Eterno Arrestato Ermeneutica di un’opera d’arte
Eterno Arrestato
Eterno arrestato anzi precisamente L’Eterno Arrestato è un’opera in legno dello scultore Ternano Aurelio De Felice, nato e morto nell’incantevole borgo di Torre Orsina, che il nipote dello scultore, Pericle, ha donato alla Chiesa di San Cristoforo di Terni dove è possibile visitarlo e dove ha trovato la sua collocazione in fondo alla chiesa e la sua interpretazione nelle parole del parroco Don Franco Semenza:
“Vorremmo che rappresentasse ciascuno di noi, con la sua umanità spesso ammaccata
– con i segni di ferite che sono il risultato di nostre scelte sbagliate o della vita in un mondo che, a volte, sembra avercela con noi.
Ѐ un uomo nudo e senza difese che sembra dire, come il pubblicano della parabola di Gesù, che non è degno di stare in un luogo santo.
Che non può, però, andare altrove perché qui solo si sente accolto e amato per quello che è.” (fonte Terni in Rete)
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