Armonizzare l'atmosfera

Terni Piombino Mal Comune Nessun Gaudio!

Terni Piombino Mal Comune Nessun Gaudio!

TERNI PIOMBINO PANORMA DELLE ACCIAIRIE
Terni Piombino rischiano di rimanere solo ricordi

Terni Piombino (La foto panoramica di Terni è tratta da un archivio privato)

E’ arrivato il piano industriale per Terni, nel quale sostanzialmente si conferma quello che è il numero degli esuberi del comparto AST che si vociferava:  per i prossimi due anni, cinquecentocinquanta

Un numero che non comprende l’indotto, costituito dalle cosiddette ditte esterne che lavorano conto AST, e che certamente risentiranno anche dell’Insourcing, la tendenza a non dar fuori quello che può essere fatto dentro e della progressiva trasformazione dell’impresa in una specie di nuova Terninoss, cool oriented, tanto per usare quei termini alla moda così utili a mascherare la realtà (e.g. ‘spending review’ per ‘taglio della spesa’) essendo partito una specie di conto alla rovescia dei forni da spegnere due, uno, zero … che fa venire i brividi considerando la proporzione tra un forno e i posti di lavoro ad esso collegati …

Read More…Read More…

Piano Industriale Ast preoccupazioni e speranze

Piano Industriale Ast preoccupazioni e speranze

Piano Industriale AstPiano Industriale Ast

Si avvicina, sia pure con qualche incertezza, la data in cui sarà comunicato il nuovo piano industriale dell’AST e con l’avvicinarsi di questa data aumentano le preoccupazioni la cui fondatezza sapremo solo quando saranno noti a tutti  i dettagli di un piano industriale che viene fuori dopo una serie di vicende e di prese di posizioni politiche, come quella del M5s che ha portato la questione in parlamento in un question time con il ministro Guidi, come si può leggere nel blog di BeppeGrillo, con un  pezzo che si conclude con con una proposta, forse non originale, di un tavolo allargato e l’invocazione di conoscere subito i contenuti del piano industriale ast:

[…] Serve subito un tavolo per tutti gli attori coinvolti nella vicenda e allargato anche alle forze parlamentari e europarlamentari umbre. Bisogna subito conoscere e valutare i contenuti del piano industriale Thyssen. Infine, è necessario lavorare per il rilancio della produttività e competitività dell’intero sito siderurgico ternano, completando il sistema infrastrutturale e abbattendo i costi energetici di produzione.  …

Read More…Read More…

TITANIA RESUSCITATA MA SOLO NEI COMUNICATI SINDACALI TERNANI

TITANIA RESUSCITATA MA SOLO NEI COMUNICATI SINDACALI TERNANI

Titania Resuscitata
Titania Resuscitata?

TITANIA RESUSCITATA

Leggo sulla stampa di oggi notizie di un comunicato o comunque di una presa di posizione, di uno storico sindacato ternano e nazionale, che esprime preoccupazioni per le sorti della Titania.

Con tutto il rispetto e l’amicizia per gli amici sindacalisti, devo dire loro che le reazioni di alcuni lavoratori ternani non sono state compiaciute, specie quelli che nella Titania, quando esisteva veramente, avevano lavorato e che l’hanno vista chiudere, piano, piano nell’indifferenza di molti. Titania, all’inizio del millennio, nell’anno duemila era un eccellenza del lavoro in Italia e non solo in Italia, si può dire forse la quarta azienda manifatturiera per fatturato e produzione di Titanio nel mondo, poi …

Poi è diventata ThyssenKrupp Titanium, e alla fine è diventata quasi nulla, un reparto dell’AST che produce lamiere e pochi tubi che in Germania non riescono a fare per tempo e i cui ordini slittano su Terni ma non si sa per quanto tempo ancora. A meno di una improbabile resurrezione, di una Titania resuscitata che tutti dovremmo chiedere.

Di qui l’invito agli amici, sindacalisti e giornalisti, di non parlare più di Titania ma di produzione residuale del Titanio, che non è di certo la regione Umbria e nemmeno il governo nazionale che possono far implementare, come si può desumere dalla brutta figura del precedente ministro dello sviluppo a Terni, che non sapeva nulla del ritorno  dei tedeschi alla proprietà, ma anche di coloro,  che occupando alte cariche in Europa, sponsorizzavano la soluzione Aperam e la davano per sicura, questione di giorni ci dicevano e infatti, dopo pochi giorni la soluzione c’è stata ma non quella auspicata da una certa parte politica che ha perso la scommessa francese. Alla fine chi rischia di perdere veramente è Terni e il suo lavoro …

Read More…Read More…