Armonizzare l'atmosfera

Europa non uccidere l’acciaio e il lavoro italiano

Europa non uccidere l’acciaio e il lavoro italiano

Europa Non sciopero silenzioso 07-11-2013
Europa Non sciopero silenzioso 07-11-2013

EUROPE DO NOT KILL ITALIAN STEEL AND ITALIAN WORK

Europa non uccidere l’acciaio e il lavoro italiano

DIECI MINUTI DI ‘NON SCIOPERO’ SILENZIOSO

(tipo flashmob) NEL MARCIAPIEDE DI VIALE BRIN (Terni)

TRA IL PASSAGGIO A LIVELLO E L’EDICOLA

DALLE 13.50 ALLE 14.00  DEL 7 Novembre 2013.

In occasione del primo anniversario della decorrenza fissata dalla commissione europea antitrust

per la vendita delle acciaierie AST di Terni.

Evento

Il ‘non sciopero’ è volto a sensibilizzare l’opinione pubblica dell’importanza della siderurgia italiana

e del pericolo che una prolungata situazione di stallo 

o una vendita delle acciaierie di Terni  fatta senza un serio piano industriale pluriennale

o peggio ancora “a spezzatino” possa dare un duro colpo all’economia della città,

alla siderurgia italiana, al futuro delle giovani generazioni

che rischiano di vivere in un paese deindustrializzato

e soffocato da accordi fiscali ed economici con l’Europa che finiranno solo per penalizzare l’Italia

e costringere i nostri giovani a cercare lavoro all’estero …

Invito

rassegna stampa locale 5 nov 2013

Gradita la presenza dei sindacati di tutte le sigle

e di tutte le persone che si occupano di politica a Terni ed in Umbria a qualsiasi livello

(dalle circoscrizioni al parlamento europeo),

ivi compresi i candidati per le prossime elezioni amministrative ed europee.

Per partecipare basta venire e tacere per dieci minuti insieme a tutti gli altri convenuti, 

non è consentito nessun blocco del traffico,

nessuna manifestazione o slogan di protesta

che non sia la presenza silenziosa dei partecipanti.

Un po’ di silenzio dopo le troppe parole sentite,

annunci e promesse che fino ad adesso non hanno avuto nessun riscontro.

Chi la possiede indossi la sua tuta di lavoro blu o di qualsivoglia colore.

Claudio Pace Terni Domenica 3 Novembre 2013 Blogger su Europa…

Seguire l’evento via Facebook e google plus per eventuali variazioni di programma.

Outokumpu taglia 3500 posti, mille in più dei 2500 previsti

 

Outokumpu taglia 3500 posti, mille in più dei 2500 previsti

Outokumpu tagliaOutokumpu taglia.

Dopo la notizia, che lo stato finlandese non vuole dare più soldi alla Outokumpu, Outokumpu taglia … , o meglio Outokumpu annuncia un ulteriore taglio dei posti di lavoro di altre mille unità in Finlandia e in Germania oltre ai 2500 già previsti prima. L’annuncio finnico comprende la  chiusura anticipata di un anno dell’acciaieria di Bochum.

Sindacati ovviamente sulle barricate e situazione, quella della siderurgia europea che si incarbuglia sempre di più.

Una osservazione che può sembrare banale, è che questo annuncio è arrivato dopo la vittoria della Merkel in Germania, una vittoria non assoluta, ma pur sempre una vittoria che permetterà alla Germania di affrontare i nodi di questa crisi siderurgica con un governo stabile e forte, che se ha dei problemi interni e degli scheletri sull’armadio è ben in grado di risolverli internamente e di nasconderli molto bene.

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NOTIZIE AST ovvero le notizie prima vengono da noi

NOTIZIE AST ovvero le notizie prima vengono da noi

Notizie Ast
Notizie Ast. Tajani, non ha fatto mai mistero di preferire una soluzione europea alla questione della vendita AST, sarà la migliore?

Notizie Ast.

Vi sarà capitato tante volte alla radio, di sentire un nota emittente radio nazionale, che manda il suo notiziario flash, utilizzando lo slogan : “Radio [nome radio] le notizie prima vengono da noi”.

E in effetti una notizia, non secondaria per le sorti della vicenda Ast, è giunta non da una fonte ufficiale dei governi o della commissione europea, come ci si sarebbe aspettato, ma da una fonte di stampa che ha sicuramente una sua autorevolezza, l’agenzia “Reuters”, che parlando dell’interessamento della Yusco di Taiwan svela un particolare che Almunia sapeva ma che non ha detto non solo ai consiglieri comunali, Tallarico e Giubilei, ma non ha detto nemmeno al premier Letta. O almeno Letta non lo ha riferito e cioè che è stato concesso all’Outokumpu un prolungamento per la vendita dell’Ast fino al primo “quarto” del 2014.

Anche questa era una notizia riservata? Forse è stata anche comunicata prima, ma a me come ad altre persone che stiamo seguendo tutte le notizie ast, questa decisamente era sfuggita, … 

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Vendita Ast Letta nomini un incaricato speciale del governo italiano

Vendita Ast Letta nomini un incaricato speciale del governo italiano

Vendita AstVendita Ast. Leggo con piacere, l’intervento del primo ministro del governo Italiano, Enrico Letta, a Cernobbio che pur in un momento assai critico della politica, dovuto alla questione della permanenza al Senato del presidente Berlusconi e ai dati non proprio confortanti sul pil italiano e sui parametri economici del nostro paese, non ha esitato a chiedere ad Joaquín Almunia, informazioni sull’andamento della trattativa della vendita Ast di Terni chiedendo in particolare di  …

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OUTOKUMPU ASSUME A CALVERT ovvero … Volevo andare in Alabama

ALABAMA Dipendenti Ast TerniOUTOKUMPU ASSUME  A CALVERT ovvero … Volevo andare in Alabama 

Calvert  in Alabama è una fabbrica di acciaio inossidabile, voluta dalla thyssenkrupp e dal governo americano interessato ad industrializzare una zona non floridissima degli US che è costata fatica e sudore costruirla, con ritardi e costi notevoli,  e che adesso produce quello stesso acciaio che facciamo qui a Terni. Qualche anno fa Thyssenkrupp cercava personale all’interno dei suoi stabilimenti siti in varie parti del mondo, Germania, Italia, Cina, Messico, Brasile e nelle intenzioni del board tedesco di allora c’era quella di creare in Alabama un sito ‘multietnico’ dove lavoratori di varie nazionalità, in cui erano siti i loro stabilimenti, avrebbero dovuto collaborare alla riuscita di un nuovo stabilimento che aveva e forse ancora ha, programmi ambiziosi di sviluppo del mercato nell’intera America. Nessuno o quasi, voleva dirlo, ma tante persone, operai, impiegati, quadri e forse anche dirigenti, diedero la disponibilità ad andare in Alabama,  ma nessuno ha mai saputo ufficialmente quanta gente fosse. E su questo autentico fenomeno sociale, il desiderio di espatriare, ogni tanto si scherzava e si scherza ancora  il ‘Volevo andare in Alabama’  è un espressione di rammarico scherzoso per continuare ad affrontare la routine di lavoro all’interno dello stabilimento ternano. Ma lo scherzo era anche sui dettagli del lavoro,  qualcuno descriveva i dpi (dispositivi di protezione individuale) e gli strumenti di lavoro: una palla di ferro pesante da legare con una catena alla caviglia, una tuta a righe (come quella dei carcerati di Alcatraz) e degli enormi  spazzoloni per pulire i denti degli alligatori. Insomma tanto materiale per un film di Paolo Villaggio, che prima di essere un grande attore comico era dipendente di una nota acciaieria di stato ligure. Di questi anonimi richiedenti ne ho conosciuto due, uno, di livello quadro, giudicò insufficienti le condizioni economiche, l’altro che invece aveva accettato di mail in mail si è vista rinviare la partenza, dovuta ai ritardi della costruzione,  finché capì che il suo sogno era sfumato.  Mi è capitato pure di assistere a un litigio tra coniugi, uno dei quali, un collega aveva ormai deciso di andare dando la sua disponibilità mentre lei invece si diceva  pronta a rompere la relazione perché non voleva rimanere sola mentre lui chissà come si sarebbe consolato … ,  avessero saputo dell’assoluta inutilità del litigio … Confesso che anch’io fui tentato, cercavano personale esperto dei sistemi di gestione qualità ma con esperienza sulle norme del settore automotive (ISOTS 16949) che però non avevo. Insomma questo Alabama è stato ed è un sogno infranto di molti ternani,  che possono consolarsi del fatto che Outokumpu oggi cerca personale anche attraverso un filmato visibile in un sito internet americano. Chi vuole andare in Alabama e conosce un po’ di inglese può provare a contattarli,  anche se la zona non appare decisamente tra la più bella degli Stati Uniti di America.

6 7 2013 Claudio Pace