Armonizzare l'atmosfera

Anagrafe gelata nel palazzo comunale del Pentagono a Terni.

Anagrafe gelata nel palazzo comunale del Pentagono a Terni.

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Non è ancora Natale e di buono c’è che grazie alla crisi i primi panettoni e pandori si cominciano a vedere solo adesso. Ricordo qualche anno fa che già ai primi di Novembre gli scaffali erano pieni di panettoni e pandori, che francamente stonavano, cambiando, per il dio euro, i ritmi delle nostre feste, che nonostante la globalizzazione continuiamo a vivere.

A Novembre è d’obbligo comprare i crisantemi, visitare al cimitero i nostri cari scomparsi, ricordarci di loro, con la preghiera per chi crede nella loro resurrezione, solo con il ricordo per chi non crede affatto. Tra poco invece comincia il tempo di Natale, preceduto dal tempo di Avvento per la chiesa cattolica, tempo di attesa del ritorno del Cristo e del Natale liturgico, della celebrazione cioè della festa più importante della cristianità, dopo la Pasqua. E con l’attesa del Natale ricominciano le luci (purtroppo non nelle periferie e nei sobborghi della città che sono un po’ trascurati),  i canti, il desiderio di avere vicino e stare vicino alle persone in cui crediamo, anche se magari stanno fisicamente lontano da noi.

Non so se è questo spirito natalizio, ma al comune di Terni, all’ufficio anagrafe, che più richiama il Natale (per via delle registrazione delle nascite), forse per caso o per altro,  si comincia a viverne una parte, non la migliore, quello che si richiama alla  famosa poesia e canzone, scritta dal poeta e santo, Sant’Alfonso Maria de Liguori che comincia cosi:

Tu scendi dalle stelle al freddo e al gelo…

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