 Ottobre 2015 sul Transito


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