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Alzate portali i vostri frontoni Salmo 24(23)

Alzate portali i vostri frontoni Salmo 24(23)

Alzate portali

Vi è mai capitato di leggere o ascoltare le parole del Salmo 24(23), Alzate Portali i vostri frontoni ed entri il re della Gloria o della possenza come forse è meglio tradurre il termine gloria se vogliamo pensare (come suggerito anche nelle relazioni teologiche dell’Incontro di Valledacqua)  a Dio in maniera più biblica. Pensare a un Dio più come gravità che entità astratta, un Dio che ci attira anzi ci attrae.

Non è un caso che diversi anni fa Franca Cornado mi chiese, facendomi una correzione fraterna nel modo più delicato che si possa fare, ‘Hai mai ringraziato Dio per averti attratto?’. E in realtà non lo avevo mai fatto e ancora adesso lo faccio poche volte, poche volte dico, a Colui che è in un certo senso è il centro di gravità permanente: Grazie Signore per avermi attratto!

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Il salmo 24 tradotto in Italiano assume un suono diverso, da quello che per esempio sentiva Gesù quando, giovane ebreo, lo cantava, con ogni probabilità, nel suo salire a Gerusalemme per qualche festa religiosa.

Oggi quando sentiamo parlare di portali, pensiamo ai portali del web, queste porte di ingresso al world wide web che hanno voluto assumere il nome di portali, e che avrebbero anche loro bisogno di aprirsi a questo Adonai, a cui appartiene anche la realtà virtuale creata dall’ingegno e la fantasia degli abitanti della terra.

Claudio Pace Blogger 6 Settembre 2015 su Alzate portali