Armonizzare l'atmosfera

Clochard del papa, rom, immigrati e la contro primavera araba

Clochard del papa, rom, immigrati e la contro primavera araba

Clochard

Quando diversi anni madre Teresa chiese al beato Paolo VI la concessione di alcuni locali del Vaticano per l’accoglienza dei barboni, ovvero dei clochard, questi rimase un po’ meravigliato e non ritenne opportuno accontentare la richiesta della santa suora che fece degli ultimi del mondo il suo immenso campo di apostolato.

E’ molto probabile che Paolo VI capisse e condividesse la richiesta fattagli dalla Madre, ma che non ritenesse maturi i tempi per una simile concessione. La Caritas di mons. Di Liegro trovò altri spazi per i clochard per esempio dietro la stazione Termini.

Papa Francesco invece senza che nessuno glielo abbia chiesto ha cominciato ad aprire il Vaticano agli ultimi, i clochard, che talvolta vuole a pranzo con se a Santa Marta, e dei quali chiede spesso notizie.

Per i clochard  ha voluto mettere a disposizione vicino il colonnato servizi igienici e barbieri,  e piano piano cerca di non farli sentire isolati dal mondo, per esempio facendo distribuire a loro, piuttosto che a dei religiosi o dei volontari, i libretti della quaresima a piazza San Pietro.

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Marche Republicaine finita adesso ricomincia la vita

Marche Republicaine finita adesso si ricomincia

Marche Republicaine
Marche Republicaine: ancora una volta si parla di Vaticano come possibile obbiettivo dei fondamentalisti.

Marche Republicaine

Finisce la domenica delle Marche Republicaine di Parigi e ricomincia la vita in Francia come in Europa, dopo i venti morti,  dovuti all’assalto dei fondamentalisti islamici, morti che si assommano ai duemila morti della Nigeria, dove pare siano stati utilizzati anche dei bambini come detonatori per colpire la gente inerme.

La Francia, l’Europa, l’Occidente hanno reagito con una marcia storica, la marche republicaine, e dopo la marcia prenderà le sue misure, ma i problemi sono e rimangono tanti, a partire dall’accordo di Schengen, che viene messo in discussione, perché faciliterebbe i movimenti dei terroristi nell’aera Schengen europea, e altro ancora …

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Charlie Hebdo Episodio da terza guerra mondiale?

Charlie Hebdo Episodio da terza guerra mondiale?

Charlie Hebdo
Charlie Hebdo: prima di ogni considerazione un pensiero ed una preghiera per i defunti e le loro famiglie.

Charlie Hebdo

L’efferato pluriomicidio di Parigi, sta facendo riflettere il mondo intero, un po’ come successe per l’attentato alle torri gemelle dell’undici Settembre del 2001.

Si sprecano sui social media e sul web i commenti, gli insulti, gli sfoghi, sostanzialmente ognuno dopo questo episodio rafforza la sua opinione con una naturale prevalenza della tendenza islamofobica che condanna fermamente qualsiasi forma di islamofilia e di tolleranza.

Chi è convinto che non esista un islam moderato, che l’Islam è un nemico da combattere sempre e comunque, lo rimane e si rafforza nelle sue convinzioni, chi invece ritiene il contrario tende a distinguere e isolare l’episodio del “Charlie Hedbo” come terrorismo, di matrice islamica, ma come puro terrorismo …

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Radici Cristiane Siriane in gioco il futuro dell’occidente

Radici Cristiane Siriane in gioco il futuro dell’occidente

Radici Cristiane Siriane affresco regina elena a Terni
Radici Cristiane Siriane:         l’affresco della Regina Elena che ritrova la Santa Croce nella capella della Messa Feriale della chiesa di San Francesco a Terni. Un evento, il ritrovamento della Santa Croce legato anche alla martoriata Maoulula e a Damasco.

Radici Cristiane Siriane

Sabato scorso nella libreria Feltrinelli di Terni, ho ascoltato una testimonianza preziosa per capire cosa sta davvero accadendo nel villaggio globale in cui viviamo in particolare in Siria.

Ayman Haddad, ingegnere siriano e cittadino italiano ha raccontato l’ esperienza di vita, sua e della sua gente, quasi un incubo, in cui improvvisamente il popolo siriano si è ritrovato, passando senza nemmeno accorgersi, dal vivere in una delle nazioni più sicure al mondo a vivere in un autentico inferno.

Cercando di evitare le cose più atroci, il relatore ha fatto vedere anche qualche filmato,  in cui per esempio due genitori mostravano le immagini della tortura del figlio rapito, immagini inviategli sull’Iphone dal sedicente esercito di liberazione siriano, che si sostiene anche con questi atroci misfatti o quelle di una giornalista libanese che rapita e poi rilasciata da questi presunti ribelli (non si tratta infatti di guerra civile) ha testimoniato che per interrogarla avevano bisogno di un traduttore per la loro totale mancanza di conoscenza dell’Arabo. 

Tra le tante considerazioni quella del fatto che la Siria e le comunità Cristiane del Medio Oriente, sono le radici Cristiane dell’Europa e di tutto l’Occidente, e non solo le comunità cristiane ma anche quelle musulmane e di altre religioni, ebraica compresa, che vivono in modo laico e libero la loro rispettiva religione.

E’ un concetto che a Narni, poco tempo fa,  un missionario del Pime ci aveva ribadito, Musulmani e Cristiani convivono pacificamente in quell’area, quella dell’Isis e di altre correnti fondamentaliste con l’Islam e con l’etnie locali (vengono da ogni parte del mondo ma di siriani e iracheni ce ne sono davvero pochi per non dire nessuno)  ha davvero poco da spartire, anzi i musulmani spesso sono le vittime principali del loro fondamentalismo, del loro usare, a pretesto della loro violenza, la religione islamica.

Qualcuno evidentemente non tollera questa laicità nel mondo arabo, questa testimonianza di libertà, in mezzo ad un medio oriente che non tollera questa libertà, che nega le più elementari libertà civili soprattutto alle donne, costrette a velarsi di nero, e trattate come una specie inferiore come testimonia anche la recente esecuzione capitale della Reyhanen, a cui non è stato riconosciuta, perché donna, il diritto di  legittima difesa … 

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