Consiglio di leggere questo salmo 129 (130) ascoltando la musica d’organo che ho preso da You Tube e linkato nella pagina qui sotto.
E’ un brano che aiuta a comprendere il senso profondo del De Profundis, un po’ sminuito dal fatto che il De Profundis è il salmo che si recita per i defunti.
La vita è una morte continua anzi più che una morte continua è una resurrezione continua, in attesa dell’incontro con chi ci redimerà definitivamente dalle nostre colpe o del sollevamento.
Riuscire a gridare ad Adonai dai nostri abissi, dal più profondo di noi, questo insegna il De Profundis, questo fece Gesù, il migliore cantore dei salmi di sempre, questo deve fare ciascuno di noi nella sua quotidianità …
Mistico Torchio e storie di fede in un angolo della verde Umbria
Mistico Torchio
L’orario, le 21 dopo cena, non era accattivante e il luogo Montecastrilli, non proprio vicino, anche se non molto distante da Terni, ma la conferenza del prof. Sergio Bini, preceduta da una dotta relazione storica del prof, Giuseppe Maccaglia, su Suor Maria Lanceata non era proprio da perdere.
E così ieri sera sono andato, vincendo la pigrizia sopraggiunta dopo una giornata davvero stancante in cui tra l’altro, insieme ai colleghi dell’Ast in assemblea ci siamo interrogati sul dopo Mise, scoprendo che il mese di tempo concessoci dalla controparte per discutere le sorti del sito, finisce proprio il 4 Ottobre che è la festa di San Francesco, e che a quanto pare dall’alto ci sta dando una grossa mano anche mediante il papa che porta il suo nome.
Attraverso le parole di Sergio Bini, ho scoperto la storia di una mistica Umbra, suor Maria Lanceata Morelli, che tanto somiglia a quella di altre mistiche umbre sue contemporanee, come Santa Veronica Giuliani, ma anche alla più famosa Teresa D’Avila con la quale ha condiviso diverse esperienze mistiche come quella della Trasberverazione, nella santa umbra ancora più evidente dato che si trattò di una lancia che arrivò a rompergli delle costole: Nomen omen …
Sergio Bini ha parlato della clarissa santa come di una persona di casa, di famiglia, con la quale si è incontrata attraverso il racconto di un sacerdote e la testimonianza delle suore che dopo tante vicissitudini storiche ( il monastero delle clarisse ha subito l’angheria di ben due soppressioni dei beni che hanno costretto agli stenti e alla fame le sue fedeli monache) sono ancora lì a servire il prossimo con la preghiera, la testimonianza di una vita comunitaria e l’ospitalità che attraverso le inferriate danno a tutti coloro che vanno a chiedere preghiere e consigli o semplicemente hanno piacere di coltivare l’amicizia di chi isolandosi dal mondo, non disprezza il mondo ma la mondanità, e le vicende del mondo segue con costante attenzione, pregando continuamente per tutte le intenzioni del papa e dei fedeli.
Sergio Bini si lamenta giustamente che la serva di Dio, per la cui intercessione sono stati fatti centinaia di miracoli non è stata ancora riconosciuta ‘beata‘ dalla Chiesa, ma con papa Francesco c’è da aspettarsi di tutto, magari una semplice lettera scritta con il cuore dalle suore e dai fedeli di Montecastrilli, benedetta dal vescovo di Orvieto e condivisa della rete, al papa Francesco, può fare quello che in tanti anni non è stato fatto …