Armonizzare l'atmosfera

Niente di ciò che soffri andrà perduto

Niente di ciò che soffri andrà perduto – Mistica della vita quotidiana

Sabato 17 Ottobre 2020 alle ore 17.30

alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli ASSISI PG

la scrittrice Costanza Miriano ha presentato il libro

‘Niente di ciò che soffri andrà perduto – Mistica della vita quotidiana’

Edizioni Sonzogno  (playlist dell’incontro)

Niente di ciò che soffri andrà perduto Costanza Miriano
Costanza Miriano alla misurazione della Febbre prima dell’inizio della presentazione del libro Niente di ciò che soffri andrà perduto

Niente di ciò che soffri andrà perduto

Segue una breve risonanza…

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Dolore Ricevo e volentieri pubblico le riflessioni di Beatrice Cornado

Dolore: Ricevo e volentieri pubblico le riflessioni di Beatrice Cornado

Dolore

Dolore
Riflessioni sul dolore e la sofferenza di Franca Cornado

C’è un dolore che soffoca il respiro quando la sofferenza ti stringe quasi in una morsa.

Ti arrabatti,

vuoi difenderti e oscilli agitato fra tentativi diventati illusori per una ripresa che sai e vedi allontanarsi.

Anche la salute è un dono che può sfuggirti di mano come altre risorse che vorresti non avere disperso,

ma la malattia talvolta sa insegnare nel suo silenzio di battiti lenti o veloci.

C’è un dolore che diventa una piaga sottile nell’anima,

capace di roderti nel cervello, nell’equilibrio reso precario da paure concrete o temute,

e tu ti senti dominare da impulsi perversi di rassegnata disfatta.

Non combatti, non vuoi più, non riesci, ti senti annientare.

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Citofonare Mangiacavallo il mistero della comunione dei santi

Citofonare Mangiacavallo il mistero della  comunione dei santi

Citofonare Mangiacavallo

Leggendo sui social la storia di Maria Chiara Mangiacavallo,

i cui genitori conobbi, diversi anni fa in Sicilia prima di trasferirmi definitivamente in Umbria,

vedendo la loro forte testimonianza ai suoi funerali e la testimonianza di un intera chiesa,

mi è venuta in mente una delle canzoni del movimento dei focolarini,

che si cantava all’offertorio, durante la Messa, diversi anni fa quando ero ancora adolescente,

ma che purtroppo non è entrata nel patrimonio delle canzoni liturgiche che si usano nelle parrocchie.

citofonare mangiacavallo
citofonare mangiacavallo: Le immagini di Maria Chiare che restituisce il motore di ricerca Google

Gen Rosso

Era una delle canzoni del Gen Rosso, il cui testo riportava i versi, adattandoli un po’ alla musica, di Chiara Lubich:

Se soffri e il tuo soffrire è tale,

da non poter parlare,

da non poter capire,

amico, ricorda il suo dolore,

ripensa al sacrificio di Cristo sull’Altare.

La sua, la nostra Messa, il mondo non capirà, è troppo grande da capire il dolore offerto per amore.

Il testo poi riprendeva con un richiamo al capitolo tredicesimo della lettera ai Corinzi quel famoso inno alla carità,

in cui si afferma la vanità di ogni azione, la più bella ed eroica  possibile, se non si ha la carità, se, in altre parole se non si ama:

Amico puoi fare tante cose, offrire le ricchezze e tutto ciò che hai,

ma sempre la voce del dolore più forte di ogni voce al Padre arriverà.

La sua, la nostra Messa, il mondo non capirà, è troppo grande da capire il dolore offerto per amore.

[youtube]http://youtu.be/e-bnmGFG0iA[/youtube]

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Gargano innevato dei santi Michele e Pio

Gargano innevato dei santi Michele e Pio

Gargano Innevato 1
Gargano Innevato, una veduta suggestiva della struttura della nuova chiesa di San Pio costruita su un progetto di Renzo Piano 

Gargano innevato

Era davvero tanto tempo che non venivo a San Giovanni Rotondo, pur distante solo quattro ore e mezza di macchina dalla città dove vivo, Terni, è una di quelle mete che ho davvero trascurato.

Forse scegliendo i giorni meno adatti dal punto di vista meteo due giorni, proprio alla fine dell’anno passato, sono riusciti a trascorrerli sul Gargano, in compagnia della neve, di tanta neve abbondante, che però ha reso ancora più bello e affascinante il luogo.

Lo confesso, ero curioso di vedere la nuova chiesa di San Pio costruita sulla base di un progetto di Renzo Piano, e la nuova tomba di Padre Pio e rivedere i luoghi  che altre volte avevo visitato. 

Ma prima di recarmi a San Giovanni Rotondo, in compagnia di un familiare, era doveroso passare nel santuario di San Michele, un santuario così ricco di spiritualità e di storia.

Una storia legata ai normanni e pertanto anche alla Sicilia, mia terra di origine, che al tempo dei Normanni fu davvero al centro del mondo per l’importanza politica ed economica che con il loro governo aveva raggiunto  …

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